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Fusione Deutsche Bank - Commerzbank: la migliore soluzione possibile o l'unica plausibile?

Rialzi a Francoforte per le due big finanziarie tedesche, sui rinnovati annunci di un possibile merger. Banche (e governo) pronte al tutto per tutto per migliorare una situazione di crisi. Il rischio? L'eccesso di debito.

Fonte: Bloomberg
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Prove generali di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank che, esaurito il tempo massimo per dimostrare le proprie capacità di crescita come società indipendenti, e in assenza di un piano B, dovranno valutare concretamente l’opzione fusione. A spingere in tale direzione sono stati il ministro delle finanze, Olaf Scholz, e Joerg Kukies, ex banchiere di Goldman Sachs nonché suo vice, alla ricerca di segnali concreti circa la sostenibilità del business di DB.

Analisi del titolo Deutsche Bank

A Francoforte, Deutsche Bank si avvia a chiudere le contrattazioni di giornata in rialzo del 5%, recuperando quasi integralmente i ribassi che la scorsa settimana avevano portato il titolo da 8,2 euro per azione (sui massimi da inizio dicembre) a 7,6 euro. Il titolo capitalizza in tutto 16,73 miliardi di euro e presenta un utile per azione negativo (eps) pari a -29 centesimi. I risultati aggiornati all’ultimo trimestre saranno annunciati il prossimo 26 aprile.

Analisi del titolo Commerzbank

Rialzo ancor più consistente per Commerzbank, in crescita dei oltre sette punti e mezzo percentuali, al di sopra della soglia a 7 euro per azione. Ai valori correnti il titolo vale in borsa 8,92 miliardi di capitalizzazione, con un eps positivo di 0,69 euro. Il gruppo rilascerà i propri dati l’8 di maggio.

Lo scorso anno entrambi i gruppi hanno perso più della metà del loro valore di mercato.

Deutsche Bank-Commerzbank più vicine

Secondo quanto riportato da Bloomberg, le due banche starebbero intensificando il ritmo dei propri colloqui informali: sebbene ad oggi non esista un mandato formale di fusione tra i due più grossi istituti del credito tedeschi, l’amministratore delegato di Deutsche Bank, Christian Sewing, ha rilassato i toni circa la possibilità di raggiungere un accordo già quest'anno.

Già nell'estate 2016 le due società discussero di una possibile fusione sotto l'allora Ceo, John Cryan, quando i colloqui si conclusero in un nulla di fatto, impegnando le due aziende in un incisivo piano di ristrutturazioni.

Ministero delle finanze tedesco a favore del merger

Sewing, che ha in mano le redini di Deutsche Bank dallo scorso aprile, sta lottando per invertire la lunga storia di chiusure di bilancio negative, complicate dall’attuale fase di rallentamento economico, che sta ritardando il ritorno di tassi di interesse più alti. Da tempo, i ministero delle finanze tedesco spinge per una fusione Deutsche Bank - Commerzbank prima che la situazione peggiori. La preoccupazione è quella che possa venire a mancare il sostentamento (credito) alle piccole e medie imprese, spina dorsale dell'export locale.

A febbraio, Deutsche Bank ha confermato il proprio obiettivo di redditività 2019, ma ha anche chiarito che avrebbe dovuto implementare misure più severe se i mercati fossero peggiorati e se le entrate avessero continuato a calare. Gennaio è stato un mese terribile per l'attività commerciale, anche se febbraio ha visto migliorare le condizioni.

Taglio dei costi e riorganizzazione: rating DB a rischio

La riorganizzazione aziendale dei gruppi prevede, anzitutto un piano di tagli dei costi più rigidi per garantire che possa esser raggiunto l'obiettivo di redditività. Meno probabile è invece l’opzione di una fusione di Deutsche Bank con un'altra banca europea, per via dei tempi brevi. Ipotesi parlavano di possibili unioni con UBS Group AG, BNP Paribas SA e ING Groep.

Per Deutsche Bank, l'urgenza di affrontare l’attuale situazione è motivata non solo dagli elevati costi di finanziamento (che potrebbero essere attenuati dalla base di depositi al dettaglio di Commerzbank), ma anche dal rischio di una riduzione del rating creditizio. Dall’altro lato, Moody’s e Fitch hanno avvertito di tenere sotto stretto monitoraggio le voci di ricavi e redditività come fattori chiave per mantenere inalterato il rating. A rischio ci sarebbero due tacche di downgrade.

I numeri della fusione Deutsche Bank-Commerzbank

A livello di numeri, la fusione tra le due banche genererebbe un istituto da 35,3 miliardi di euro di ricavi (25,8 miliardi per Deutsche Bank e 8,9 miliardi per Commerzbank), costi complessivi in calo del 7% (a 26,52 miliardi di euro) ed un utile netto 2020 da 4,2 miliardi (3 miliardi, rispettivamente 1,73 e 1,27 al netto dei benefici da risparmi).

Dall’unione tra Deutsche Bank e Commerzbank ne trarrebbe beneficio anche il Cet1 ratio, che arriverebbe a toccare il 13,7% (13,6% di DB, 13,7% di Commerz). Elevata la voce dell’indebitamento complessivo (inclusivo delle emissioni obbligazionarie bancarie, nonché dell’attività di funding) che, post fusione, ammonterebbe a 1.846 miliardi di euro (1.315 miliardi di DB e 531,13 mld Commerz).

A livello di posti di lavoro, la fusione dei gruppi porterebbe da subito al licenziamento di circa 30 mila lavoratori di Commerzbank, all'interno di un progetto di taglio dei costi pari al 40%.

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