Andamento EUR/USD in rialzo, gli stimoli monetari e fiscali USA ridanno fiducia agli investitori
La mossa di ieri della Fed, che ha garantito liquidità illimitata nel sistema, insieme alle buone notizie dall’Asia, spingono il dollaro al ribasso
Torna a salire il cambio euro-dollaro dopo la notizia, ieri, che la Banca centrale statunitense acquisterà una quantità potenzialmente illimitata di Treasuries.
I mercati azionari hanno aspettato prima di assorbire l’annuncio: ieri sera Wall Street ha chiuso comunque al ribasso, spinta dall’incertezza che, nonostante la più aggressiva delle misure presa finora dalla Fed, regna ancora attorno all’emergenza coronavirus.
In compenso, la mossa ha contribuito a restituire fiducia agli investitori. A scontare gli effetti prima di tutto è stato l’oro, che già ieri sera ha iniziato a tornare in area verde fino a sfondare, in tarda mattinata, la soglia dei 1.600 dollari l’oncia.
Secondo la Bank of America, le vendite degli ultimi due mesi ha rappresentato l’ondata più veloce della storia, che ha provocato crolli del 30% sui listini mondiali. Nessun asset, ad eccezione proprio del dollaro, è andato esente dalle vendite.
Come ha reagito il dollaro alla mossa della Fed e ai progetti allo studio del Congresso?
Dal punto di vista monetario, dunque, la decisione della Federal Reserve di aumentare la liquidità sul mercato “con qualunque misura disponibile” ha contribuito a dare nuovo slancio agli acquisti su Wall Street.
Nel frattempo, il Congresso sta ancora discutendo un pacchetto di stimoli fiscali per attutire l’impatto del coronavirus sull’economia Usa. Il programma, annunciato la settimana scorsa e in stallo al Senato a causa dell’opposizione democratica, prevedeva inizialmente lo stanziamento di 1.200 miliardi di dollari a favore di famiglia e imprese; lunedì era arrivato a 2 mila miliardi di dollari.
La mancata approvazione del piano ha spinto le Borse al ribasso lunedì, ma ora i mercati puntano gli occhi sui lavori al Senato proprio per studiare i prossimi passi dei legislatori statunitensi – soprattutto da quando il presidente Usa Donald Trump ha lasciato intendere che Democratici e Repubblicani sarebbero vicini a un accordo da 2.500 miliardi di dollari.
Quanto hanno inciso gli indici Pmi dell’Eurozona?
D’altra parte, segnali contrastanti arrivano dall’Europa, dove in mattinata sono stati pubblicati gli indici dei direttori agli acquisti stilati da Ihs Markit di Francia, Germania, Regno Unito e, soprattutto, Eurozona. I dati, fortemente negativi (soprattutto per quanto riguarda l’indicatore del settore terziario, il primo a risentire delle misure di lockdown implementate ormai in tutto il mondo), non hanno comunque impattato sui listini europei.
Nonostante il forte rallentamento dell’economia euroGBP/USDpea di marzo, dunque, il dollaro continua a perdere nei confronti dell’euro: una buona notizia per chi temeva effetti distorsivi sulle esportazioni a causa di un dollaro troppo forte.
Come sta andando ora il cambio EUR/USD
Al momento, il cambio EUR/USD viaggia a quota 1,0788. Ma non è l’unica coppia valutaria in rialzo: come contro l’euro, il biglietto verde ha perso valore anche nei confronti della sterlina, con il cambio GBP/USD che attualmente viaggia a 1,1716.
Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG Bank declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti.
Coronavirus e volatilità sui mercati
Fai trading con IG Bank su oltre 17.000 mercati.
- Spread ridotti: spread a partire da 1 punto sui principali indici e da 2,8 punti su US Crude
- Stop garantiti: impostali gratuitamente, pagherai una piccola commissione solo nel caso in cui vengano attivati
- Assistenza dedicata: avrai a disposizione un team di esperti pronto a supportarti
Dati di mercato
- Forex
- Azioni
- Indici
I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.