Zona euro, dati in calo. Deludono Germania e Francia. Bce: focus rallentamento crescita
Eurozona: indici PMi e direttori degli acquisti sotto il consenso. Male il settore manifatturiero tedesco. Euro in calo prima del meeting Bce. Alle 14:30, speech di Mario Draghi: attesi tassi invariati ed un approccio "colomba".
Giornata decisamente negativa sul fronte dati per l’Eurozona. Mentre i mercati del Vecchio Continente si preparano a scandagliare ogni parola del Governatore della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, che interverrà oggi a Francoforte commentando un contesto economico in fase di evidente rallentamento, stamane è stata la volta degli indici dei direttori acquisti del settore manifatturiero.
Francia: delude l'indice PMI composito
La prima a render noti i propri numeri è stata Parigi: il PMI manifatturiero francese di gennaio è cresciuto a 51,2 punti, sopra la soglia dei 50 attesi e in aumento rispetto ad un dato precedente a 49,7. Preoccupa però la rilevazione del PMI composito, scivolato a 47,9 punti a gennaio, contro stime a 51 (a dicembre era 48,7), sui minimi da 50 mesi.A deludere sono stati invece gli acquisti del settore terziario, calati sotto il livello dei 50 (che divide una fase di espansione economica da una di contrazione), a 47,5.
Germania: calano gli acquisti settore manifatturiero
Dopo aver registrato un calo del Pil (-0,2% nel terzo trimestre 2018) e della produzione industriale (scesa a novembre a -2,6%, il maggior calo da ottobre 2014), la Germana ha incassato oggi un dato sull’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero in calo al di sotto della soglia dei 50 (a 49,9) contro attese a 51,4. È il calo più marcato da dicembre 2014. Meglio è andata invece al settore servizi, cresciuto alla volta dei 53,1, oltre le stime di 0,9 punti.
Eurozona: rischio rallentamento crescita economica
Infine, l’Europa. I numeri pubblicati in mattinata inerenti a PMI manifatturiero (50,5), indice composito dei servizi (50,7 sui minimi da 66 mesi) e acquisti del settore servizi (50,8, il calo più marcato dall’estate 2013) sono risultati tutti sopra la soglia chiave dei 50, ma inferiori rispetto alle attese (tra 51,4 e 51,5).
L’annuncio di risultati deludenti, assieme con l’attesa di quanto la Bce deciderà di fare nel corso dei prossimi mesi, ha spinto a ribasso l’euro, in calo dello 0,3% contro dollaro (a ridosso di 1,1350). Più marcata la perdita di valore registrata dalla divisa unica contro il franco svizzero, a ribasso giovedì di circa 35 punti base.
Il mercato resta ora in attesa del meeting Bce di oggi pomeriggio. Dopo aver confermato tassi d’interesse a zero e disponibilità dell’istituto centrale ad intervenire con nuove disposizione in caso di necessità, la discussione dovrebbe vertere attorno al problema del rallentamento dell’economia globale. In tale ottica, gli osservatori non escludono che, già a partire da oggi, Mario Draghi possa annunciare l'intenzione di mantenere un costo del denaro invariato fino a fine anno. Il mandato di Draghi scadrà il 31 ottobre 2019.
La conferenza stampa del Governatore Mario Draghi, live da Francoforte, è in programma oggi alle ore 14:30.
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