Amazon: tre fattori da considerare in vista della pubblicazione dei dati trimestrali
I risultati degli ultimi tre mesi del 2019 saranno il banco di prova per Amazon, che scoprirà se la strategia del “prime day” (insieme alle vendite natalizie e a quelle del Black Friday) avrà dato i propri frutti
Tempi duri per Amazon, per cui la pubblicazione della prossima trimestrale (prevista per il 30 gennaio) potrebbe fare la differenza per l’andamento delle quotazioni nei prossimi mesi.
L’azienda di spedizioni più grande del mondo esce infatti da un periodo di difficoltà, con le azioni che hanno guadagnato il 10% negli ultimi 12 mesi (nello stesso periodo di tempo, l’S&P è salito del 25%).
Quali sono i fattori più importanti da considerare?
A far ben sperare è il fatto che l’ultimo trimestre del 2019 copre sia il Black Friday, sia la stagione degli acquisti natalizi. Tradizionalmente infatti l’ultimo trimestre pe Amazon è sempre stato quello più remunerativo.
La guidance allegata all’ultima trimestrale ha stimato ricavi da record, tra gli 80 e gli 86,5 miliardi di dollari, negli ultimi tre mesi del 2019: una crescita tra l’11% e il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – presumibilmente, raggiungerà una crescita del 18%. Gli analisti di Wall Street sono invece più pessimisti e si aspettano un utile per azione di 3,98 dollari – nello stesso periodo dell’anno precedente, l’Eps aveva raggiunto i 6 dollari.
Il margine operativo rappresenta un fattore delicato. L’ultima trimestrale ha evidenziato un rallentamento generale che già scontava gli effetti dell’”Amazon Prime Day” (un giorno di spedizioni in giornata e senza costi aggiuntivi per tutti i clienti e non solo quelli premium), che però ha implicato un vasto programma di spese: in tutto si calcola che Amazon vi abbia investito circa 1,5 miliardi di dollari. Gli investitori sperano dunque per lo meno in un ritorno degli utili, con tale iniziativa che dovrebbe aver dato un nuovo sprint alle vendite.
Come andranno i diversi comparti?
D’altra parte, le previsioni prendono in considerazione anche il cosiddetto AWS – Amazon Web Service. Il settore infatti si sta allargando sempre di più, registrando una crescita del 35% nel terzo trimestre per un totale di circa nove miliardi di dollari che, però, ha costituito solo il 13% dei ricavi finali.
Il dato è particolarmente rilevante soprattutto in considerazione del fatto che, a fronte di una fetta così minoritaria di ricavi, il settore abbia assorbito circa il 56% del margine operativo, corrispondente a 2,3 miliardi durante i tre mesi considerati. Gli analisti si aspettano ora una crescita del settore di oltre il 30%.
Cosa prevedeva l’ultima guidance?
In ogni caso, anche gli stessi vertici di Amazonavevano già previsto profitti in calo, tenendo conto dell’effetto di una serie di spese che, rispetto al 2018, hanno richiesto spese di circa 9,6 miliardi per le spedizioni del terzo trimestre.
Nella guidance dell’ultima trimestrale l’azienda si aspettava dunque un calo del risultato operativo di un volume compreso tra 1,2 e 1,9 miliardi di dollari, mentre i ricavi si stimano tra gli 80 e gli 86,5 miliardi di dollari – con tanto di acquisti natalizi.
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