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Giornata di ribassi per il titolo Tod’s, che si lascia indietro a Piazza Affari oltre il 4% della propria capitalizzazione. A pesare sulle azioni della casa modaiola è stata la revisione sul merito societario resa nota in mattinata da Berenberg, che nel proprio report sul settore lusso ha tagliato il rating da mantenere a vendere. A ribasso anche il prezzo obiettivo del gruppo, passato da 51 a 36 euro per azione.
Il peggioramento delle prospettive future per l’azienda e per il comparto in generale si lega anzitutto a rischi più elevati che la crescita organizza del settore registri una battura d’arresto, con un rallentamento da ascriversi anzitutto al calo della domanda cinese. La situazione, si apprende tuttavia dal report, resta però strutturalmente migliore rispetto al 2012, quando la campagna anticorruzione portata avanti da Pechino che portò a una frenata degli acquisti da parte della Cina.
Secondo le attese deli analisti, nel quarto trimestre Tod's dovrebbe registrare il proprio 22esimo trimestre consecutivo di vendite omogenee. A pesare positivamente sul business societario le diverse iniziative volte ad avvicinare e fidelizzare la clientela retail che tuttavia, sul breve termine, difficilmente avranno impatto significativo sui ricavi. SI teme invece il peso degli investimenti sulla redditività.
La scure del downgrade non si è abbattuta sulla sola Tod’s: a risentire di un taglio delle previsioni future sono state anche Burberry e Prada, rispettivamente passate da un’indicazione di acquisto ad una di mantenimento.
Confermato invece il giudizio hold su Ferragamo, con target price a 18 euro per azione; il titolo perde nel pomeriggio lo 0,75%, a 17,85 euro per azione. Bene Hugo Boss, Brunello Cucinelli e Moncler, che hanno beneficiato di una conferma di operatività in acquisto. Su Moncler è stato tuttavia limato il prezzo obiettivo, passato da 37 a 36 euro: il titolo perde oggi poco meno di due punti percentuali, a 30,75 euro per azione.
Secondo Berenberg, l’attività di M&A nel 2019 si colorerà di nuove operazioni: Kering e Lvmh, naturali predatori delle migliori occasioni di mercato, sono tra gli osservati speciali. Ambedue i titoli quotano oggi in territorio negativo (rispettivamente a -3% e -1,3% circa), in scia ad un dato sui prezzi al consumo cinesi nuovamente in fase di rallentamento (seppur crescenti) e ad un allentamento delle tensioni commerciali, che tuttavia ancora non si è ancora tradotto in un accordo effettivo.
Situazione inversa per Tod’s, rinfrancata dalla recente dichiarazione del suo fondatore, Diego Della Valle, di comprare il 5% del capitale societario, ma che non esclude la possibilità di una cessione di alcune firme (tra cui Hogan) per sostenere gli investimenti per il rilancio del gruppo.