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Tanti temi in giornata che impattano sui mercati. In Italia le accuse del vicepremier Di Maio sulla manomissione del decreto fiscale hanno portato ulteriori tensioni nei difficili rapporti tra Lega e Movimento 5 stelle.
Lo spread inizialmente era salito su nuovi record sopra i 320 punti base per poi scendere e attestarsi a 310.
A Piazza Affari brillano tlc e media molto male invece i titoli legati al settore delle costruzioni dopo la riduzione delle stime su utili 2018 del colosso tedesco HeidelbergCement.
Tra i temi macro sotto ai riflettori la Brexit dopo l’incontro ieri sera a Bruxelles tra i vertici UE e il primo ministro UK Theresa May. Senza passi in avanti nelle trattative, il meeting straordinario dei 27 paesi UE del 17-18 novembre per concludere il deal con il Regno Unito sarà rinviato a data da destinarsi. Al momento come ha ricordato lo stesso Barnier le negoziazioni sono arenate.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve ha pubblicato i verbali dell’ultima riunione di fine settembre dove si evince che i banchieri centrali sono favorevoli alla politica monetaria sempre più restrittiva andando un po’ contro le recenti dichiarazioni di Donald Trump.
Sul mercato valutario l’eurodollaro dopo la forte discesa delle prime ore della giornata, minimo intraday a 1,1481, sta provando a reagire risalendo fino a 1,1520.
Lo sterlina dollaro si mantiene debole nelle ultime ore in area 1,31.