Materie prime, oro: come operare dopo il crollo delle quotazioni?

Le quotazioni dell’oro la scorsa settimana hanno registrato il primo storno significativo dopo il test dell’area resistenziale a 1.975 dollari l’oncia. Secondo il World Gold Council la domanda del metallo prezioso nel 2022 ha raggiunto i massimi da 11 anni.

A far registrare questi numeri record sono stati i “colossali acquisti delle banche centrali, aiutati da un vigoroso acquisto da parte degli investitori retail”. La domanda annuale del metallo giallo è aumentata del 18% a 4.741 tonnellate nel 2022, la cifra annuale più alta dal 2011, alimentata dalla domanda record registrata nel quarto trimestre, pari a 1.337 tonnellate.

Il World Gold Council ha attribuito i numeri all’incertezza legata alle tensioni geopolitiche e all’alta inflazione, con un aumento del 152% rispetto al 2021, quando gli istituti centrali avevano acquistato solo 450 tonnellate d’oro.

Lo scorso anno la maggior parte degli acquisti delle banche centrali proveniva dai mercati emergenti, con la Banca centrale turca il maggiore acquirente con un record di 542 tonnellate. Anche Cina, India, Egitto, Qatar, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Oman hanno aumentato significativamente le loro riserve auree nel corso del 2022. Vediamo ora quali livelli monitorare e come impostare l’operatività.

Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative

Il quadro tecnico dell’oro ha evidenziato il primo segnale di deterioramento della tendenza rialzista in atto dai minimi di novembre a 1.620 dollari l’oncia. Con il ribasso registrato tra giovedì e venerdì della scorsa settimana i corsi hanno effettuato la violazione dapprima della linea di tendenza ascendente che collega i minimi registrati il 3 novembre 2022 e il 31 gennaio 2023 e successivamente il supporto orizzontale a 1.877 dollari l’oncia.

Oggi le quotazioni stanno tentando un riassorbimento degli eccessi al ribasso e un’eventuale recupero dei 1.880 dollari l’oncia potrebbe permettere la valutazione di strategie di matrice rialzista in linea con il trend di fondo. In tal caso l’obiettivo di profitto delle forze rialziste sarebbe identificabile in area 1.965 dollari l’oncia, prossima resistenza statica significativa. Vediamo ora come operare sull’oro con i Certificati Turbo 24 di IG.

Materie prime, oro: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG

Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie long da 1.880 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 1.858 dollari, mentre il target a 1.950 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long sull’oro con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.

Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A23PVA1, livello di KO a 1.676,046 dollari e leva 10. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.

I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro (scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:

Da 250.000 a 500.000 unità il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;

Oltre 500.000 unità il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.

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