Market Update - Borse sprint su dati cinesi, ma trascurano i segnali dall'allarme in Europa
La manifattura cinese è tornata ad espandersi a marzo e gli investitori sembrano apprezzare, ma i dati europei continuano ad essere deprimenti.
Inizio di settimana sprint per le borse europee che apprezzano le buone indicazioni arrivate dagli indici PMI cinesi, che sono tornati a segnalare l'espansione del comparto manifatturiero. In realtà, crediamo che dietro questo dato ci sia un rimbalzo dell'attività economica dopo i primi due mesi dell'anno segnati dalla debolezza e dalle festività. Attendiamo quindi delle conferme prima di dire che il peggio sia alle spalle.
Purtroppo ancora brutte indicazioni sono arrivate invece dal Vecchio continente, che ha visto la manifattura contrarsi un po' dovunque, con letture ai minimi da oltre 6 anni a questa parte. La situazione rimane ancora estremamente difficile e c'è chi inizia ad avanzare l'ipotesi ormai di una contrazione più che di rallentamento.
Rimanendo in Europa, il faro degli investitori rimane incentrato sulla Brexit, con il nuovo ennesimo round di voti di questa sera al Parlamento. Tutte le opzioni rimangono sul tavolo e secondo le ultime indiscrezioni di stampa i Conservatori potrebbero cedere a nuove elezioni. Intanto si fa sempre più strada l'ipotesi di uno nuovo slittamento di almeno un anno. La sterlina oggi sta provando a rialzare la testa dopo il tonfo di venerdì. L'impressione generale è che comunque al momento gli investitori tengono lontane le ipotesi peggiori, come quella di un no deal e sperano in un accordo più soft.
Rimanendo sul mercato valutario, forti pressioni in vendita sulla lira turca dopo i risultati delle elezioni amministrative di ieri che hanno visto il partito di Erdogan perdere nelle grandi città. Passando all'azionario, gli indici sembrano iniziare il nuovo trimestre così come hanno chiuso il primo dell'anno, all'insegna dei rialzi.
Con la questione commerciale in dirittura d'arrivo e con la Brexit sempre meno imminente, per gli investitori sembrano non esserci apparenti motivi per essere preoccupati.
Il focus nel breve si sposta sulla stagione delle trimestrali che inizierà la prossima settimana e che potrebbe vedere ancora le aziende apportare tagli alla guidance visto il rallentamento in atto.
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