Prezzo azioni Pirelli: 5 cose da tenere a mente sul gruppo degli pneumatici
Trimestrale Pirelli oggi a mercati chiusi. Attesi ricavi stabili ed ebitda in crescita dell'8,4%. A rialzo l'indebitamento, stimato ad un +43%. Confermata la presenza del gruppo in Brasile: piano d'investimenti da 120 milioni.
Azioni Pirelli & C. in ripresa dopo il rosso di ieri e a poche della pubblicazione dei risultati trimestrali. A travolgere le quotazioni del gruppo di pneumatici sono stati i timori di un’escalation della guerra commerciale Stati Uniti-Cina, che dopo mesi di colloqui commerciali hanno ripreso a farsi battaglia a suon di dazi a rialzo, lasciando però ufficialmente aperte le porte ad un possibile accordo.
Pirelli conferma la presenza in Brasile
Dietro al rialzo odierno oltre il punto percentuale, la conferma della propria presenza strategica in Brasile attraverso un piano di riorganizzazione della struttura produttiva, che permetterà di migliorare la competitività dei siti produttivi nel Paese, inseriti in un difficile scenario congiunturale. Nel piano d’investimenti 2019-2021 da 120 milioni di euro rivelato oggi da Pirelli si prevede l’ammodernamento e la riconversione da standard ad high value degli impianti in loco, da aggiungere ai 320 milioni già impiegati nel periodo 2013-2018.
Pirelli, le stime di ricavo e utile
Secondo le stime di consensus, i ricavi del gruppo italo-cinese relative al trimestre 2019 conclusosi lo scorso 31 marzo dovrebbero mostrarsi stabili a 1,312 miliardi di euro, un Ebitda adjusted ante costi di start-up in crescita a dell’8,4% a 323 milioni ed un risultato netto da attività correnti pari a 98 milioni (sui precedenti 92 milioni).
Infine, gli investimenti dovrebbero raddoppiare a 100 milioni, in linea con le aspettative espresse da Mediobanca Securities, mentre l’indebitamento netto dovrebbe registrare un incremento del 43% rispetto alla fine del 2018, a 4,391 miliardi (3,905 escludendo gli impatti dell'applicazione dell'Ifrs, quantificabili in circa 500 milioni); di tale cifra, 759 milioni dovrebbero legarsi all’assorbimento di free cash flow legato all'attività operativa, che riflette a sua volta una stagionalità tipica di settore.
Pirelli e Cina: questione di business
Sempre secondo l’opinione di Mediobanca, i risultati di Pirelli non dovrebbero subire eccessive ripercussioni date dall’attuale contesto macro di mercato non semplice, complicato dal rallentamento della crescita economica e penalizzato dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, prime due maggiori economie al mondo. La quota di maggioranza di Pirelli è oggi in mano a ChemChina, mentre le quote di minoranza sono divise fra alcune società russe che fanno riferimento al gruppo petrolifero Rosneft e i soci italiani legati a Marco Tronchetti Provera.
Pirelli: previsioni sull'esercizio 2019
Prendendo in considerazione sia l'impatto del credito fiscale annunciato a marzo (pari a 107 milioni), sia l'adozione dell'Ifrs16, gli analisti di Mediobanca hanno confermato lo scorso 24 aprile un target price su Pirelli da 7 euro per azione (rispetto a valori correnti di mercato in area 6,44 euro, sopra dell’11,5% rispetto al prezzo odierno), con rating outperform. In tale sede, gli esperti di Pirelli avevano rilevato come un multiplo enterprise value/ebitda 2019 pari a 7,1 volte risultasse inferiore alle 8,7 volte di Nokian, ma superiore alle 5,9 volte di Michelin.
Rispetto alla guidance 2019 l'adozione del principio contabile Ifrs16 dovrebbe complessivamente avere impatto positivo sull'ebitda da 90 milioni di euro (+7%), senza influenzare l'ebit adjusted quest'anno è previsto a 1,03 miliardi. Grazie all'impatto del credito d'imposta (quantificabile in 55 milioni di euro per il solo mercato brasiliani), l’utile netto annuo di Pirelli dovrebbe salire del 19%, a 605 milioni di euro, oltre il consenso del 15% superiore a quella del consenso.
Azioni Pirelli: raccomandazioni e target price
Secondo gli analisti censiti dalla piattaforma Reuters, 7 operatori su 16 prediligono un posizionamento di tipo hold, mantenere, con 8 indicazioni di buy, 3 delle quali strong buy. Un solo giudizio si colloca invece sul fronte della vendita.
A giocare a favore del titolo Pirelli è inoltre la media delle indicazioni di prezzo, con un target price a 7 euro per azione, al pari del valore mediano ed in linea alla rilevazione delle scorso mese, nonostante una performance a 30 giorni del 12,8% che ha riportato il titolo in area 5,60-5,70 euro. Alphavalue ha aggiustato la scorsa settimana il proprio livello target, confermando una soglia di prezzo poco sotto i 7 euro per azione.
Tra gli appuntamenti in agenda, il prossimo 20 maggio Pirelli staccherà un dividendo annuale da 0,177 euro per azione, con pagamento a due giorni.
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