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Pil a stelle e strisce in linea coi livelli dello scorso trimestre (+3,5%), leggermente al di sotto delle attese a 3,6%. In una giornata positiva per Wall Street, che si è aperta alla luce del segno verde, a beneficiare dei rialzi è anzitutto il comparto tecnologico, con una Amazon al 2% circa in avvio di seduta ed un rialzo di Apple, che recupera un po’ di terreno dopo le recenti cadute. Sfuma dunque il momento di gloria di Microsoft, tornata per qualche ora ad esser l’azienda più capitalizzata al mondo. A cosa guarda il mercato a stelle e strisce?
G20 d’Argentina e il possibile accordo Cina - Usa
Sui mercati è tornato l’ottimismo di un possibile accordo tra Cina e Stati Uniti, relativamente alle questioni commerciali. La svolta positiva potrebbe giungere nel corso del prossimo vertice dei 20 Paesi industrializzati ed emergenti più influenti al mondo, in avvio venerdì a Buonos Aires. A figurare uno scenario più roseo delle attese sono state le parole di Larry Kudlow, consigliere economico alla Casa Bianca, il quale ha riportato come il presidente Donald Trump veda "buone possibilità" di un accordo tra le due nazioni. “C'è una buona comunicazione con il governo cinese, su più livelli", ha commentato Kudlow, addolcendo i toni del Presidente Usa che, lunedì, aveva definito "altamente improbabile" lo slittamento o la sospensione del rialzo dei dazi in programma a gennaio.
Rialzo dei dazi o rialzo dei tassi? Trump vs Powell
A proposito di rialzi, il Presidente Trump si è mostrato titubante riguardo alla politica monetaria restrittiva perseguita dalla Federal Reserve, nella persona del presidente Jerome Powell. In attesa del prossimo meeting del Fomc, braccio operativo della Fed, in programma il 18-19 dicembre, alle 18:00 di oggi ora italiana, Powell terrà una conferenza presso l'Economic Club di New York. Gli investitori si concentreranno su eventuali riferimenti ai futuri aumenti del tasso di interesse, fino al raggiungimento del livello target tra il 3 e il 3,25 per cento (ora 2-2,25% ) entro il 2020. Il mercato si interroga se il processo di rialzo del costo del denaro sarà o meno sensibile al contesto economico di riferimento e agli attuali rischi. Scontando già il prossimo rialzo di dicembre 2018, la Fed ha proceduto quest’anno ad un ritmo più veloce delle attese, programmando tre hike nel 2019 ed 1 nel 2020.
Meeting Putin - Trump al G20. Tensioni sullo scontro in Crimea
“L’incontro Putin – Trump al G20 si farà”: così il Cremlino ha confermato oggi il dialogo tra principali rappresentati di Russia e Stati Uniti a Buenos Aires. "I preparativi proseguono, l'incontro è stato concordato, non abbiamo altre informazioni dalle nostre controparti statunitensi". La notizia diffusa dal portavoce presidenziale russo, Dmitri Peskov, fuga i dubbi sull’eventualità di una cancellazione del vertice russo-statunitense in Argentina, paventata negli scorsi giorni dallo stesso Trump a causa della crisi tra Mosca e Kiev nello Stretto di Kerch. Il ministero della Difesa russo ha infatti annunciato nello scorse ore la dislocazione in Crimea di una nuova batteria di missili S-400, resi operativi "entro la fine dell'anno".
Argentina in piena crisi: G20 a rischio sicurezza?
Tra le incognite che tengono oggi in pugno i mercati, la questione sicurezza: l’Argentina riversa infatti in una pesante crisi economica, che ha spinto il Presidente Macri ad appellarsi alle sovvenzioni del Fondo Monetario Internazionale per preparare a dovere il Paese latinoamericano a ricevere i leader mondiali. E’ la prima volta che un G20 si tiene in Sud America. Negli scorsi giorni ad attirare l’attenzione è stata la notizia degli scontri prima della finale della Coppa Libertadores 2018 tra River e Boca, trasformatasi in guerriglia con l’attacco (ed il lancio di mattoni e lacrimogeni) dei tifosi del River Plate all'autobus dei calciatori e dei dirigenti del Boca Juniors.
L’Argentina presenta oggi un livello d’inflazione al 45,5%, contrastato poco efficacemente da una politica rigida dei tassi d’interessi, superiori al 61%.
Fake news: Trump e Macron allineati sul fronte della stampa
Nonostante le divergenze, una certezza è nota: Donald Trump ed Emmanuel Macron conducono un’analoga lotta alle “fake news”, che il primo attacca con la propaganda via Twitter e che il secondo ha deciso di contrastare appellandosi alle autorità. E’ infatti giunto il sì definitivo dall’Assemblea Nazionale francese, che ha approvato la controversa legge voluta dal Premier per combattere le notizie false. Tra i principali obiettivi della disposizione, Russia Today e Sputnik News, testate controllate dal Cremlino, invise a Macron per aver fatto trapelare le voci di una presunta omosessualità del presidente e di un suo conto nascosto alle Bahamas. Con tale controversa legge, la Francia apre ad un primo tentativo occidentale di dare alle autorità di Stato il potere di stabilire se una notizia sia o meno falsa, nel caso di specie, entro le 48 ore (spesso insufficienti per indagare con adeguato grado di approfondimento la fondatezza della notizia).