Dati macro: Europa a più velocità. Bene il PMI Spagna, delude l'Italia. Il Regno Unito rivela debolezza
Spagna, Pmi settore servizi accelera a gennaio. Germania, debole il Pmi servizi. Francia, Pmi servizi poco oltre la stima flash. Italia, in contrazione. Borse europee positive. IBEX, DAX, CAC, FSE Mib tutti in area +1%.
Dati macro: Spagna batte Europa sul fronte produttività ed apre le porte a nuove sfide per l’economia di Madrid. I dati rilasciati in mattinata dalle principali regioni della zona euro, tuttavia, hanno mostrato ritmi differenti e movimenti altalenanti.
Complessivamente, il Vecchio Continente si conferma su livelli buoni: l’indice composito del settore servizi ha rivelato oggi una crescita superiore alle attese, in area 51 (fase espansiva) contro attese a 50,7. Nonostante una lettura leggermente al rialzo rispetto al dato preliminare, si tratta comunque del valore più basso da luglio 2013. Oltre il consensus anche la rilevazione dei direttori agli acquisti per il settore servizi, cresciuti a gennaio a 51,2, contro un precedente 50,8.
Spagna ed IBEX 35
Regina di giornata, la Spagna. L’indice dei direttori agli acquisti per il settore dei servizi di gennaio ha superato le aspettative (54,7 contro attese a 53,1), con un dato superiore rispetto a quello di dicembre. Immediata la reazione dell’indice IBEX 35, che ha aperto la seduta in territorio positivo, allungandosi poi fino a guadagnare lo 0,9%.
Germania e DAX
Peggio è andata alla Germania: l’indice dei direttori agli acquisti per il settore dei servizi tedesco ha registrato a gennaio un’espansione, inferiore però alle attese di mercato (al livello di 53, contro attese a 53,1). In linea con le aspettative, invece, il PMI composito, a 52,1, sopra la soglia di espansione di 50. In una giornata positiva per i listini europei, l’indice DAX ha avviato gli scambi martedì in crescita, sui massimi da sette sedute, a ridosso del +1%.
Francia e CAC 40
Sopra le attese, ma non abbastanza per determinare un ritorno alla crescita è stata la rilevazione della Francia: l’indice dei direttori agli acquisti del settore terziario a gennaio si è fermnata a 47,8 (contro aspettative a 47,5). Oltre le stime anche il PMi Markit composito francese, in crescita a 48,2, contro una rilevazione a 47,9 dello scorso mese. Il CAC 40 incassa in mattinata un rialzo nell’ordine dell’1%, su livelli che mancavano dal mercato dalle prime sedute di dicembre 2018.
Italia e FTSE Mib
Battuta d’arresto secca per il dato relativo agli acquisti del settore dei servizi italiano, che ha deluso le attese (a 50,5), bucando la soglia dei 50 e portandosi in territorio di contrazione a 49,7. L’indice era già sceso attorno a tali livelli a novembre 2018, a sua volta sui minimi da ottobre 2014. Beneficiando di un mercato borsistico europeo positivo e di un euro tornato ad essere più conveniente, il FTSE Mib segna un rialzo di giornata attorno al punto percentuale.
Regno Unito e FTSE 100
Ancora europeo, seppur prossimo all’uscita, il Regno Unito ha dovuto incassare in mattinata una sconfitta sul fronte macro: il calo dei direttori degli acquisti per il settore servizi di gennaio (a 50,1 contro aspettative a 51,1) più che sortire effetti sull’indice nazionale (FTSE 100 anch’esso positivo,FTSE 100 con una performance di giornata oltre l’1%), è andato a colpire la sterlina, in calo contro dollaro dello 0,2%.
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