Trading con i pattern armonici: guida passo passo
Come funzionano i pattern armonici e come utilizzarli nel tuo trading? Scoprilo nella guida completa che Bruno Moltrasio ha curato per conto di IG Italia.
I pattern armonici
Introduzione
A chiudere la rassegna dei più efficaci pattern di prezzo non potevano mancare i pattern armonici.
Questa tipologia di pattern nasce negli anni trenta grazie a H.M. Gartley, il quale nota che alcuni pattern che rispettano una certa proporzione fra le ‘gambe’ che li compongono si realizzano piuttosto frequentemente.
Questi pattern rappresentano delle figure grafiche che tengono conto di particolari relazioni geometriche caratterizzate dai livelli di Fibonacci.
Grazie a queste configurazioni è possibile identificare potenziali aree di inversione del prezzo con una bona frequenza di successo.
I pattern vengono identificati indipendentemente dalla direzione del prezzo.
Ecco i cinque pattern armonici che scopriremo in questo articolo:
Il pattern ABCD
Introduciamo ora il pattern più semplice della serie, che è un po’ la base per tutti gli altri pattern il cosiddetto ABCD pattern o AB=CD pattern.
Qui di seguito riportiamo la versione rialzista e la versione ribassista del pattern ABCD.
Andiamo a spiegare nel dettaglio di cosa si tratta e come identificarlo.
Il pattern è composto da 3 movimenti e da 4 punti: un movimento impulsivo AB (definito gamba), un movimento correttivo BC(definito correzione o ritracciamento) e poi ancora un movimento impulsivo DC (gamba) che va nella stessa direzione di AB.
Questi movimenti sono legati fra loro da una precisa relazione geometrica che viene evidenziata anche nella figura.
I numeri riportati nelle figure esprimono livelli di correzione o ritracciamento e la reciproca estensione del movimento successivo.
Questo significa che se abbiamo un ritracciamento BC (di AB) del 61,8% dobbiamo aspettarci una proiezione di BC del 161,8%. Mentre se abbiamo un ritracciamento BC in area 78,6% dovremmo aspettarci una proiezione di BC del 127%.
Occorre tenere presente che lo 0,618 è un ritracciamento “primario”, cioè deriva direttamente dalla sequenza di Fibonacci, mentre lo 0,786 è un derivato di 0,618 ed è esattamente la sua radice quadrata.
Anche 1.27 non fa parte della sequenza di Fibonacci, ma è la radice quadrata dì 1,618.
In linea di massima più è profondo il ritracciamento BC e più sarà corta l’estensione CD.
Sembrerebbe che ogni livello di ritracciamento abbia la sua reciproca estensione, riportiamo tutti i rapporti qui di seguito:
Il rapporto minimo è AB=CD, cioè il primo movimento impulsivo viene eguagliato dal secondo movimento impulsivo.
Ma vediamo ora come applicarlo ai grafici reali.
Quello che vediamo di seguito è il grafico orario di un cross valutario. Nello specifico individuiamo un potenziale pattern come segue.
Anzitutto misuriamo la prima gamba AB, poi identifichiamo la correzione BC. Come vediamo la correzione si chiude quasi al 78,6% di ritracciamento.
Abbiamo individuato la prima gamba del pattern e il suo ritracciamento.
Quello che facciamo in seguito è di proiettare il movimento BC verso l’alto e individuare il punto C che è la nostra PRZ (Potential Reversal Zone).
I prezzi del cross in questione cominciano a risalire creando la seconda gamba impulsiva che si arresta con precisione sul 161,8% di estensione del movimento BC.
A questo punto il nostro pattern è completo e possiamo aspettarci un’inversione.
Risulta evidente che andremo a piazzare i nostri ordini di entrata a ridosso di queste aree che vengono definite Potential Reversal Zone (PRZ).
Per motivi didattici, abbiamo dovuto individuare il nostro pattern a grafici già formati, ma sappiamo bene che questo pattern può essere individuato mentre si sta formando, rilevando le relazioni geometriche ce abbiamo esaminato.
Il Pattern BAT
Proseguiamo la rassegna dei pattern armonici con il BAT pattern, uno dei miei preferiti.
Questo pattern è stato identificato da Scott Carney nel 2001 ed è probabilmente, almeno nella mia esperienza, quello più performante dell’intero gruppo di pattern armonici.
E’ formato da precisi elementi che identificano ottime zone di inversione (PRZ -Potential Reversal Zone).
Il pattern presenta dei ritracciamenti molto profondi, che ritestano spesso supporti e resistenze come il ritracciamento di XA dello 0,886, che va a costituire il livello di PRZ.
Rispetto al pattern ABCD base che abbiamo visto all’inizio, nel BAT abbiamo una gamba in più, la gamba XA e un punto in più, il punto X.
Vediamo subito come si presenta il pattern graficamente e poi passiamo alla sua descrizione.
Quello che precede è il pattern rialzista, mentre a seguire abbiamo il pattern ribassista che è esattamente speculare.
Ora vediamo nel dettaglio come sono composte le singole gambe e i ritracciamenti:
- In rapporto al movimento XA, il ritracciamento che arriva al punto B deve essere inferiore allo 0,618, preferibilmente fra lo 0,50 e lo 0,382. Il ritracciamento ideale è considerato il 50% del movimento XA. Il punto B è l’elemento che distingue il pattern BAT dal GARTLEY che vedremo in seguito. Se il ritracciamento fino al punto B si arresta al 50% del movimento XA, allora viene considerato un pattern BAT, diversamente avremo la probabile formazione di un pattern Gartley.
- Il movimento BC può avere una lunghezza che varia dallo 0,382 allo 0,886 di AB.
- L’estensione CD deve essere almeno l’1,618 di BC e può raggiungere il 2,618. L’estensione ideale è comunque dell’1,618 o del 2.0.
- L’estensione CD non deve essere inferiore all’1,618 di BC, diversamente la figura viene invalidata.
- Il punto di arrivo D, crea la PRZ, in genere, ad un livello di ritracciamento dello 0,886 di XA.
Passiamo ora a fare degli esempi su grafici reali.
Prendiamo ancora in considerazione il nostro cross valutario che ben si presta a questo tipo di pattern.
Individuiamo il movimento XA e poi un movimento AB di ritracciamento che non superi il 50% di XA.
Come vediamo nell’immagine il ritracciamento si arresta intorno al 50%, di conseguenza possiamo considerarlo un ritracciamento valido per il pattern BAT.
Andiamo poi a definire il movimento BC, che come vediamo dal grafico raggiunge quasi perfettamente un ritracciamento dello 0,886 del movimento AB.
A questo punto andiamo a verificare quale livello raggiunge l’estensione CD (PRZ) che come abbiamo detto si colloca idealmente fra il 161,8% e il 200% di estensione del movimento BC.
Vediamo che sfora lievemente il 161,8% e poi inverte la tendenza.
A questo punto il nostro pattern BAT è completo e dalla PRZ possiamo aprire le nostre posizione per tradare l’inversione rialzista dei prezzi.
Qui sopra puoi vedere il Pattern armonico BAT identificato dalle linee rosse. Nel punto D avviene l’inversione.
Di seguito invece una versione ribassista del pattern BAT sempre sul cross valutario.
Il movimento AB è il 50% del movimento XA.
Il movimento BC è l’78,6% del movimento AB.
Ilmovimento CD ha un’estensione del 161,8% del movimento BC.
Il movimento AD ritraccia il 78,6% del movimento XA.
Come vediamo il livello della PRZ (punto D - estensione CD) si colloca al 161,8% di estensione del movimento BC.
Il punto D è la nostra PRZ da dove scaturisce una violenta inversione.
Il BAT, al pari degli altri pattern che esamineremo in questo excursus dedicato alle figure armoniche, è molto efficace ma a mio avviso deve servire per individuare delle aree in cui il prezzo può invertire anche in modo importante, demandando poi a pattern più specifici e di brevissimo termine (come ad esempio i pattern candlestick) l’individuazione del timing di entrata.
Ciò allo scopo di limitare quanto più possibile l’ampiezza dello stop loss e ottimizzare il rapporto rischio rendimento dell’operazione.
Il Pattern Gartley
Il pattern Gartley, forse quello più “famoso” della serie armonica, viene identificato da H.M. Gartley, il quale sembra avere definito solo la struttura, ma non i rapporti di Fibonacci che legano i rapporti tra le gambe del pattern
Molti hanno assegnato diversi rapporti di Fibonacci a questo pattern, usando diversi livelli per identificare il punto D.
Questo lascerebbe intendere che ogni livello compreso fra 0,618 e 0,786 possa essere una valida area di inversione, indipendentemente dalla struttura del pattern.
Scott Carney ridefinisce ad un certo punto con esattezza tutti i punti del pattern e, nel 1999, Carney assegna dei rapporti ben precisi alla struttura e, soprattutto, ridefinisce due elementi fondamentali:
- Il ritracciamento del punto B deve essere dello 0,618 di XA
- Il ritracciamento del punto D deve essere dello 0,786 del movimento XA
Vediamo subito come si presenta la figura nelle sue combinazioni rialzista e ribassista.
Altri elementi importanti che definiscono il pattern sono riferiti al punto C e alla proiezione di BC:
- La proiezione BC non può superare l’1,618;
- Il movimento BC può avere una correzione che va dallo 0,382 allo 0,886 del movimento AB.
Naturalmente queste regole ferree facilitano notevolmente l’identificazione di questo pattern ma al tempo stesso riducono le possibilità che si verifichi in modo perfetto al punto che non è frequente trovare un pattern che rispetti rigorosamente tutte le condizioni.
Questo pattern è molto simile al pattern BAT dal quale differisce specificatamente per:
- Il ritracciamento del punto B (nel Bat non può superare lo 0,50 e nel Gartley deve essere dello 0,618);
- La proiezione del movimento BC (nel Bat può superare l’1,618 mentre non può farlo nel Gartley).
Quella che segue è la struttura del perfetto Gartley, dove i rapporti assumo valori molto precisi:
- Il punto B ha un ritracciamento dello 0,618 del movimento XA
- Il punto C ha un ritracciamento dello 0,618 del movimento AB
- La proiezione di BC ha una estensione dell’1,618
- Il punto D (che definisce la PRZ) ha un ritracciamento dello 0,786 del movimento XA
Ovviamente leggeri sforamenti dei ritracciamenti sono ammesse, ma che non sforino eccessivamente i valori indicati
Quella che segue è la figura rialzista.
Di seguito invece la figura ribassista che è esattamente speculare:
Vediamo un esempio su un grafico reale ed esattamente una versione ribassista del pattern.
Quello che segue è un grafico orario di un cross valutario nel quale abbiamo individuato i punti XA e AB.
Vediamo a colpo d’occhio che la struttura rispetta due degli elementi essenziali affinché possa essere determinato un pattern Gartley:
Il punto B ritraccia il 61,8% del movimento XA e il punto D è il 78,6% dello stesso movimento XA.
Il punto C ritraccia fra il 61,8 e il 78,6 del movimento AB ed esattamente il 70,7.
E infine il nostro ultimo movimento CD come estensione di BC che si chiude perfettamente sul 141%.
Ed ecco il nostro pattern completo:
Si tratta di pattern non molto frequenti, ma quando avremo terminato la rassegna delle figure armoniche avrai a disposizione una buona ed efficace cassetta degli attrezzi per il tuo trading.
Il Pattern Butterfly
Il pattern Butterfly viene ideato da Bryce Gilmore che nella sua interpretazione di questo pattern utilizza diverse combinazioni dei rapporti di Fibonacci.
Abbiamo già visto a proposito del pattern BAT come Scott Carney abbia definito con maggiore precisione i rapporti fra le varie “gambe” per un trading di più elevate probabilità di successo.
Uno dei rapporti più importanti per definire la figura è il ritracciamento dello 0,786 della gamba XA.
Ciò in quanto il punto B è uno degli elementi distintivi di questo pattern ed elemento essenziale per individuare la Potential Reversal Zone (PRZ).
In un certo senso il pattern Butterfly è molto simile al pattern Gartley dal momento che ha bisogno di un punto ben definito quale livello B, per essere identificato all’interno della struttura.
Un altro elemento specifico di questo pattern è la proiezione dell’1.27 della gamba XA.
In questo pattern questo rapporto viene raramente violato.
Differenza fra pattern Butterfly e pattern Crab
Le differenze fra questi due pattern sono diverse nonostante la loro struttura possa apparire simile per il fatto che si tratta di due “pattern di estensione”.
Il pattern Crab utilizza una estensione dell’1.618 della gamba XA, mentre il pattern ideale Butterfly ha una proiezione dell’1.27.
Nel pattern Butterfly il punto B è un ritracciamento dello 0.786 del punto XA, mentre nel Crab non eccede lo 0.618.
In definitiva il pattern Butterfly è caratterizzato: da un ritracciamento più profondo del punto B rispetto a quanto avviene nel pattern Crab; da una estensione meno rilevante della gamba XA per individuare il punto D come PRZ.
Vediamo subito come si presenta la figura rialzista.
Come nel Crab, anche nel pattern Butterfly il punto D determina con precisione la PRZ e la potenziale fine del trend in atto.
Vediamo di seguito come viene definito il pattern Butterfly ideale.
- Il punto B deve essere esattamente il 78,6% di ritracciamento della gamba XA
- Il movimento CD deve avere una estensione minima del 161,8% del movimento BC.
- Il punto C può avere un ritracciamento compreso fra il 38,2% e l’88,6% del movimento AB
- Il punto D ha generalmente una estensione del 127% del movimento XA e non può eccedere il 161,8%.
Quello che segue è il pattern nella sua versione ribassista:
Abbiamo visto quali sono le condizioni minimali perché si realizzi il pattern Butterfly.
Analizziamo ora quali sono le condizioni per avere un pattern Butterfly perfetto, da manuale:
- Il punto B deve avere un ritracciamento preciso del 78.6% della gamba XA
- Il punto D deve avere esclusivamente una estensione del 127% della gamba XA
- La proiezione di BC per individuare il punto D deve essere esattamente del 161.8%
- Il punto C può avere un ritracciamento fra il 50% e l’88,6% del movimento AB
Di seguito un’immagine della struttura “perfetta” del pattern Butterfly rialzista e ribassista:
Vediamo ora qualche esempio tratto dai mercati reali.
Quella che segue è un pattern Butterfly perfetto su un cross valutario a 180 minuti.
Come puoi vedere, una volta ultimata la figura genera una potente inversione sul punto D (PRZ) che porta il cross dal livello 118 ca. fino a quasi 110.
Ecco un altro pattern Butterfly sempre sul medesimo cross valutario che possiamo definire quasi perfetto in quanto il ritracciamento B sfiora appena il 78,8% di ritracciamento di XA e la proiezione D di XA eccede lievemente il 127%.
Occorre ovviamente un po’ di flessibilità perché come sappiamo trovare il pattern perfetto nei grafici reali non avviene frequentemente.
Anche in questo caso il raggiungimento da parte dei prezzi del punto D (Potential Reversal Zone) dà luogo ad una forte inversione dei prezzi.
Come in tutti i pattern armonici la parola d’ordine, anche nella Butterfly, è 'flessibilità'.
Ovviamente, come ho già ricordato, questo genere di figure deve servirti come segnale di allarme per segnalare zone di potenziale inversione dei prezzi.
Nel trading di tutti i giorni occorre poi demandare ad altri pattern, di più breve periodo, l’identificazione del timing di ingresso.
Il Pattern CRAB
Veniamo al pattern che conclude questa rassegna sulle figure armoniche, il CRAB.
Anche per questo pattern chi traccia una serie di indicazioni specifiche è Scott Carney nel 2000.
Contrariamente ai due pattern BAT e GARTLEY, questo non è un pattern correttivo, cioè idealmente non lo ritroviamo all’interno di movimenti correttivi, ma in presenza di movimenti impulsivi.
La caratteristica principale che viene presa in considerazione per questa struttura è l’estensione dell’1,618 del movimento XA che determina la PRZ.
Il pattern si chiude con la proiezione estrema di BC (2,618-3,14-3,618) che identifica una valida area per il completamento del pattern e la potenziale inversione del trend in essere.
Per il fatto che la struttura utilizza proiezioni estreme per il completamento del pattern si assiste spesso a forti movimenti dei prezzi e inversioni repentine.
Qui di seguito vediamo la struttura di un CRAB rialzista.
Mentre quella che segue è la struttura di un CRAB ribassista.
Vediamo ora di definire con precisione tutti i movimenti della struttura:
- Il punto B deve avere una estensione massima dello 0,618 di XA.
- La proiezione estrema di BC può essere del 2.618, 3.14, 3.618
- La proiezione di XA dell’1,618 definisce il limite della struttura
- Il punto C può avere un range fra lo 0,38 e lo 0,886 di ritracciamento di AB.
E’ importante sottolineare la differenza fra questo tipo di pattern impulsivo e i pattern armonici correttivi.
Nelle strutture correttive come il BAT e il Gartley i prezzi ritestano livelli critici di minimi e massimi che sono il punto iniziale X, ma non vanno oltre questo livello.
Nel caso in cui i prezzi superino il punto X il pattern viene invalidato (non a caso questo punto può essere assunto come livello di stop loss dell’operazione). Per cui per questi pattern il punto X è un elemento importante da considerare per determinare la validità del pattern.
Nei pattern impulsivi, invece, come appunto il CRAB, il livello X assume un’importanza minore, visto che per definizione deve essere superato.
Di conseguenza il posizionamento dello stop loss diviene più soggettivo e, dunque, la PRZ deve essere considerata diversamente.
In ogni caso dobbiamo attendere il test della proiezione di XA per poter determinare la PRZ.
Abbiamo fino ad ora determinato i parametri essenziali della struttura che definisce il CRAB.
Preme comunque dire che esiste una versione lievemente diversa del classico CRAB che viene definita DEEP CRAB (Crab profondo).
Il Deep CRAB
Essenzialmente la struttura del Deep Crab è molto simile a quella classica dalla quale differisce solo per il ritracciamento del punto B che, in questo caso, deve essere dello 0,886 del movimento XA senza comunque violare il punto X.
Vi è anche una lieve differenza in quella che è la proiezione di BC che può andare dal 2.24 al 3.618.
Qui di seguito vediamo un’immagine della struttura del DEEP CRAB rialzista.
E, infine, la struttura del DEEP CRAB ribassista.
Vediamo ora degli esempi tratti dai mercati reali e vediamo come, passo passo, possiamo individuare queste figure.
Quello che segue è un grafico giornaliero di un cross valutario.
Individuiamo il punto X e poi gli altri punti della figura che sono in armonia con i vari movimenti.
Come puoi notare il punto che definiamo B ha un ritracciamento esatto dello 0,50% del movimento XA. Questo può già portarci a pensare che il resto dei movimenti potrebbero realizzarsi in armonia.
Ora andiamo a misurare il ritracciamento fino al punto C e vediamo che è esattamente dello 0,786% del movimento AB.
Infine proiettiamo l’estensione del movimento BC per individuare il punto D e vediamo che raggiunge un livello estremo poco più elevato del 3,618%.
Infine andiamo ad individuare la proiezione di XA determinata dal movimento CD e vediamo che raggiunge l’1,618 di proiezione del movimento XA.
Ed ecco il nostro pattern completo:
Conclusioni
I pattern armonici da sempre suscitano l’interesse dei trader, un po’ per la magia e il mistero che circondano i numeri della serie di Fibonacci che sono parte essenziale di questi pattern, un po’ perché effettivamente identificano delle potenziali aree di inversione ad alto potenziale di riuscita.
Ovviamente la difficoltà sta nell’individuare manualmente i rapporti tra le varie gambe necessari ad identificare le varie figure, circostanza questa che in passato consigliava l’identificazione di questi pattern, e il loro utilizzo, solo su time frame elevati come il daily.
Oggi sono a disposizione software che identificano automaticamente tutti i pattern armonici di questa rassegna e sono in grado di identificare in tempo reale le varie figure mentre sono in formazione.
Grazie a questi software (plugin/indicatori) tutti questi pattern possono venire identificati anche nello stretto intraday, lasciando poi al trader la scelta di quelli che più si attagliano alle specifiche rilasciate dai vari autori per ciascun pattern e alle sue esigenze di trading.
Il consiglio personale resta però quello di non abbassare troppo il frame di utilizzo e di non scendere al di sotto il grafico orario, per non minarne l’affidabilità.
Spero che questo lavoro possa esserti utile per migliorare le performance del tuo trading.
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L'autore della guida: Bruno Moltrasio
Avvocato, opera in Borsa dal 1998 come trader privato. Nel 1999 ha frequentato un Master di Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari. È stato redattore e coautore di testi tra i quali 'Dal Trading Direzionale allo Spread Trading', nonché il fondatore dell'omonimo sito BrunoMoltrasio.eu, Culturafinanziaria.com, Universitrading.com e, non ultimo, Solospread.com. che tratta in modo specifico lo spread trading. Grazie ai suoi siti Bruno diffonde da anni l’analisi tecnica, quelle che considera le migliori strategie di trading e, soprattutto, quello che ritiene essere il corretto approccio psicologico e comportamentale ai mercati, per essere vincenti nel trading. È relatore in numerosi corsi, rivolti a privati e istituzionali, sull’analisi tecnica e sulle sue strategie di trading.
Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
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