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Snap vola a Wall Street: trimestrale oltre le attese. Nel 2019 nuove sfide per il social

Perdita per azione nel quarto trimestre a 4 centesimi, meglio delle attese. Ricavi social a $390 milioni, oltre le stime a $378 milioni. Cresce il numero di utenti giornalieri attivi, a 186 milioni di users. Azioni Snap a +25%.

Fonte: Bloomberg
US Dollar JPMorgan Chase UBS Facebook Rating Morgan Stanley

Snap sorprende Wall Street, mostrando dati trimestrali sopra le attese ieri, alla chiusura dei mercati. Immediata la reazione del titolo mercoledì in apertura, volato a ridosso dei 9 dollari per azione, con un rialzo poco inferiore al +25%, dopo il +21% registrato in after-hours.

Risultati trimestrali Snap: utenti in crescita

La società tech dei social media ha registrato un trimestre solido, che ha fatto leva su una base di utenti più stabile. In sintesi, nel quarto trimestre 2018 Snap ha riportato una perdita per azione pari a 4 centesimi per azione, contro attese di perdita a 7 centesimi. I ricavi del social si sono attestati a 390 milioni di dollari, migliori delle stime a $378 milioni. Il mercato, tuttavia, ha oltremodo apprezzato la rilevazione sul numero di utenti giornalieri attivi, passato a 186 milioni di users, contro un consensus a 184,3 milioni.

In una nota rivolta ai propri clienti, Bank of America ha utilizzato il titolo “Stabile non significa vittoria, ma è un importante passo avanti". La banca ha quindi aggiunto: “Dalle indagini che abbiamo condotto, Snap presenta ancora ancora alti livelli di turbolenza, e continuiamo a pensare che Instagram e Whataspp saranno difficili da spostare dal proprio podio sui mercati internazionali, anche nel caso di un miglioramento dell’app".

Negativo l’approccio degli esperti di Susquehanna, che hanno ribadito la propria “valutazione negativa”, nonostante l’intenzione di sfruttare i momentanei picchi azionari per trarne profitto. I fondamentali del gruppo “restano estremamente sfidanti e continuano a vedere una distorsione a ribasso delle stime future".

"In generale, i risultati presentati sono stati migliori delle attese, con utenti e traffico stabili” grazie anche al miglioramento “della disciplina dei costi": così ha scritto JP Morgan. Nonostante ciò, "crediamo che ci sia un migliore rapporto rischio/rendimento in altri nomi del comparto" hanno fatto sapere dalla banca, "tra cui Facebook e Twitter, due delle nostre prime scelte”.

I tecnici di RBC hanno effettuato un analogo confronto, domandandosi in chiave retorica: “E’ forse questa una Twitter d’inizio del 2017?". Per sovraperformare il mercato e distinguersi a livello settoriale, Snap dovrà tuttavia puntare sulla stabilizzazione degli utenti giornalieri attivi (Dau), approfittando della riprogettazione dei sistemi Android, che potrebbero guidare il miglioramento nel 2019.

Analisi delle azioni Snap viste dalle banche d'affari

Una panoramica delle analisi condotte da alcuni delle realtà finanziarie più influenti d’America può aiutare a comprendere la frammentarietà del quadro in cui si inserisce il titolo Snap, dopo un 2018 problematico per l’intero comparto della tecnologia.

JP Morgan ha confermato un posizionamento sottopesato sul social, portando però il proprio target price a rialzo da 6 a 7 dollari per azione.

Bank of America si è confermata neutrale nei confronti di Snap. L’istituto ha quindi rivisto il prezzo obiettivo in miglioramento da 7 a 8,40 dollari per azione

Neutralità anche per Citi, il cui prezzo obiettivo si è spostato da 7 a 9 dollari per azione.

Confidando nelle dinamiche di settore, più che nel singolo titolo, RBC ha portato il proprio livello target del social da 8 a 10 dollari per azione.

Morgan Stanley ha ribadito il proprio sottopeso sul titolo Snap, elevando marginalmente il proprio target price da 5 a 5,50 dollari per azione.

Meno positivo in un’ottica di più ampio spettro il posizionamento di UBS, che per Snap ha scelto un rating “sell”, nonostante un prezzo obiettivo passato da 5 a 6 dollari per azione.

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