Azioni Pirelli: socio cinese valuta cessione quota. Titolo sale su possibile takeover

Il caso

Sinochem, conglomerato cinese attivo nel settore della chimica, sarebbe alle prime fasi di una valutazione di cessione dell’intera quota azionaria detenuta in Pirelli. Dal 2015, la società detiene una partecipazione del 37% nel produttore di pneumatici di alta gamma e rimane il più grande azionista davanti alla partecipazione del 14,1% detenuta da Marco Tronchetti Provera e al 9% del Silk Road Fund.

Le indiscrezioni, segnalate ieri da Bloomberg, hanno dapprima indotto un calo del titolo Pirelli nell’ordine del -4% anche se oggi le azioni aprono in rialzo del +5%. Pirelli pubblicherà i suoi risultati finanziari il prossimo 22 febbraio.

Non sono ancora chiare le modalità con cui il conglomerato cinese ha intenzione di abbandonare Pirelli ma sono subito iniziate le speculazioni su possibili candidati pronti ad un coinvolgimento nella società italiana. I fondi di private equity - che investono principalmente in società non quotate ma possono anche compiere operazioni sui mercati regolamentati definite PIPE (Private Investments in Public Equity) - sono i principali candidati.

Tuttavia, non sono da escludere partecipazioni incrociate da parte di altri concorrenti del settore che intendono perseguire una strategia di consolidamento orizzontale. Il produttore tedesco Continental e quello francese Michelin potrebbero essere interessati ad una quota in un mercato come quello degli pneumatici di alta gamma che è in costante ricerca di un ulteriore consolidamento. Infatti, i margini diventano sempre più esigui e le economie di scala interne restano l’unica soluzione per costruire utili sinergie e ridurre i costi.

Pirelli rimane una delle società pioniere nello sviluppo degli pneumatici e dell’industria della gomma in Italia con un’attività che continua ininterrotta dal 1872. La società è riuscita anche a costruirsi una certa nomea essendo diventato fornitore unico degli pneumatici di Formula 1 almeno fino al 2024.

Nonostante ciò, un’operazione di finanza straordinaria potrebbe trovare una difficile attuazione a causa dei maggiori costi di finanziamento da parte degli operatori e del debito della stessa società target che rimane elevato e con una posizione finanziaria netta (la differenza tra liquidità e debito) che al 30 settembre era negativa per €3,4 miliardi.

Le previsioni

Le speculazioni su un possibile cambio di controllo della società stanno rinvigorendo le quotazioni che oggi sono in rialzo del +4,82% anche se negli ultimi 12 mesi sono in calo di oltre il 16%. A partire dall’inizio del 2023, invece, il titolo ha mostrato un forte momentum rialzista con un trend in questa direzione che ha archiviato una performance positiva del +23,5%.

Nonostante ciò, il rialzo è rallentato a partire dal 18 gennaio con un movimento in questa direzione che si è appiattito molto rispetto a prima pur rimanendo inclinato positivamente. Questa mattina le azioni hanno aperto con un gap-up a €4,93 (chiusura di ieri a €4,79) con il trend rialzista che sarà accelerato dal superamento di €5,24, minimo del 29 ottobre 2021, trigger che potrebbe impostare un’ulteriore risalita fino a €5,42, livello del 22 febbraio 2022, mentre obiettivi di medio termine potrebbero attestarsi in area €5,66.

Nel caso di forti vendite, un ribasso sarà delineato dalla rottura del minimo di oggi a €4,93 preludio ad una copertura del gap-up odierno a €4,79 e al supporto di €4,63, bottom del 13 febbraio.

Vuoi fare trading su Pirelli?

Con i CFD puoi fare trading su Pirelli tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i CFD.