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Intesa Sanpaolo centra il bersaglio dei risultati trimestrali, confermando l'obiettivo di utile netto 2018 superiore ai 3,8 miliardi del 2017 ed una politica di dividendi per l'anno in corso con un payout ratio dell'85%.
Il titolo festeggia a Piazza Affari: dopo un avvio di giornata in sordina, la quotazione recupera terreno, toccando un rialzo superiore al 2%, oltre i 2 euro per azione.
Dopo la promozione da parte dell'European banking authority (Eba) lo scorso venerdì ed il taglio di rating da neutral a sell deciso da Goldman Sachs, perplessa sulle sorti macroeconomiche italiane, la prima banca nazionale ha chiuso il terzo periodo dell’anno con un utile netto da 833 milioni, inferiore ai 927 milioni del trimestre precedente, ma superiore alle attese che convergevano a 785 milioni.
Intesa conferma la solidità del gruppo: Cet1 al 13,7%
Intesa Sanpaolo ha confermato la propria stabilità mostrando un Common Tier Equity 1 (Cet1) ratio di solidità patrimoniale a regime pari al 13,7%.
Nei primi nove mesi dell’anno l'utile netto si è attestato a 3,012 miliardi; un dato che sale a 3,4 miliardi se si considera la plusvalenza netta attesa dalla partnership con Intrum Justitia, contabilizzata entro la fine del 2018.
Risultato negativo per le commissioni nette del terzo trimestre, scese a 1,924 miliardi (-3,4% sul trimestre precedente). Positiva invece la variazione degli interessi netti, a 1,844 miliardi (+0,3%).
Male i proventi operativi netti, giù del 7,3% a 4,269 miliardi. Su un periodo di nove mesi, tuttavia, il dato risulta essere positivo e in crescita, al 4,3% su base annua.
Da ultime, le rettifiche nette su crediti, ridimensionatesi da inizio anno del 18,5%. Il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti si porta ora al 9,2% lordo e al 4,5% netto.
Intesa SanPaolo: la reazione del titolo in borsa
"In borsa il titolo sta cercando il riscatto dopo il calo di ottobre (-20%), anche se graficamente sta facendo una certa fatica a superare la resistenza a 2,05 euro", commenta l'analista Vincenzo Longo, aggiungendo come le prospettive grafiche rimangono deprimenti al momento. "Il supporto strategico è confermato nell'area di 1,90-1,95 dove passa la trend line rialzista di lungo periodo e al di sotto della quale il titolo andrebbe a caccia dell'area di 1,50 euro. Nel breve, un superamento di 2,05 potrebbe alimentare rialzi fino a 2,12 euro, mentre la resistenza strategica interessante passa per 2,40 euro, dove andrebbe a chiudere il gap up lasciato aperto a fine settembre", conclude Longo.