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Ai tweet di Trump, che si addirittura proposto di intervenire sul caso Huawei, si sono aggiunte le voci di un taglio delle tariffe al 15% dal precedente 40% sulle auto importate dagli Usa. Nonostante la buona risposta dei mercati, la prudenza non è mai troppa quando di mezzo c'è Trump.
Sviluppi importanti sono attesi questa sera dal fronte Brexit. Theresa May sarà soggetta al voto di sfiducia dopo la richiesta avanzata da oltre il 15% dei membri del suo partito. In caso di vittoria (occorrono almeno 158 voti), la May proseguirà i negoziati con la Ue per chiedere modifiche all'accordo attuale, mentre in caso di sconfitta si farà da parte e inizierà l'iter per la sua successione che potrebbe durare fino a 12 settimane. I tempi non giocano a favore del Regno Unito. Rimangono aperti gli scenari di un ritorno alle urne, di un nuovo referendum, come anche quello di un no deal. La sterlina intanto rimane sotto pressione e ci aspettiamo che le vendite non siano finite qui, dato che tutti gli scenari sono territori inesplorati.
Tornando in Italia, BTp ben impostati in attesa dell'incontro tra Conte e Junker di questa sera. Gli operatori si aspettano che un taglio del deficit/Pil al 2-2,1% possa bastare alla luce dei nuovi target francesi. Sui mercati, la volatilità continua a farla da padrone. Gli indici europei hanno ancora spazio di recupero interessanti, prima di mettersi in una zona di salvaguardia.
Al momento il Dax rimane il peggior indice dell'area euro da inizio anno. L'indice Zew ieri è stato migliore delle attese, sebbene la situazione rimanga difficile. Il cambio EurUsd oggi si difende su 1,13, in recupero anche il petrolio, mentre l'oro rimane in agguato poco sotto area 1.250 dollari/oncia. Oggi attesi i dati Usa sull'inflazione di novembre, che potrebbero scacciare gli ultimi dubbi sul rialzo dei tassi di dicembre, nonostante i moniti di Trump.