Intesa Sanpaolo: cosa fare con le azioni in attesa della trimestrale?

Il prossimo 28 luglio sarà una data da monitorare attentamente per Intesa Sanpaolo, che pubblicherà i risultati al 30 giugno 2023. Di recente, gli analisti di Equita si sono espressi in maniera positiva sull’istituto di credito, stimando che nel 2° trimestre del 2023 possa registrare un utile netto di 1,9 miliardi di euro. Gli esperti vedono una crescita su base annuale del 63% per il reddito netto da interessi, che potrebbe quindi attestarsi a 3,4 miliardi di euro.

I ricavi sono invece attesi a 6,2 miliardi. Secondo la SIM, il gruppo guidato da Carlo Messina è ben posizionato per raggiungere il target sul reddito netto da interessi superiore a 13 miliardi e la guidance sull’utile a 7 miliardi di euro. Vediamo ora le attese riportate da Bloomberg. Nel dettaglio gli utili per azione rettificati sono visti a 0,10 euro, mentre i ricavi a 6,123 miliardi di euro. Su base annuale, si tratta rispettivamente di +41,48% e di un +14,52%.

Il reddito netto da interessi è visto a 3,347 miliardi di euro (+60,17% a/a), mentre quello per le commissioni a 2,138 miliardi di euro (-4,54% a/a). Gli analisti vedono anche un miglioramento del CET 1 ratio al 13,43%, superiore al 12,5% del 2° trimestre 2022. Degli esperti censiti da Bloomberg che seguono il titolo, 23 forniscono un rating “buy” e 6 “hold”. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è a 3,14 euro, il 24,6% in più rispetto alle quotazioni attuali. Vediamo ora come impostare l’operatività secondo l’analisi tecnica.

Intesa Sanpaolo: analisi tecnica e strategie operative

Dal punto di vista grafico le azioni Intesa Sanpaolo hanno migliorato sensibilmente il quadro tecnico nelle ultime ottave. I prezzi sono infatti riusciti a portarsi dapprima sopra la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 7 marzo e 20 aprile 2023, per poi passare oltre il livello orizzontale in zona 2,48 euro lasciato in eredità dai top del 2 febbraio 2023. Per i compratori, potrebbe essere arrivato il momento di raggiungere la successiva resistenza a 2,60 euro, espressa dai massimi del 28 febbraio 2023.

I venditori vedrebbero invece un’indicazione favorevole nel caso in cui i corsi riuscissero a passare al di sotto del sostegno in zona 2,42 euro. Nel caso in cui ciò avvenisse si potrebbe osservare un approdo in zona 2,30 euro, sostegno lasciato in eredità dai top del 13 gennaio 2023.

Intesa Sanpaolo: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG

Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di stampo long in caso di flessione di breve periodo sui 2,47 euro. Lo stop loss sarebbe identificabile a 2,40 euro, mentre l’obiettivo a 2,60 euro. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Long su Intesa Sanpaolo con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.

Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A22UTT7, livello di KO a 1,5355 e leva pari a 3. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Intesa Sanpaolo dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.

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