Primo stacco di dividendo in casa Fiat Chrysler: cedola ordinaria da 0,65 euro
Fca: primo dividendo del gruppo italo-americano. Approvazione in assemblea il 12/04. Otto anni fa l'ultima cedola Fiat dell'epoca Marchionne. In Europa, migliora il dato sulle immatricolazioni auto commerciali: +6,2% a gennaio.
Fiat Chrysler annuncia il suo primo dividendo dal momento della fusione tra le due realtà del gruppo italo-americano avvenuta nel 2014. A dare il via libera è stato ieri di Consiglio di amministrazione di Fca, che ha disposto uno stacco ordinario di 65 centesimi per azione, corrispondente ad una distribuzione complessiva pari a circa un miliardo di euro. A questo potrebbe inoltre aggiungersi la corresponsione di una cedola straordinaria dell’importo di 1,30 euro, derivante dall’incasso di oltre 6 miliardi dopo la cessione di Magneti Marelli alla nipponica Calsonic, controllato dal fondo KKR.
Dividendo Fca a 0,65 euro. Eventuale stacco straordinario da 1,30 euro
La distribuzione del dividendo 2019 a valere sull’utile 2018 agli azionisti di Fiat, che non percepivano stacchi da otto anni, sarà sottoposta all'approvazione della prossima assemblea dei soci, in calendario il 12 aprile. L’ultimo annuncio di cedola risale al Capital markets day, ove Sergio Marchionne fece una delle sue ultime apparizioni pubbliche.
Qualche notizia positiva arriva anche dal settore auto: in Europa, le immatricolazioni di veicoli commerciali a gennaio sono cresciute del +6,2% a 199.853 unità, raggiungendo la punta massima mia registrata prima nel mese di gennaio. La crescita, si legge nella nota rilasciata dall'associazione dei costruttori europei Acea, è stata sostenuta in tutti i mercati chiave dell'Unione, ad eccezione dell'Italia (-1,3%). L’aumento più marcato è stato quello registrato dalla Germania (+15.8%), seguito dal Regno Unito (+9.7%), dalla Francia (+8.4%) e dalla Spagna (+8.3%).
Settore auto commerciali: crescono le immatricolazioni a gennaio
A Milano, il titolo Fca ha chiuso ieri le contrattazioni a Piazza Affari in territorio negativo, a -1,15%, poco sopra i 13 euro per azione. Il gruppo automobilistico ha risentito pesantemente delle stime di bilancio 2019: il mercato non ha infatti dato importanza all’utile da 5 miliardi (+34% rispetto al 2017) ottenuto nel 2018, reagendo invece negativamente al calo delle aspettative per l’anno in corso dovuto alle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ad un rallentamento della crescita economica globale e della domanda.
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