Prezzo azioni Fca: tutto ciò che c'è da sapere sull'accordo con Tesla
Fca positiva a Piazza Affari dopo l'annuncio dell'accordo da centinaia di milioni con Tesla sulle emissioni di CO2. Sinergie tra i big del settore auto per conformarsi alle regole Ue dal 2020 (Fca a rischio multa da 2 miliardi).
Apertura positiva per il titolo Fiat Chrysler Automobiles (Fca), che avvia gli scambi a Piazza Affari in un clima di rinnovata fiducia. A fare ben sperare gli investitori l’annuncio relativo all’acquisto di “crediti green” dal colosso dell’auto elettrica, Tesla, col quale il Lingotto starebbe per sottoscrivere un accordo per compensare i propri livelli di emissioni di CO2 in linea con le regole europee.
Settore auto: i nuovi vincoli imposti dall’Unione
L’Unione europea ha fissato al 2020 l’entrata in vigore delle nuove direttive sulle emissioni di gas inquinanti. Per le auto di nuova produzione il limite massimo sarà posto a 95 grammi di CO2 per chilometro, in netto calo rispetto ai 130 grammi al km previsti nella revisione 2015. Nel 2018, Fca avrebbe toccato i 123 grammi al chilometro, mentre la media europea si sarebbe attestata, secondo gli analisti di Ubs, a 120,5 grammi.
Qualora un’azienda non fosse in grado entro il prossimo anno di rispettare i limiti imposti, Bruxelles permetterà alle singole realtà del settore di sfruttare meccanismi analoghi a quelli attualmente in vigore per le aziende produttrici di energia, acquistando crediti dalle realtà più green. Ciò facendo, saranno perseguiti due obiettivi: creare nuove sinergie interne al comparto auto e porre un tetto massimo alle emissioni del settore.
Fca-Tesla: un pool per uniformarsi ai livelli CO2
"Ci stiamo impegnando a ridurre le emissioni di tutti i nostri veicoli, ottimizzando le opzioni di conformità che i regolamenti ci offrono". Il piano di Fca è lineare e richiama quanto fatto a fine 2018 da altri due nomi celebri del settore: Toyota e Mazda.
L’azienda nelle mani di Mike Manley attingerà alla flotta di Elon Musk, patron di Tesla, per rientrare (in media) sotto i vincoli europei previsti per il prossimo anno. Il pool sarà composto da Fca Italy, Fca Usa, Alfa Romeo e Tesla ed eviterà alla prima di incorrere nel 2020 a pesanti sanzioni (si ipotizzano 2 miliardi di euro in potenziali multe).
Fca-Tesla: un accordo da “centinaia di milioni”
Secondo quando anticipato dal Financial Times nel week end, il deal tra i due colossi arriverà a toccare “centinaia di milioni”, versati da Fiat e monetizzati nelle casse di Tesla. Fca, a sua volta, vanterebbe un credito green in California.
“Il senso di un mercato del credito di CO2” hanno commentato i tecnici del gruppo italo-americano, è quello di gestire nel modo più conveniente “le emissioni complessive di gas serra sul mercato”. Ai diversi produttori sarà così data la flessibilità necessaria a “fornire prodotti che i nostri clienti sono disposti ad acquistare, gestendo la conformità con l'approccio a costi più bassi”.
Settore auto: case, brand e nuove partnership
Se si guarda al recente passato, accordi di tale genere avevano riguardato per lo più brand interni al medesimo gruppo: è il caso di BMW-Rolls Royce e dell'altro colosso tedesco, Volkswagen, più volte intervenuta per bilanciare i livelli di CO2 con le sue firme interne Audi, Bugatti, Seat e Skoda.
Azioni Fca: dai rumors di M&A all'accordo
Le azioni della casa italo-americana hanno beneficiato in mattinata dell’accordo annunciato con Tesla, che eviterebbe ad Fca il pagamento di eventuali multe sull’eccesso di emissioni di CO2 nel 2020 della portata stimata di 2 miliardi di euro.
Il titolo, che è tornato in mattinata ad avvicinarsi al test dei 14 euro per azione è passibile di nuovi ulteriori picchi di volatilità in scia agli sviluppi di una risoluzione delle tensioni commerciali americane, che hanno penalizzato i livelli di domanda, specie cinese.
Dietro alle quinte continua infine a girare l’ipotesi di un’importante operazione di M&A per l’anno in corso. Alcuni rumors hanno ipotizzato un interesse di Fca nel gruppo PSA di Peugeot, nonché l'eventualità di una fusione con la casa Nissan-Renault. Ad ora, nessuna conferma è giunta da parte di Mike Manley.
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