Borse europee: apertura in calo su timori covid-19 e impeachment
Avvio di settimana in frenata per gli indici di Borsa europei, Ftse Mib -0,56%. Caos a Capitol Hill, i dem preparano impeachment per Trump
In una giornata povera di dati macro, le Borse europee guardano con apprensione alle notizie in arrivo da Cina e Usa: da una parte il timore di un nuovo focolaio di covid-19 a Hebei, nei presso di Pechino, con 103 nuovi contagi registrati nelle ultime ore (l’aumento più rapido da cinque mesi), dall’altra l’accusa di impeachment nei confronti del presidente Usa Donald Trump che i democratici stanno preparando a seguito dell’assalto di Capitol Hill, lo scorso sei gennaio.
Borse europee: quali sono i market mover di oggi?
In apertura l'indice di borsa europeo Stoxx 600 apre in ribasso dello 0,3%, seguendo un trend comune alla maggior parte delle Borse europee: l 'indice britannico Ftse cede lo 0,2%, il tedesco Dax scivola dello 0,5%, il francese Cac 40 è in ribasso dello 0,4% e lo spagnolo Ibex perde lo 0,5%.
Alle 10:28 il Dax tedesco perde lo 0,64%, il Cac40 francese lo 0,61%, a Londra il Ftse 100 scivola dello 0,54%.
Sempre sotto la parità, ma relativamente meglio rispetto agli omologhi europei, a Piazza Affari l’indice Mib perde lo 0,22% e viaggia sui 22.743 punti, lasciandosi indietro i record della settimana scorsa (quando aveva raggiunto massimi che non si vedevano dallo scorso febbraio, prima della pandemia di covid-19).
Oltre al discorso della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, la giornata di oggi si prospetta poco mossa. In Italia occhi su Monte dei Paschi: oggi è prevista la riunione preliminare del Cda, in attesa di quella del 19 gennaio sulle misure di rafforzamento del capitale da sottoporre alla Bce. Quanto al dossier Mps-Unicredit, venerdì in commissione Finanze il Movimento 5 stelle ha ribadito la propria opposizione alla possibile vendita della banca a Unicredit e segnalato il potenziale conflitto di interessi nell'operazione legato alla designazione dell'ex ministro Pier Carlo Padoan alla presidenza di Unicredit.
Giù il titolo FCA, che pere l’1,57% in seguito all’annuncio, venerdì, di un taglio della produzione di gennaio a causa della carenza di semiconduttori. Nel frattempo S&P ha alzato il rating a BBB-, con outlook stabile, dopo l'approvazione da parte degli azionisti della società e di quelli di Peugeot della fusione tra i due gruppi.
Modifiche a rating e target price anche per Enel (JP Morgan ha alzato il target price da 8 euro e 9,4 euro), Snam (sempre JP Morgan, che però taglia il giudizio da overweight a neutral e target price da 4,90 a 4,65 euro) e Nexi (Barclays alza il target price da 17 a 17,7 euro).
Decisa inversione di marcia per i Bitcoin, che in poche ore durante il fine settimana perdono oltre il 13% - anche la criptovaluta per eccellenza risente dei timori per l’aumento dei contagi di covid-19 in Cina e per le tensioni all’interno della Casa Bianca, a Washington.
Il Bitcoin crolla dunque dagli oltre 41 mila dollari di venerdì sera a 35.289 dollari, perdendo al momento in cui si scrive circa il 7,52%.
Cosa sta succedendo negli Usa?
Dopo i fatti di Capitol Hill e la controversa gestione dell’assalto da parte dell’attuale presidente Usa Donald Trump, il futuro del Tycoon al momento è nelle mani del suo vice, Mike Pence – l’unico, insieme al governo, in grado di invocare il 25mo emendamento e rimuovere il presidente Usa, accusato di aver sobillato la folla.
La speaker democratica Nancy Pelosi ha annunciato di voler presentare, forse già oggi, una risoluzione per chiedere a Pence di procedere proprio in questo modo – altrimenti sarà impeachment, che impedirà a Trump una serie di azioni politiche tra cui anche di ripresentarsi alle elezioni del 2024.
Nel frattempo, Trump ha annunciato che non parteciperà alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca del suo sfidante alle elezioni di novembre, il democratico Joe Biden, il prossimo 20 gennaio. “La Camera potrebbe votare l'impeachment già martedì o mercoledì. Poi ancora non è chiaro quello che succederà successivamente. Una delle ipotesi è l'invio al Senato del procedimento dopo i primi 100 giorni della presidenza Joe Biden, in modo di consentire al presidente eletto di incassare il via libera alle sue nomine di governo e affrontare le priorità della sua agenda, ovvero il Covid e l'economia”, dichiara Pelosi in un’intervista.
Quali notizie dal resto dei mercati finanziari?
Nel frattempo, proprio le priorità del governo Biden ridanno ossigeno al dollaro, che rimbalza dai recenti minimi, sostenuto dall'incremento dei rendimenti Usa tra le speranze di un nuovo piano di stimolo anti-Covid promesso da Biden per migliaia di miliardi di dollari. Il biglietto verde tocca il massimo da un mese contro yen a quota 104,20, mentre il Dollar index sale a 90,33, il massimo da quasi tre settimane.
Il cambio EUR/USD scende a quota 1,21: pur non abbandonando i massimi dal 2018 il dollaro torna dunque a guadagnare terreno, mentre le divise del Vecchio Continente si mostrano deboli. Oltre all’euro perde infatti terreno anche la sterlina, con il cambio GBP/USD che scende a 1,350.
Sulla parità invece il cross EUR/GBP, a 0,9020.
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