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Il colosso dei social network ha pubblicato i risultati del secondo trimestre evidenziando un fatturato in crescita del 42% a 13,2 miliardi di dollari, inferiore alle aspettative del consensus (13,4 miliardi di dollari).
Il rallentamento della crescita è inoltre confermato dalle dichiarazioni del CFO, David Wehner, che ha sottolineato che l’incremento dei ricavi mostrerà una frenata per tutto il secondo semestre del 2018 a causa dei forti investimenti fatti da Facebook in merito alla sicurezza e alla privacy.
Delusione anche per gli utenti attivi. I “daily active users” sono saliti a 1,47 miliardi di unità, sotto le aspettative fissate per 1,49 miliardi di unità. Risultati soprattutto deludenti in Europa e negli Stati Uniti dove la crescita degli utenti attivi è stata piatta.
Marc Zuckerberg ha cercato di porre l’attenzione non solo sul social network Facebook ma sulla crescita degli utenti delle altre app di proprietà (Instagram, Whatsapp e Messenger). Soprattutto Instagram con l’introduzione della Instagram TV potrebbe togliere quote di mercato al proprio competitor Youtube.
IGTV lanciata a fine giugno vuole sviluppare il successo di “Storie” proponendo la possibilità di creare canali per i video di lunga durata e che non scompaiono dopo 24 ore. Riteniamo che nel mercato competitivo dei social l’idea dei creativi di Facebook/Instagram possa anche essere vincente.
Osservando il grafico di Facebook il 2018 resta ancora un anno positivo ma abbiamo assistito a forti dubbi sulla tenuta dell’impostazione rialzista. A marzo lo scandalo Cambridge Analytica ora il forte rallentamento della crescita a causa degli investimenti fatti per la GDPR. Il titolo nelle contrattazioni after hours è arrivato a perdere quasi 25 punti percentuali scendendo a 164 dollari, ora nella piattaforma IG quota a 179,40 dollari ovvero una flessione del 16%.
E’ la fine del sogno rialzista di Facebook?
Crediamo che non è ancora il momento di gettare la spugna. Sia per ragioni fondamentali sia per questioni tecniche. Riteniamo infatti che la concorrenza sia ancora troppo lontana per fare paura a Facebook. Twitter ha perso lo slancio degli scorsi anni e sembra solamente un timido avversario. Anche Instagram crediamo possa riuscire a farsi spazio tra Youtube e Snapchat. Maggiori problemi per le app di messaggi, messenger e whatsapp devono confrontarsi con una agguerita shiera di newcomers da telegram a discord, da line a wechat.
Dal punto di vista tecnico ribassi fino sui supporti in area 170 e 150 dollari lasciano ancora inalterate le prospettive rialziste di medio termine. Tuttavia sarà necessario ritornare il prima possibile sopra 190 dollari per allentare le tensioni ribassiste.