Amazon: le spedizioni in un giorno fanno scendere gli utili, bene i servizi web
Il numero uno dei servizi di spedizione prevede grandi investimenti per spingere le vendite (e il margine lordo scende)
Trimestrale controversa per Amazon, che chiude a settembre 2019 con un fatturato di 70 miliardi di dollari (il 24% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e oltre le aspettative dei mercati, a 68 miliardi). Eppure, l’utile per azione risulta 4,23 dollari (rispetto ai 4,62 dollari attesi) e il profitto netto scende del 26% rispetto al 2018, a 2,1 miliardi di dollari: risultati che deludono Wall Street, dove il titolo ha perso circa il 9% nelle contrattazioni prima dell’apertura.
Registrato anche un margine operativo lordo di 35,3 miliardi di dollari (+33% rispetto al 2018), mentre l’ebit è aumentato a 23,5 miliardi.
A cosa è dovuto il calo degli utili?
Amazon soffre per il rallentamento generale dei sistemi di e-commerce e la strategia, implementata a partire dal 2018, con cui ha cercato di reagire. L’azienda di Jeff Bezos ha infatti speso oltre un miliardo e 500 milioni di dollari nei primi sei mesi dell’anno per permettere spedizioni in un giorno e, così, sperare di aumentare le vendite.
In effetti, le vendite sono aumentate – il trimestre in questione conta anche i dati dell’Amazon Prime Day, un giorno di spedizioni in giornata e senza costi aggiuntivi per tutti i clienti (non solo quelli premium), che l’azienda ha definito “il più grande evento di shopping della storia”.
Il vasto programma di spese ha tuttavia rallentato la crescita di Amazon, che arrivava da un 2018 già abbastanza impegnativo – già dalla pubblicazione dell’ultima trimestrale del 2018 si prospettava la necessità di ingenti investimenti. Pesa inoltre anche la preoccupazione degli investitori su quanto a lungo possa durare un eventuale trend rialzista per un colosso delle dimensioni di Amazon, soprattutto in considerazione della situazione di incertezza economica internazionale.
Come se la cava il settore Amazon Web Service?
Meglio invece i risultati ottenuti con i servizi web di Amazon, l’asset di cloud computing su cui l’azienda ha iniziato a puntare da qualche anno e sul cui mercato si è già imposta come azionista principale. Proprio in considerazione degli Aws (Amazon Web Services), gli analisti si aspettano una crescita sostenuta, a dispetto di un calo generale del profitto dell’azienda stimato al 20%. Aws ha registrato un risultato operativo da 2,26 miliardi di dollari, il 9% in più rispetto all’anno scorso (ma comunque sotto i 2,55 miliardi attesi).
Oltre ai nuovi servizi (music, ma soprattutto video), Aws registra un risultato particolarmente positivo quando si tratta del fatturato derivante dalle pubblicità. I ricavi per il settore Aws ammontano a 9 miliardi: comunque meno rispetto ai 9,1 miliardi attesi dagli analisti.
Quali prospettive future?
Amazon si aspetta una serie di spese nei prossimi mesi che potranno impattare notevolmente sui profitti. Per l’ultimo quarto del 2019, la guidance prevede il risultato operativo in calata tra 1,2 e 2,9 miliardi (di gran lunga inferiore ai 4,2 miliardi delle attese) e ricavi stimati tra gli 80 e gli 86,5 miliardi di dollari. Un cattivo segnale per i mercati, considerando che il dato include anche gli acquisti natalizi, tanto che i risultati attesti si aggiravano intorno agli 87,4 miliardi.
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