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Immatricolazioni auto europee nuovamente in contrazione. A pesare sul settore, le limitazioni disposte dall’Unione sulle emissioni ed il rallentamento (e la previsione di un peggioramento) della domanda cinese. L'introduzione dal primo settembre dei nuovi test Wltp sulle emissioni, ha infatti spinto le vendite nei mesi estivi, penalizzando ora le case produttrici.
Ad ottobre, le immatricolazioni di nuove auto in Europa (Unione europea e Paesi Efta, tra cui Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sono scese del 7,4% rispetto a quanto rilevato nel 2017. Stando ai dati diffusi dall'associazione delle case automobilistiche europee, Acea, le immatricolazioni hanno raggiunto lo scorso mese 1,12 milioni di unità, dal livello di 1,21 milioni del medesimo periodo 2017. Già a settembre il numero confrontato anno su anno era risultato in calo, a -23,4%.
Da gennaio, l’Europa ha immatricolato 13.424.360 vetture, con un incremento dell'1,4% rispetto al 2017. Tra i cinque maggiori mercati dell'auto europea, la Spagna ha registrato il migliore risultato (+10%), seguita da Francia (+5,7%) e Germania (+1,4%). Male invece l'Italia (-3,2%) ed il Regno Unito (-7,2%).
In una giornata apertasi in area positiva per i principali listini europei, Fca ha avviato le contrattazioni in negativo (-1%), scontando il calo del 13,3% di nuove auto (a 66.217 unità). La quota di mercato del gruppo italo americano è scesa ad ottobre dal 6,3% di un anno fa all’attuale 5,9%, seppur in miglioramento rispetto al 5,5% di settembre.
Nel caso di specie, le immatricolazioni di Fiat hanno raggiunto quota 46.299 auto (-15,5% su anno), quelle di Jeep 10.914 auto (+12,2%); i numeri di Alfa Romeo sono calati a 3.837 (-40,8%), mentre Lancia/Chrysler si è confermata sui precedenti livelli a 4.497 (-0,2%).