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Un prezzo di 19 sterline per azione, per una valorizzazione complessiva di 4,33 miliardi di sterline. Sono questi i numeri di Aston Martin, che attende ora il giorno della prima quotazione sulla borsa di Londra, fissato per lunedì 8 ottobre. La notizia, giunta nella mattinata di oggi dopo che il gruppo ha concluso il periodo di collocamento sui mercati internazionali, conferma un prezzo all’interno del range fissato tra 18,5 e 20,00 sterline.
La casa automobilistica di lusso compie dunque un passo decisivo della sua storia, dopo il primo ritorno all’utile realizzato lo scorso anno dal 2010 ed un passato turbolento che ha visto in sette occasioni il fallimento della società.
Tra gli azionisti di Aston Martin che cederanno una parte della loro partecipazione al capitale in sede di Ipo, i principali portano il nome di Investindustrial, fondo di Andrea Bonomi (37,5%), e di Tejara Capital , gruppo di investitori del Kuwait (56%). Il 5% in mano a Daimler resterà invece intoccato.
Secondo quanto previsto, Aston Martin dovrebbe fare il suo ingresso sul London Stock Exchange all’interno dell’indice FTSE 100, come prima società automobilistica nel benchmark britannico delle blue-chip, dopo Jaguar. La società venderà circa un quarto delle sue partecipazioni esistenti, senza raccogliere nuovi fondi.
A gestire l’ingresso in borsa della casa di macchine sportive saranno chiamate Deutsche Bank, Goldman Sachs e Jp Morgan in qualità di global coordinator. Lazard agirà invece come Advisor finanziario.