Trimestrali tech Usa, Amazon: nuovo record, utile sopra $3 miliardi. Scatta l'allarme rallentamento 2019
Terza trimestrale record per il colosso e-commerce. Ricavi a 72,3 miliardi di dollari nel periodo di Natale. Bene le divisioni cloud e pubblicità. Da Jeff Bezos arriva il warning 2019: stime fatturato riviste in calo.
Sul mercato a stelle e strisce, Amazon si conferma tra le migliori anche a livello di numeri dell’ultimo trimestre 2018, presentando conti che, per il terzo periodo consecutivo, battono le attese di mercato. Con un però: il warning sui ricavi stimati per l’anno 2019, inferiori alle iniziali attese.
Trimestrale Amazon da record: un Natale senza precedenti
Non si placa il successo del colosso e-commerce, che nel periodo ottobre-dicembre ha registrato entrate pari a 72,3 miliardi di dollari, superiori ai 60,5 miliardi dello scorso anno. Positiva anche la variazione dell’utile netto, portatosi a 3,03 miliardi di dollari, contro una precedente rilevazione a 1,86 miliardi, analogamente a quella dell’utile per azione (eps), a 6,04 dollari per azione, in salita dal precedente $3,75.
Risultati, quelli illustrati, ancor più buoni se contestualizzati in termini di performance annua Nel 2018, Amazon ha fatturato complessivamente 232,9 miliardi di dollari, superando di quasi il 27% il dato dello scorso esercizio. Meglio è andata ai guadagni, con un utile netto totale da 10 miliardi di dollari; nel 2017 erano 3 i miliardi.
A ben guardare, tuttavia, qualcosa è andato storto: con riferimento al business internazionale del gruppo, il bilancio sia del trimestre in analisi, sia dell’anno appena conclusosi, ha registrato una doppia perdita, rispettivamente pari a 642 milioni di dollari (nel 2017 le perdite toccarono quasi i 920 milioni) e a 2,1 miliardi di dollari (l’anno precedente raggiunsero i 3 miliardi).
Amazon: trionfano i settori Cloud ed Advertising
Positiva invece la performance della divisione servizi cloud (AWS), in guadagno di 2,2 miliardi nel terzo trimestri per complessivi 7,3 miliardi nel 2018.
I ricavi da advertising sono quindi migliorati del 95%, a 3,39 miliardi di dollari.
Le parole di Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, si sono però concentrate su Alexa, ecosistema di dispositivi del colosso tech: nel periodo delle vacanze natalizie (nonché, nel giorno del Black Friday), Echo Dot è stato il prodotto più venduto al mondo; gli acquisti Echo hanno registrato una crescita anno su anno di milioni di unità; i ricercatori che lavorano allo sviluppo di Alexa sono più che raddoppiati; le cosiddette “skill” prodotte da sviluppatori terzi, hanno ormai superato quota 80 mila; infine, nel 2018, rispetto allo scorso anno, gli utenti hanno parlato di Alexa oltre 10 miliardi di volte in più.
Warning Amazon: ricavi 2019 sotto le attese
Secondo quanto comunicato da Amazon, a fronte delle diverse sfide di mercato e al rallentamento della crescita e della domanda mondiale, le stime di fatturato atteso per ‘anno 2019 si attestano ora tra i 56 e i 60 miliardi di dollari, in calo rispetto alle iniziali previsioni di $60,77 miliardi. Per il periodo, il margine operativo dovrebbe invece attestarsi tra 2,3 miliardi e 3,3 miliardi di dollari.
Conti Amazon: confronto tra competitors
Al termine di una settimana caratterizzata, tra gli altri, dai risultati delle più grandi big del settore tecnologico americano, è interessante analizzare quali dinamiche parallele ed opposte abbiano determinato performance più o meno positive.
Trimestrali Facebook
Facebook ha batturo le attese di mercato, superando lo scandalo Cambridge Analytica, le accuse di violazione della privacy, l'accusa di disinformazione, nonché la sfiducia degli azionisti nei confronti dell’Amministratore delegato, Mark Zuckerberg. Gli utili trimestrali del social network sono cresciuti del +61%, a 6,88 miliardi di dollari; i ricavi, del +30%, a 16,91 miliardi, di cui il 93% imputabile alla divisioe pubblicità. A dicembre, Facebook ha registrato un picco di utenti mensili da 2,32 miliardi.
Trimestrali Microsoft
Trimestrali Microsoft positive, ma i ricavi mancano le attese. Il fatturato del gruppo di Bill Gates è cresciuto del 12% a 32,47 miliardi di dollari, appena sotto il consensus a $32,54 miliardi. Bene gli utili di periodo, a 8,42 miliardi. Tra le voci che più hanno contribuito alla crescita compaiono quelle del cloud computing, del gaming e del search advertising. In calo, invece, le vendite di pc.
Trimestrali Apple
Meno iPhone e più servizi: questo il refrain di Apple che, nonostante il warning sui ricavi lanciato ad inizio gennaio (dovuto al calo delle vendite di smartphone in Cina), ha convinto di nuovo il mercato. Rispetto alle stime riviste, Apple ha concluso il proprio primo trimestre fiscale 2019 a dicembre con un fatturato a $84,3 miliardi. Cresce anche l'utile per azione, a $4,18. L’Ad del gruppo, Tim Cook, si è detto positivo circa la distensione delle tensioni commerciali sino-americane, che ha profondamente colpito il colosso di Cupertino che produce e vende gran parte dei propri principali modelli ad Oriente.
Trimestrali Alibaba
Tra le trimestrali tecnologiche, anche il colosso dell’e-commerce cinese, Alibaba, ha battuto le attese di mercato, grazie anche alla crescita della divisione cloud (AliCloud). I ricavi del gruppo, 117,3 miliardi di yuan, sono saliti del 41%, ma ai più bassi livelli dagli ultimi due anni. Il fondatore di Alibaba, Jack Ma, ha annunciato nuovi investimenti per supportare l’economia cinese, esprimendosi circa la guerra commerciale Usa-Cina come “la cosa più stupida del mondo”.
Trimestrali Netflix
Infine, Netflix: più 9 milioni di abbonati ed una copertura pari al 10% del totale dello share negli Stati Uniti. La paura del gruppo? Non Amazon Video, non Disney Plus (ove convergerà il grosso delle serie Marvel), ma YouTube e Fortnite, colossi dell’entertainment. Nel quarto trimestre la società ha assistito ad un incremento dei profitti del +27,4%, mancando però le attese.
Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG Bank declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti.
Dati di mercato
- Forex
- Azioni
- Indici
I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.