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L'inizio di settimana potrebbe essere contrassegnato dalla volatilità in scia agli sviluppi che arriveranno dal G20 di Buenos Aires. L'attenzione è incentrata quasi unicamente sul meeting tra Trump-Xi che proveranno a chiudere un accordo sul commercio, in modo da evitare l'innalzamento a partire da gennaio prossimo. Se la finalizzazione di un accordo potrebbe liberare risk on, il mancato accordo non è detto che provochi necessariamente un sell off. I due leader potrebbero, infatti, avviare colloqui costruttivi e sospendere l'innalzamento delle tariffe. Lo scenario peggiore rimane quello di un nuovo brusco stop ai negoziati. Rimanendo in tema tariffe, l'Europa tiene l'attenzione rivolta ai dazi sul comparto auto che gli Usa potrebbero imporre già la prossima settimana.
Altro tema importante è il meeting OPEC che si terrà a Vienna giovedì. I dubbi sulla crescita globale e gli alti livelli produttivi hanno rispolverato i timori di un eccesso di offerta che hanno causato il violento calo dei prezzi. Il taglio della produzione appare ormai scontato e gli operatori si dividono sull'entità del taglio. Ci aspettiamo che limature fino a 800 mila barili non riescano ad arginare la discesa dei prezzi, mentre riduzioni più consistenti (superiori a 1,1 milioni di barili) potrebbero aprire a un rimbalzo delle quotazioni.
Da non sottovalutare saranno anche le indicazioni macro, che vedranno protagonisti i Non Farm Payrolls statunitensi di novembre. Ancora una volta, al di là dei numeri sui nuovi posti di lavoro, l'attenzione sarà rivolta alla crescita dei salari. Il forte calo del greggio, le minacce di Trump e i timori di rallentamento globale hanno aperto a un atteggiamento più cauto della Fed per il 2019. Proprio la Fed mercoledì pubblicherà il Beige Book dove farà il punto sull'economia a 2 settimane dalla riunione di politica monetaria.
In Europa, il focus sarà sui PMI di novembre, utili per capire quanto sia preoccupante il rallentamento del Vecchio continente. Questi dati, insieme a quelli sull'inflazione preliminare di novembre saranno discussi dalla Bce a metà dicembre.
In generale, il mese di novembre si conferma essere contrastato per le borse mondiali, dopo i cali violenti di ottobre. Il Dax ha chiuso il quarto mese di fila in rosso, evento questo che non accadeva dal 2008. E proprio come in quell'anno, il Dax ha chiuso nel 2018 solo 3 mesi in rialzo.
Lunedì 3 Dicembre
PMI manifatturiero novembre, Eurozona
Discorso di John Williams, Governatore Federal Reserve di San Francisco (votante)
PMI e ISM manifatturiero novembre, USA
Discorso di Lael Brainard, Consiglio direttivo Federal Reserve (votante)
Martedì 4 Dicembre
Riunione di politica monetaria della Reserve Bank of Australia (RBA), Australia
Prezzi alla produzione ottobre, Eurozona
Immatricolazioni auto novembre, USA
Mercoledì 5 Dicembre
PMI servizi novembre, Eurozona
Stime ADP novembre, USA
PMI e ISM servizi, novembre, USA
Riunione di politica monetaria della Bank of Canada (BoC), Canada
Discorso di Jerome Powell, presidente Federal Reserve (votante)
Scorte settimanali di petrolio, USA
La Fed pubblicherà il Beige Book, USA
***Wall Street sarà chiusa per onorare George H. W. Bush***
Giovedì 6 Dicembre
Bilancia commerciale ottobre, Australia
Ordini all’industria ottobre, Germania
Nuove richieste settimanali sussidi disoccupazione, USA
Bilancia commerciale ottobre, USA
Ordini all’industria ottobre, USA
Discorso di John Williams, Governatore Federal Reserve di San Francisco (votante) e Raphael Bostic, Governatore Federal Reserve di Atlanta (votante)
***Riunione OPEC, Vienna
Venerdì 7 Dicembre
Produzione industriale ottobre, Germania
Non Farm Payrolls novembre, USA
Fiducia consumatori Univ. del Michigan prel. dicembre, USA
Trivelle settimanali attive Baker Hughes, USA