Azioni Diasorin in forte rialzo, bene anche Eni e Fca: la giornata sul Ftse Mib

Diasorin conclude i lavori per il test in grado di diagnosticare rapidamente il nuovo ceppo di coronavirus in due ore, che si aggiunge a quello in grado di identificare gli anticorpi presenti nella popolazione già infetta dal Covid-19: entro la fine del mese, dovrebbe arrivare l’ok ufficiale. Il titolo ha trainato al rialzo l’intero indice di Milano, insieme a Eni (che beneficia dell’accordo tra l’Opec e il resto dei produttori di petrolio mondiali, raggiunto al G20 di venerdì) e Fca, dove regna l’ottimismo per un prossima riapertura degli stabilimenti. Dopo un’apertura a +0,55% il Ftse Mib ha registrato una leggera contrazione ma, a metà sessione, viaggia ancora sopra lo zero, a 17.654,37 punti (+0,19%).

Come stanno andando le azioni Diasorin?

La notizia dei nuovi test già nelle ultime settimane avevano provocato un forte rialzo per il titolo dell’azienda farmaceutica su Piazza Affari.

Stamattina, dopo il lungo week end di Pasqua, il titolo ha aperto in rally dopo il completamento degli studi per il test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SARS-CoV-2. L’azienda si conferma all’avanguardia nella lotta al coronavirus: oltre alla ricerca degli anticorpi nelle persone che hanno contratto il virus (e a cui lo stesso non era stato precedentemente diagnosticato tramite tampone), il nuovo test permetterebbe anche di capire se e quali soggetti hanno sviluppato l’immunità al virus.

Diasorin continua dunque a viaggiare sui massimi storici (stamattina ha raggiunto quota 149,3 euro per azione). Il nuovo test sviluppato dall’azienda di Gustavo Denegri, secondo i calcoli di Mediobanca Securities, sarebbe in grado di generare ricavi tra i 50 e i 70 milioni di euro nel 2020.

Diasorin viaggia al momento in rialzo del 10,94%, a un prezzo di 148 euro per azione.

Quali altre azioni stanno trainando al rialzo il Ftse Mib?

I petroliferi: Eni e Saipem

Buone performance da parte delle aziende legate al comparto petrolifero, dopo la riunione dell’Opec+ di giovedì scorso e quella del G20 Energia, venerdì, all’indomani delle quali è stata decretata un taglio alla produzione di greggio pari a 9,7 milioni di barili al giorno fino a metà 2020 – da luglio in poi, la produzione tornerà gradualmente ad aumentare.

Sul Ftse Mib, Eni guadagna l’1,01%, Saipem lo 0,95%. Entrambe hanno aperto ai rispettivi massimi della sessione (rispettivamente, 9,58 euro e 2,50 euro per azione), salvo poi declinare lentamente durante il corso della mattinata.

Nonostante l’accordo sul taglio alla produzione del petrolio, infatti, i prezzi del greggio restano comunque ai minimi: il Wti quota a 22,09 dollari al barile, il Brent a 31,69 dollari al barile. A fronte del brusco calo della domanda degli ultimi mesi – e del sensibile aumento delle scorte mondiali, seguito all’iperproduzione di Arabia Saudita e Russia -, gli analisti stimano che i tagli decisi venerdì, pari al 23% della produzione globale, non saranno comunque sufficienti a far recuperare valore al barile.

Generali

Il gruppo assicurativo di Trieste guadagna il 2,29%, dopo l’annuncio della distribuzione del dividendo relativo all’esercizio 2019, che però avverrà in due tranche: la cedola, del valore totale di 0,96 euro per azione, sarà divisa in un primo pagamento a maggio di 0,5 euro, mentre il restante 0,46 euro verrà corrisposto entro la fine dell’anno.

Fiat-Chrysler Automobiles

Continua il trend rialzista anche Fca, dopo che nell’ultima seduta prima della pausa di Pasqua aveva messo a segno un rialzo di oltre il 5%. A infondere ottimismo sul titolo sono le notizie sul fronte della fusione con la francese Psa: già la settimana scorsa il presidente del gruppo italo-americano John Elkann aveva confermato il progetto, nonostante l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus. Secondo le ultime indiscrezioni, la fusione potrebbe addirittura aver accelerato il passo, mentre a coprire le difficoltà finanziare poste dallo stop forzato degli impianti potrebbe intervenire il dividendo che Fca dovrà corrispondere (al momento pari a 5,5 miliardi di euro).

A metà sessione, il titolo Fca quota a 7,66 euro per azione, in rialzo del 2,246%.

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