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Cos'è l'inflazione e come funziona?

L'inflazione può costare caro: non solo ai consumatori, ma anche ai trader. Scopri di più su cos'è l'inflazione, cosa può causarla e quali sono i modi per proteggersene.

Tarders Source: Bloomberg

Cos'è l'inflazione?

L'inflazione è la riduzione del potere di acquisto di una valuta all'interno di un'economia e, di conseguenza, è anche sinonimo di un aumento del costo della vita. Quando si verifica un aumento dell'inflazione, una stessa somma di denaro vale meno di quanto non valesse in passato,

il che vuol dire che comprare le stesse cose costa di più, poiché il valore intrinseco dei soldi è diminuito, quindi servono più soldi per compare gli stessi articoli.

Poiché l'inflazione comporta il deprezzamento del valore del denaro, ciò risulta problematico per ogni investimento non legato all'inflazione, poiché diminuisce il valore reale (ossia il potere di acquisto) del ritorno sull'investimento di quell'asset.

Cause dell'inflazione

L'inflazione si misura in genere all'interno di un Paese e le cause che la provocano sono le stesse di molte economie: domanda e offerta. Tuttavia, è raro che l'inflazione si verifichi all'interno di un solo Paese: vi è invece una grossa varietà di fattori economici globali in gioco.

Spesso accade che una grossa economia mondiale (come ad esempio quella americana) aumenti l'inflazione per motivi marcoeconomici, che scatenerà un effetto domino sulle altre valute mondiali, innescando l'inflazione anche in quei Paesi.

I fattori che potrebbero portare a un risultato simile sono diversi:

Inflazione da domanda

Quando si verifica una rapida crescita economica, c'è una maggiore domanda di denaro ovunque. Aumenta la spesa per le infrastrutture, aumentano gli stipendi, i consumatori comprano di più e così via. Questo può far sì che la domanda di soldi superi l'offerta per quella valuta, il che spesso vuol dire che il Paese sarà portato a stampare più soldi.

E questo in genere vuol dire che il denaro perde valore poiché l'offerta aumenta, giusto? Non è questo ciò che accade di solito, perché la quantità di prodotti richiesta dalla domanda di crescita economica (più prodotti per i consumatori, più materiale per le infrastrutture) non cambia. Con l'aumento della domanda, si verifica un aumento del prezzo di quegli articoli. Dunque la stessa somma di denaro non ha lo stesso valore che aveva in passato.

La stessa logica si applica alle valute estere e a qualsiasi processo di esportazione, importazione o servizio da cui un'economia dipende, se la domanda dovesse risultare improvvisamente superiore all'offerta. Ad esempio, se un Paese dipende dal grano prodotto in un altro Paese, e questo viene colpito da un periodo di siccità che porta il prodotto a scarseggiare, entrambi i Paesi sarebbero colpiti dall'inflazione, poiché il prezzo di quella materia prima aumenta.

Scopri di più sulle valute estere

Inflazione da costi

Oltre alla carenza di un prodotto, anche un aumento dei costi di produzione può causare inflazione. Se il valore di una moneta dipende da determinati beni e servizi che accrescono il PIL, un cambiamento nei prezzi di produzione o fornitura può portare all'inflazione.

Ad esempio, se l'estrazione petrolifera è un'importante fonte di reddito per un Paese, tutto ciò che causa un aumento dei costi ad essa associati può essere causa di inflazione. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di un aumento degli stipendi o di un aumento del costo delle attrezzature per la trivellazione.

Svalutazione

A differenza dei primi due fattori di inflazione, che sono causati da circostanze macroeconomiche, la svalutazione è una decisione presa dal governo per abbassare il valore della moneta, perché valga meno di prima.

Il mercato di un Paese emergente potrebbe decidere di svalutare la propria moneta per aumentare i profitti, rendendo le sue esportazioni più allettanti: questo aumenterebbe il commercio internazionale in entrata e in uscita e diminuirebbe il debito nazionale. Rendendosi "più economico" attraverso la svalutazione, quel Paese può attrarre un numero maggiore di acquirenti per le esportazioni sul mercato internazionale.

Ma la svalutazione è spesso causa di inflazione, perché le altre valute non sono cambiate di valore, dunque il costo dell'importazione dei beni è più alto per quel Paese rispetto al passato, il che porta a un minore valore di acquisto della valuta.

Inflazione da offerta

A volte, è sufficiente che un bene sia scarso per far diminuire il valore di una valuta. Se, ad esempio, un Paese viene colpito da devastanti disastri naturali o da una guerra, sarà più difficile procurarsi determinati beni e il prezzo di questi beni non potrà che aumentare. Ne consegue che un Paese avrà bisogno di più soldi per l'acquisto degli stessi beni, il che porterà la valuta di quel Paese a valere di meno.

In questi casi estremi, il comportamento degli investitori può anche portare alla cosiddetta inflazione composta. Un caso del genere si verificherebbe se i cittadini di un Paese temessero un'instabilità tale che li porterebbe a prelevare subito fondi e altri asset come oro e gioielli, in modo di avere scorte ed evitare di perderli quando le banche falliscono. Questo porterebbe anche a una carenza degli asset di un'economia e a un successivo aumento dell'inflazione, generando un circolo vizioso.

Iperinflazione

Si tratta della situazione opposta all'inflazione da costi di cui abbiamo parlato in precedenza, che si verifica quando ci sono più soldi che circolano in un'economia rispetto al desiderio che c'è di spenderli. I motivi che portano a questo risultato possono essere diversi, tra cui una diminuzione delle tasse (il che vuol dire una maggiore quantità di denaro in mano) o una cultura nazionale che spinge il risparmio a discapito della spesa.

Per quanto riguarda i principi economici di domanda e offerta, il valore di quel denaro diminuirà se in un sistema finanziario c'è una maggiore quantità di soldi disponibile rispetto a quanto ce ne sia domanda.

Inflazione strutturale

Quando una delle cause di inflazione summenzionate dura per molto tempo, diventa la nuova normalità. Ciò porta alla cosiddetta "inflazione strutturale", ovvero una situazione in cui gli effetti dell'inflazione sono parte di un ciclo continuo.

Ad esempio, mettiamo che i prezzi dei beni non facciano che aumentare. Ne risulterà che i lavoratori chiederanno un aumento degli stipendi, perché il costo della vita è più caro. Ciò accresce il reddito disponibile, il che porta a un rialzo della domanda di beni e, di conseguenza, a un rincaro dei prezzi. Al giorno d'oggi, questa è la causa più comune dell'inflazione.

Esempi di inflazione estrema

Sebbene l'inflazione possa avere degli effetti positivi, vi sono volte in cui è così estrema che crea un effetto valanga (la cosiddetta inflazione galoppante), che porta a un fenomeno chiamato iperinflazione.

Questo panico, combinato con i costi eccessivi e ingestibili dei beni di uso quotidiano, ha profondamente segnato alcuni dei periodi del secolo passato.

Crisi del petrolio del 1973

Dopo la guerra dello Yom Kippur nel 1973, i Paesi membri dell'Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio (OAPEC, parallela all'OPEC, l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) reagirono ponendo un embargo sul petrolio nei confronti dei Paesi che avevano supportato il loro avversario, Israele.

Tra i Paesi coinvolti c'erano alcune tra le nazioni più influenti del mondo, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, i Paesi Bassi e il Giappone. Molti Paesi importavano gran parte del petrolio dai Paesi dell'OPEC, quindi questo shock del sistema finanziario portò a un aumento esorbitante del prezzo del petrolio.

L'embargo durò quasi sei mesi, durante i quali il prezzo del petrolio incrementò di oltre il 200%. Negli Stati Uniti in particolare, il prezzo era così volatile che poteva cambiare anche più volte al giorno. Ciò ha portato a una significativa inflazione nel prezzo dei beni per la casa per i cittadini americani e ha avuto un effetto domino sull'intera economia.

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022

Il 24 febbraio 2024, poco dopo i devastanti effetti della pandemia del Covid-19, i cittadini ucraini sono stati svegliati dal suono delle bombe e degli spari. La Russia aveva lanciato un attacco militare in piena regola, guidata dal suo presidente Vladimir Putin.

Gran parte della comunità internazionale ha rapidamente imposto sanzioni per non ritrovarsi a finanziare il conflitto. Tuttavia, ciò ha anche portato a un'impennata dell'inflazione mondiale, poiché il resto del mondo si è trovato a corto di petrolio, cereali, beni d'esportazione e rubli, in precedenza forniti dalla Russia. L'Unione Europea e in particolare la Germania sono state severamente colpite, poiché private del gasdotto Nord Stream 2.

L'invasione si è protratta per mesi e ha causato un aumento significativo dei prezzi per petrolio e diesel, nonché di quelli per i generi alimentari per tutto il 2022, tagliando le gambe ai Paesi più vulnerabili proprio dopo la devastazione portata dalla pandemia, e peggiorando lo stato di povertà delle economie in stato di sviluppo.

Erosione del potere di acquisto

L'inflazione significa che i soldi utilizzati per l'acquisto di beni e servizi valgono di meno e che tutto costa di più che in passato. Gli stessi alimenti, la stessa benzina e tutti gli altri prodotti sono più costosi, dunque diventa sempre più difficile far bastare lo stipendio, e si verifica una riduzione del reddito disponibile e la gente ha un minore potere di acquisto.

I poveri diventano più poveri

Quando c'è un'ondata inflazionistica, chi possiede degli asset che aumentano di valore è avvantaggiato. Asset quali le proprietà, le azioni di alcune società, i fondi pensionistici e gli investimenti in determinate materie prime in genere proteggono contro l'inflazione: a causa dell'aumento dei tassi d'interesse (vedi sotto), il valore di queste cose aumenta con l'inflazione, compensando il deprezzamento del valore del denaro.

Ciò significa che coloro che si trovano dalla parte dello spettro meno abbiente e non possiedono proprietà né altri tipi di investimenti del genere, sono quelli più colpiti dall'inflazione. Poiché si ritrovano con un potere di acquisto più debole e i prezzi aumentano per via dell'inflazione, i poveri della società diventano, purtroppo, ancora più poveri.

Aumento dei tassi d'interesse

Come si è visto nei primi esempi che abbiamo proposto sull'iperinflazione, un'inflazione eccessiva può avere effetti devastanti. Perché ciò non accada, in genere le banche centrali aumentano i tassi d'interesse per frenare l'inflazione. Utilizzano le politiche monetarie per limitare l'offerta di denaro, in modo da far aumentare i costi di prestito (ovvero il tasso d'interesse).

Diverse ragioni potrebbero motivare questa decisione. Quando l'inflazione porta alla perdita del potere di acquisto di una valuta, i maggiori prestatori di denaro (come ad esempio le banche) richiederanno un aumento dei tassi d'interesse (la quantità di interessi che gli è permesso far pagare a chi richiede il prestito e la quantità di interessi che loro stessi pagano alla Banca Centrale Europea) a compensazione della perdita di valore del denaro.

A ogni modo, un motivo ancora più importante è quello di prevenire un'inflazione maggiore. Quando i tassi di interesse aumentano, anche i prestiti, i mutui e gli altri tipi di obbligazioni aumentano. Ciò frena una richiesta eccessiva di prestiti, e dunque una spesa eccessiva. Ciò che ne consegue è che i consumatori, quando possibile, comprano di meno o comprano beni meno costosi, il che porta a un abbassamento dei prezzi di quei beni, mantenendo invariato il potere di acquisto.

Come misurare l'inflazione

Vi sono due diversi modi di misurare l'inflazione: il primo è l'IPC, ovvero l’indice dei prezzi al consumo, e il secondo, meno utilizzato, è l’IPD, ovvero l’indice dei prezzi al dettaglio. Nonostante esistano altri metodi, l'IPC e l'IPD sono quelli più comunemente utilizzati.

Con l'IPC, l'inflazione viene misurata comparando il prezzo corrente di beni di consumo nei negozi al prezzo che quei beni avevano in passato.

Sebbene questo possa aiutare a determinare il livello di inflazione, l'IPD è un indice più completo, perché include anche tanti dei prodotti toccati dall'inflazione che non sono esposti sugli scaffali di un negozio (ad esempio i prezzi di proprietà immobiliari o i costi di servizi e altro ancora). Mentre l'IPC si focalizza sui beni di consumo, l'IPD si concentra sulla differenza dei prezzi al dettaglio di beni quali prezzi delle proprietà, i tassi di interesse dei mutui e i premi assicurativi.

Sia l'IPC e l'IPD misurano l'inflazione guardando al tasso d'interesse dell'aumento dei prezzi di loro competenza. Sebbene l'IPD abbia un raggio più ampio e prenda in considerazione più beni di quelli esposti in un negozio, l'IPC è un indice più inclusivo, perché la fetta di popolazione che tende a possedere proprietà, assicurazioni e investimenti è piccola.

Vantaggi e svantaggi dell'inflazione

Vantaggi

Svantaggi

Il valore di asset tra cui proprietà, certi tipi di obbligazioni e alcune materie prime (ad esempio l'oro) può apprezzarsi Il potere di acquisto del denaro diminuisce
Un'inflazione controllata può avere un impatto positivo sull'economia, poiché previene la deflazione I poveri e la classe media soffrono per l'aumento dei costi
Un'inflazione senza un aumento dei tassi d'interesse può avere un effetto positivo per i debitori Un'inflazione senza un aumento dei tassi d'interessi può avere un effetto negativo per i prestatori, come le banche

Come viene controllata l'inflazione

Ogni Paese ha il proprio modo di controllare l'inflazione. In Europa, ad esempio, l'inflazione è controllata dalla Banca Centrale Europea, che la controlla in tutti i Paesi attraverso l'uso della valuta euro.

Nella cosiddetta "eurozona", la Banca Centrale Europea misura l'inflazione in tutti i suoi Paesi utilizzando un indice unificato: l'Indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA).1 Attraverso l'uso dell'IPCA, la BCE controlla il livello di inflazione al meglio delle sue possibilità attraverso la sua politica monetaria, per mantenere l'inflazione bassa, evitando allo stesso tempo un ambiente inflazionario.

Un altro dei compiti della Banca Centrale Europea è quello di limitare l'inflazione quando viene influenzata da fattori esterni. Ad esempio, durante il 2022 la Banca Centrale Europea ha aumentato i proprio tassi d'interesse in maniera sostanziale (il picco maggiore è stato registrato a ottobre 2022)2 per evitare lo sviluppo di un'inflazione galoppante dovuta all'aumento esorbitante dei prezzi dei beni di consumo, tra cui gas e petrolio, per via dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Come proteggersi dall'inflazione

Fare hedging vuol dire aprire una posizione o effettuare un investimento che pensi ti darà un profitto per mitigare le perdite nel breve termine derivanti da una posizione esistente, senza doverla chiudere. Puoi fare hedging contro l'inflazione aprendo una posizione e investendo in una classe di asset che mantiene una buona performance con la crescita dell'inflazione, in modo da contrastare ogni rischio di inflazione.

Sebbene l'inflazione porti a una svalutazione di certi tipi di asset (come il denaro liquido, ovvero le banconote e le monete di un Paese), altri tipi di investimenti o operazioni possono portare profitto.

Alcuni dei metodi più conosciuti di fare hedging contro l'inflazione includono l'oro, gli indici di fondi di investimento immobiliare e certi tipi di obbligazioni, ad esempio i titoli di Stato. La speranza è che fare trading e investire in questi o altri asset che si apprezzano in periodi di impennate inflazionistiche contrastino qualsiasi altra perdita che potrebbe essere causata dall'inflazione.

Un altro modo di fare hedging contro l'inflazione è quella di fare trading direttamente sui tassi d'interesse utilizzando la nostra piattaforma. Può essere un metodo altamente efficiente, poiché i tassi sono collegati all'andamento dell'inflazione. Con noi, puoi utilizzare i CFD per operare sull'andamento dei tassi d'interesse in vari mercati monetari senza dover possedere il denaro liquido, che si deprezzerà in periodi di impennate inflazionistiche. Scegli di operare con noi, siamo il provider di CFD numero 1 a livello mondiale.3

Cos'è il rischio d'inflazione?

Il rischio di inflazione rappresenta la possibilità di un'inflazione non controllata che scaturisce da circostanze macroeconomiche e non da cambi nelle politiche monetarie faccia diminuire il potere di acquisto della valuta di quel Paese, aumentando il rischio che il valore di ogni investimento o denaro che possiedi venga eroso.

Scopri di più sul rischio di inflazione

Come l'inflazione impatta sugli stipendi

In molti Paesi, il settore dei servizi contribuisce in maniera significativa a un'economia (ma si potrebbe dire che ne costituisce il settore principale). Per questo motivo il livello degli stipendi ha un grande impatto sull'inflazione.

Quando i lavoratori vengono pagati di più, il costo delle spese delle industrie aumenta, poiché gli stipendi aumentano. Ciò può essere causa di inflazione: è conosciuta come "inflazione salariale", perché per le compagnie è molto più dispendioso svolgere la propria attività.

Tuttavia, se non controllata, può rapidamente trasformarsi in un circolo vizioso. Ciò è dovuto al fatto che stipendi più alti portano a un'inflazione più alta, il che si tradurrà in beni e servizi più costosi. Quando questi prezzi aumentano, i lavoratori tendono a richiedere stipendi più alti per poter far fronte a un costo della vita più elevato.

Il rischio di inflazione in breve

  • Per inflazione si intende una diminuzione del potere di acquisto di una moneta, dovuta a un aumento del costo di beni di consumo e servizi.
  • Ciò riduce il valore intrinseco dell'unità monetaria di un Paese, in quanto si può comprare di meno con la stessa quantità di soldi.
  • Ne risulta che i poveri diventano più poveri, sebbene alcuni asset quali proprietà, obbligazioni e materie prime possono apprezzarsi.
  • L'inflazione è causata o da fattori macroeconomici, quali la domanda e l'offerta di soldi, o dalle politiche monetarie delle banche centrali.
  • È possibile fare hedging contro l'inflazione. Ciò accade quando si fa trading oppure si opera in mercati come quello dell'oro e quello immobiliare, che tendono ad apprezzarsi con l'aumento dell'inflazione.
  • Con noi puoi fare trading direttamente sui tassi d'interesse o fare hedging contro l'inflazione utilizzando i CFD.

Footnotes
1 European Central Bank, 2022
2 The New York Times, 2022
3 No.1 a livello mondiale nel brokeraggio di CFD online in termini di profitto, eccetto per il Forex (Fonte: bilanci pubblicati a ottobre 2021).


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