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Colpo di coda di Wall Street, che recupera terreno in battuta finale, preparando un avvio di seduta dai toni morbidi per le borse asiatiche. Coi listini di Hong Kong e Shanghai chiusi in area leggermente positiva, tra lo 0,2 e lo 0,3 per cento, Pechino ha rassicurato i mercati confermando che i negoziati commerciali con gli Stati Uniti sono ancora in corso.
L’atteggiamento degli investitori resta però sempre improntato alla cautela, in attesa di una soluzione definitiva della guerra commerciale che possa alleggerire i timori di un rallentamento più brusco delle attese della crescita globale. Le recenti vicende che hanno riguardato Huawei ed Apple (la prima, con l’arresto del direttore finanziario del gruppo, accusato di violazione alle sanzioni Usa contro l’Iran, la seconda, dopo il divieto di vendita in Cina di alcuni modelli di iPhone, causa violazione di brevetti) danno ragione a chi guarda al mercato con diffidenza.
Da inizio anno, l'indice asiatico (che esclude dal contesso il mercato di Tokyo) si è lasciato indietro oltre il 16% del proprio valore, dopo una performance nel 2017 pari al 33,5%.
A proposito, il vice premier cinese, Liu He, ed il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, hanno avviato una discussione col rappresentante del Commercio, Robert Lighthizer, per concordare una strada comune volta a far progredire i negoziati commerciali.
Dopo i dati pubblicati nelle scorse giornate, che hanno rivelato un indice dei prezzi al consumo cinese in calo ed un restringimento dei livelli di export (nonostante una bilancia commerciale positiva per via della riduzione dell’import) gli operatori si aspettano ora un intervento governativo a sostegno dell’economia, volto a contrastare i segnali di rallentamento nella crescita interna.