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Cina – Usa: c’è la tregua. Per novanta giorni i due Stati sospenderanno la guerra tariffaria per portare avanti i negoziati. E’ quanto emerge al termine del vertice G20 d’Argentina conclusosi sabato sera, a margine del quale i due capi di Stati, Xi Jinping e Donald Trump, si sono seduti a tavola per discutere di commercio internazionale.
Sebbene la strada verso la risoluzione delle tensioni sia ancora lunga e in salita, l’impegno in una ripresa degli incontri bilaterali tra le due più grandi potenze economiche al mondo è stata presa positivamente dai mercati. In particolare, i listini asiatici hanno chiuso la prima seduta di settimana con rialzi tra l’1% (Tokyo) ed il 2,5% (Shanghai e Hong Kong). Shenzhen, la migliore, a +3,2%.
"La Cina ha concordato di ridurre e rimuovere i dazi sulle automobili che entrano in Cina dagli Usa, attualmente al 40%": così il presidente Trump ha dichiarato su Twitter, non sbilanciandosi però su quali passi compiranno i due Presidenti nei prossimi mesi. Trump ha parlato di una riunione "produttiva, che apre possibilità illimitate” per ambo in Paesi. “È un grande onore per me” ha chiosato il Tycoon “lavorare con il presidente Xi".
Tra le diverse richieste fatte dagli Stati Uniti alla Cina, ad esser centrale è la richiesta di Washington di dimezzare il deficit commerciale cinese (pari a 380 miliardi di dollari), da ultimarsi entro il breve termine con l'acquisto da parte di Pechino di un maggior quantitativo di prodotti statunitensi (tra cui anche agricoli).
Con la Cina che ha compiuto il primo passo nella direzione di attenuare concretamente la linea dura della guerra tariffaria, a riecheggiare sui mercati sono le parole del portavoce cinese del Ministro degli Esteri, il quale ha ricordato che "se gli Stati Uniti non avessero provocato tensioni commerciali e non avessero imposto tariffe, aggiuntive, le tariffe cinesi sulle auto statunitensi sarebbero state solo del 15%".
Quale piega prenderanno i rapporti internazionali nel futuro più prossimo? Come si modificherà il mercato di scambio entro i primi mesi del 2019? Per il momento, i mercati si godono la temporanea buona notizia, consi del fatto che di rischi sul piatto della bilancia ve ne siano già troppi.