Biden, via alla transizione: Wall Street positiva

Via libera per Joe Biden alla Casa Bianca? Non ancora: l’attuale inquilino, il repubblicano Donald Trump, avrà anche ceduto al processo di transizione, ma non abbandona la sua battaglia legale: “Ricordate, il Gsa (General Service Administration) ha fatto un lavoro straordinario ed Emily Murphy ha fatto un grande lavoro, ma non è il Gsa a decidere chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti”, ha twittato il Tycoon.

Cosa cambia ora per Biden?

L’avvio del processo di transizione non è solo una conquista morale. La lettera con cui Emily Murphy, amministratrice del GSA, ha dato il via alle operazioni libera anche sette milioni di dollari in aiuti federali – che si aggiungono alla raccolta fondi istituita dal team di Biden nel momento in cui, dopo le elezioni, è diventato abbastanza chiaro che vi sarebbero stati attriti.

Nel frattempo, il presidente eletto ha comunque annunciato le prime nomine governative della futura amministrazione democratica Biden. Tra i nomi illustri: John Kerry inviato speciale per il clima (lo stesso, già Segretario di stato sotto la presidenza Obama, che nel 2015 firmò la convenzione sul clima di Parigi), ma soprattutto Janet Yellen, ex numero uno della Federal Reserve, al Tesoro, prima donna a ricoprire la carica.

Wall Street fiduciosa

Eppure Trump continua a non voler mollare la presa. Il magnate non ha ancora concesso la vittoria elettorale allo sfidante dem dello scorso 3 novembre, nonostante Biden sia proiettato in vantaggio in 306 collegi elettorali contro i 232 di Trump.

Trump mette in discussione i numeri stessi delle elezioni, adducendo il risultato di Biden a una serie di frodi e truffe – e la macchina legale è già partita, con alla guida l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani.

Gli azionari Usa guardano però al bicchiere mezzo pieno. A un’ora dall’apertura il Dow Jones avanza dell’1,27%, l’S&P 500 dello 0,95% e il Nasdaq dello 0,20% - forte del balzo in avanti delle azioni Tesla che al momento guadagnano oltre il 4%, dopo la notizia del raggiungimento dei 500 miliardi di capitalizzazione (+540% dall’inizio dell’anno).

Ai mercati piacciono le notizie sui promettenti vaccini sviluppati nei giorni scorsi da Pfizer/Biontech, Moderna e AstraZeneca, con un’efficacia che va dal 70% di quello AstraZeneca (che però diventa di oltre il 90% a una seconda inoculazione) al 90%-95% dei vaccini Pfizer e Moderna.

Non solo: gioca in favore dei rialzi anche l’avvio del passaggio di consegne e la liberazione dei fondi federali, che Biden ha già annunciato voler investire nella lotta contro il covid-19.

Più di tutto però oggi i mercati apprezzano il nome di Yellen. Ex presidente della Federal Reserve, cui lo stesso Trump fece in modo di non confermare un secondo mandato alla banca centrale Usa, fa pensare a un nuovo corso nei rapporti tra Casa Bianca e banca centrale Usa, meno ostile.

Wall Street scommette dunque in un rinnovato impegno nell’erogazione di sostegni economici alle famiglie colpite dalla crisi scatenata dal coronavirus. Per quanto la battaglia sugli stimoli fiscali sarà ancora lunga – l’amministrazione Biden dovrà comunque vedersela con un Congresso diviso tra democratici alla Camera e repubblicani al Senato, il nome di Yellen fa ben sperare.

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