Apple, quotazioni in leggero ribasso ma il titolo si conferma tra i più forti sul Nasdaq
L’azienda di Cupertino si conferma la migliore nonostante lo scandalo Apple Card
Limiti di spesa diversi in base al genere: è il caso della settimana e vede coinvolta una carta sviluppata in casa Apple e utilizzabile tramite la Wallet App dell’iPhone, la cui componente creditizia viene invece gestita da Goldman Sachs.
Tuttavia, l’algoritmo che definisce il limite di spesa dei proprietari della carta sembrerebbe essere la causa di una discriminazione di genere: a parità di condizioni, per gli uomini risultano infatti limiti di spesa superiori anche di 20 volte rispetto a quelli delle donne.
Il Dipartimento dei Servizi Finanziari di New York è già al lavoro per indagare sui meccanismi implementati da Goldman Sachs per il funzionamento della carta. “Non sappiamo neanche quale sia il genere di chi compila i moduli per richiedere la Apple Card”, ha dichiarato Carey Halio, Ceo dell’istituto.
Come si presenta il titolo Apple?
La vicenda ha chiaramente avuto delle ricadute sulla quotazione del titolo Apple in Borsa, nonostante la parte più incriminata tra le due sia Goldman Sachs. In effetti anche il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, ha segnalato il problema di cui sopra, raccontando che la Apple Card di sua moglie aveva un limite di spesa ben al di sotto della propria.
Al momento, le azioni Apple quotano sul Nasdaq 262,04 dollari, in ribasso dello 0,17%. Il titolo si conferma comunque forte rispetto all’indice di riferimento, rappresentando un acquisto particolarmente sicuro per gli investitori. Rileva anche il fatto che, nelle ultime settimane, i listini statunitensi abbiano toccato massimi storici, effetto di cui hanno risentito anche i titoli che vi sono quotati. Qui una breve guida su come fare trading sulle azioni Apple.
Come è andata l’ultima trimestrale
D’altra parte, quest’anno Apple ha registrato da sola l’equivalente di oltre il triplo della crescita totale dell’interno indice S&P 500: il 65%, rispetto a poco più del 20% per il listino statunitense. L’azienda di Cupertino ha guadagnato intorno ai 407 miliardi nel 2019, quasi quanto l’intero valore di mercato di JPMorgan, la più grande banca statunitense.
Si tratta dunque della compagnia al momento a più alta capitalizzazione, ben oltre la concorrente Microsoft, che nel 2019 ha registrato una crescita del solo 44%. Tutto ciò nonostante l’ultima trimestrale abbia segnalato risultati relativamente poco brillanti: il margine di profitto infatti va diminuendo e si attendono con impazienza i dati sulle vendite dell’ultimo iPhone.
L’ultima trimestrale segna anche i dati di settembre (quando l’iPhone 11 è stato messo in vendita), ma a contare sarà soprattutto il trimestre in corso, il primo dell’anno finanziario 2019-20 - e, soprattutto, quello che includerà anche i ricavi delle vendite natalizie. Grande attesa infatti per l’ultimo venerdì di novembre, il Black Friday, quando i mega sconti (seguiti, il lunedì successivo, dal Cyber Monday) daranno il via alla stagione degli acquisti natalizi.
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