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Donald Trump resta irremovibile sulla costruzione del muro al confine col Messico. E l’amministrazione americana si conferma in stallo per la dodicesima giornata consecutiva.
E’ stato un avvio d’anno in shutdown quello per l’economia del biglietto verde, con l’amministrazione federale che non è riuscita trovare un accordo sui piani di governo e che, ad un anno di distanza, vede sul tavolo lo stesso oggetto del contendere.
La Casa Bianca non intende infatti arretrare di un passo sul "Wall", che a detta del Presidente a stelle e strisce renderà i confini statunitensi più sicuri; lo stesso chiede quindi 5 miliardi di dollari. I democratici non intendono, dal canto loro, scendere a compromessi sul finanziamento di una misura che contestano fin dai tempi della campagna elettorale; secondo l’opposizione, il muro, oggetto di pura propaganda, non è una risposta adeguata al dibattito sull'immigrazione.
"Potrebbe durare a lungo" sono state le parole scelte dal Tycoon per commentare l’attuale paralisi amministrativa, aggiungendo che “l'oggetto in discussione è però troppo importante". I democratici, nella persona della portavoce Nancy Pelosi, ha confermato di voler fare il possibile per riaprire le attività governative, escludendo tassativamente l'approvazione di finanziamenti per il muro di confine messicano.
Fallito ogni tentativo di compromesso, i rappresentanti delle parti si incontreranno di nuovo domani, venerdì 4 gennaio.
Dopo l'incontro tenutosi nelle scorse ore alla Casa Bianca, Chuck Schumer, leader dei senatori democratici, ha accusato il presidente repubblicano di aver “preso in ostaggio” gli americani ed i milioni di dipendenti che lavorano nei diversi dipartimenti (che attualmente non percepiscono la propria piena retribuzione).
Trump, ad incontro concluso, ha comunque scritto su Twitter nella serata di ieri di essere "pronto a lavorare con i democratici per un provvedimento che metta al sicuro il nostro confine, sostenga gli agenti sul campo e tenga al sicuro l'America".
"Il Senato non sprecherà tempo considerando un disegno di legge democratico che non può superare questa Camera e che il Presidente non firmerà", è stato quindi il commento del leader della maggioranza in Senato, Mitch McConnell.
“Apparirei folle se accettassi le proposte dei democratici”, è stata infile la chiosa di Trump, che apre le porte ad un ulteriore proseguimento dello shutdown.
I mercati finanziari, seppur si trovino ad affrontare sfide crescenti (i rischi legati Cina, la volatilità del settore tecnologico, il rallentamento dell'economia globale e gli effetti della politica monetaria restrittiva americana sulle fondamenta economiche), non sembrano annoverare il blocco del governo tra i principali fattori di preoccupazione.