Market Update - Occhi puntati sulla Brexit
Apertura di settimana in timido rialzo per le borse europee che attendono dati macro importanti, oltre che le decisioni sulla Brexit.
Per ora il mercato sembra ancora digerire il dato deludente sui nuovi posti di lavoro statunitensi a febbraio, malgrado l'accelerazione della crescita dei salari sia giunta ai massimi da 10 anni. Questa mattina sono arrivate indicazioni deprimenti ancora dalla Germania, che ha visto un calo inatteso della produzione industriale di gennaio.
Così dopo il calo della scorsa settimana, i mercati potrebbero dare seguito ancora a una discesa in questa ottava, proseguendo così la correzione dopo il balzo da inizio anno. Per Wall Street che ha festeggiato la scorsa settimana il decennale del rally più lungo della storia, le aree di supporto strategiche rimangono sui minimi di dicembre, al di sotto delle quali questo rally potrebbe spegnersi del tutto.
Tanti saranno i dati in agenda, a partire da questo pomeriggio, quando ci saranno le figure sui consumi di gennaio sempre negli Usa, mentre in settimana arriveranno quelli sugli ordini all'industria e sulla produzione industriale.
In Europa, l'attesa sarà principalmente per la Brexit in vista della probabile tre giorni di voti del Parlamento che vedranno in seguenza il voto al piano May, quello sul Nodeal e quello sulla partenza ritardata della Brexit. Una nuova sconfitta della May è probabile, anche se potrebbe essere meno forte rispetto a quella di gennaio. Il percorso delineato potrebbe deludere le speranze dei Brexiteers, che potrebbero essere così incentivati a sostenere il piano della premier.
Sui mercati, l'eurodollaro ha trovato supporto nell'ultimo ritracciamento di fibonacci nell'ascesa partita dai minimi di inizio 2017. Il trend rimane ribassista, almeno fino a 1,14. Petrolio in rialzo dopo i commenti del ministro del petrolio saudita Alli al Falih, che ha dichiarato come la politica dei tagli della produzione proseguiranno almeno fino a giugno.
Segnaliamo infine che a partire da oggi e per le prossime tre settimane ci sarà un'ora in più di scambi contemporanei tra wall street e l'europa per via del cambio dell'ora legale negli Usa avvenuto nel week end.
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