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L’accordo sulla Brexit potrebbe danneggiare i rapporti commerciali tra Regno Unito e Stati Uniti. Ad affermarlo, il Presidente americano.
Non solo Cina, insomma, sul fronte delle relazioni statunitensi: dopo aver confermato che difficilmente Washington riuscirà a raggiungere un accordo con Pechino sul fronte commerciale nel G20 d’Argentina (30 novembre - 1 dicembre), l’attenzione si sposta ora sulla Manica e sulle implicazioni che l’uscita dell’UK dall’Ue avrà sugli scambi internazionali.
Con un messaggio rivolto indirettamente alla Premier inglese, Theresa May, Donald Trump ha avvertito in una dichiarazione alla stampa che, una volta fuori dall’Unione, la Gran Bretagna potrebbe aver difficoltà nel mantenere legami con l’economia a stelle e strisce.
A poco sono servite le rassicurazioni di Downing Street, che ha ribadito l’impegno di May nel difendere gli accordi che il Regno Unito ha attualmente in essere. Proprio i rapporti commerciali dovrebbero essere al centro del dibattito televisivo in calendario il prossimo 9 dicembre, due giorni prima della votazione parlamentare. Controparte della discussione, il leader laburista, Jeremy Corbyn.
Trump a May: UK non in grado di commerciare con US
"In questo momento” ha dichiarato il numero uno alla Casa Bianca commentando le clausole dell’accordo per l’uscita inglese dall’Unione, “[il Regno Unito] potrebbe non essere in grado di commerciare con noi, e non sarebbe una buona cosa". L’intesa raggiunta con l’Europa, dunque, risciha di lasciare la Gran Bretagna incapace di rinegoziare un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti.
Immediata la risposta di un portavoce di Downing Street: "Abbiamo già gettato le basi per un accordo ambizioso con gli Usa attraverso i nostri gruppi di lavoro congiunti, che finora si sono riuniti cinque volte”. Il mercato, a proposito, sembra non essere ancora convinto.
Sterlina sotto pressione tra Brexit e Trump
In attesa di ulteriori sviluppi, la sterlina ha ricominciato a perdere terreno nelle prime ore di oggi, con un ribasso contro dollaro dello 0,6% (ed un cambio GBP/USD che ha bucato a ribasso il livello di 1,2750). Male anche la variazione della divisa inglese contro euro, con EUR/GBP che si rafforza oggi dello 0,35%, tra 0,8870 e 0,888.