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Euro/Dollaro in cerca di riscatto

Il cambio reagisce sul supporto di 1,0520 e ritorna sopra 1,06.

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Fonte: Bloomberg

Forte reazione del cambio Euro/Dollaro ieri sera dopo esser sceso ai minimi da oltre un mese. I dati macro migliori delle attese arrivati dall'economia statunitense (soprattutto inflazione e vendite al dettaglio) sembrano aver amplificato la portata delle dichiarazioni della Yellen sulla necessità di considerare un rialzo dei tassi già a marzo. Dopo i dati, infatti, la probabilità di un rialzo dei tassi a marzo incorporata nei Fed Funds Future ha superato per la prima volta il 30% e il trend potrebbe continuare a crescere man mano che ci avviciniamo al meeting del 14 e 15 marzo.

Dopo un tentativo di iniziale apprezzamento, il biglietto verde ha perso spinta e le vendite sono riaffiorate. La nostra interpretazione è che sul mercato si siano affacciate un po' di prese di profitto, visto che la divisa statunitense era reduce da 11 sedute consecutive di apprezzamento (serie record da maggio 2012).

Crediamo che la volatilità sul cambio EUR/USD possa rimanere molto alta, nonostante il trend di lungo periodo rimanga ribassista e punti alla parità.

Dal punto di vista grafico, la reazione del cambio è stata tale da superare anche la trend line ribassista che l'ha guidato nel calo in atto da inizio mese, arrivando al test del secondo ritracciamento di Fibonacci nella discesa recente.

Il livello successivo passa per 1,0675, dove passa il 50% di Fibonacci sopra citato, nonché la trend line che congiunge i minimi di fine gennaio. Oltre tale livello si creerebbero i presupposti per arrivare anche a 1,0710, massimi di giovedì scorso.

Indicazioni ribassiste si avrebbero con un ritorno sotto 1,0590.

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Indicazioni di debolezza si avrebbero con un ritorno sotto 1,0590, con estensione della flessione verso 1,0520, supporto strategico di breve periodo.

Solo un cedimento di tale riferimento potrebbe riaprire l'opportunità di una discesa importante verso i minimi di inizio anno, a 1,0340.

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