Borse mondiali in forte rialzo al rallentare della curva dei contagi di coronavirus
Resta ancora alta la tensione sul fronte Covid-19, ma gli indici azionari sono positivi e guardano all’Eurogruppo di domani. Intanto, torna a cedere il prezzo del petrolio
Le buone notizie sul fronte coronavirus hanno provocato un’accelerazione sulle Borse europee e, in generale, su quelle mondiali. Soprattutto in Europa scende infatti la percentuale dei nuovi contagiati: con 525 casi in una sola giornata, ieri l’Italia ha osservato il numero più basso delle ultime due settimane di nuovi contagi (dall’inizio dell’emergenza le vittime ammontano a 15.887, su circa 129 mila contagi), mentre la Francia ha riportato il numero di vittime più basso dell’ultima settimana e anche dalla Spagna arrivano notizie relativamente positive (ieri il numero totale delle vittime è stato di 674, il più basso da tre giorni).
Cosa è successo sulle Borse asiatiche?
Il Covid-19 non sembra dare segno di una rapida ritirata in Asia, dove si è sviluppato il focolaio, a fine 2019. Mentre la Cina annuncia 78 nuovi casi di ritorno, asintomatici, tra oggi e domani in Giappone il premier Shinzo Abe dovrebbe convocare lo stato di emergenza nel tentativo di fermare i nuovi casi in tutto il paese – nella sola capitale Tokyo si contano oltre mille casi, mentre in tutto il paese se ne contano oltre 3.500 e circa 80 vittime. Nel frattempo, Singapore ha annunciato nuovi stimoli fiscali da 5,1 miliardi di dollari di Singapore (circa 3,6 miliardi di dollari statunitensi) a supporto dell’economia per fronteggiare le ricadute del virus su imprese e famiglie.
Eppure gli indici di Borsa in chiusura hanno segnato risultati particolarmente positivi: proprio in Giappone il Nikkei ha guadagnato il 4,24%, mentre il più ampio indice Topix ha chiuso in rialzo del 3,86%.
In Corea del Nord il Kospi ha chiuso a +3,85%, mentre Hong Kong ha segnato un rialzo del 2,05% sull’Hang Seng. Le Borse cinesi sono chiuse oggi per festività.
Cosa è successo negli Usa nelle ultime ore?
Largamente postivi anche i futures statunitensi, che trainano al rialzo il resto degli indici globali. Permangono le preoccupazioni per l’espandersi del coronavirus: negli Stati Uniti il totale dei contagiati è salito a 336,.851, mentre le vittime del virus sono 9.620. Rispetto all’Europa, il virus sta esplodendo ora negli Usa, che stanno fronteggiando in questi giorni la fase più critica della pandemia. Eppure, i buoni dati in arrivo dal Vecchio Continente hanno infuso un cauto ottimismo anche su Wall Street, provocando un rialzo dei futures.
A far da padrone nelle ultime ore, d’altra parte, è anche e soprattutto il prezzo del petrolio. Il vertice tra Russia e Arabia Saudita, previsto per oggi, in cui i due paesi produttori di petrolio (rispettivamente, il terzo e il secondo) avrebbero dovuto cercare un accordo sul regolamento della produzione di greggio, è slittato a giovedì, provocando una contrazione del prezzo del petrolio nella notte.
Durante l’incontro, su cui già gravita una certa dose di ottimismo, Mosca e Riad dovrebbero riuscire ad accordarsi per ridurre la produzione di greggio. Dopo il fallimento dell’ultima riunione dell’Opec+, a inizio marzo, le due potenze hanno infatti iniziato una guerra dei prezzi al ribasso, aumentato a dismisura la produzione e provocando il crollo del prezzo del greggio fino a due terzi del suo valore.
La settimana scorsa, dopo l’entrata in scena del presidente Usa Donald Trump (che ha auspicato la riduzione fino a 15 milioni di barili al giorno), il barile è schizzato di oltre il 25%, tornando intorno a quota 30 dollari/b. Dopo la contrazione delle ultime ore, in cui il petrolio ha perso circa l’1%, attualmente viaggia a 29,55 dollari/b (il Wti) e 33,94 dollari/B (il Brent).
Quali sono stati i risvolti sugli indici di Borsa europei?
A trainare al rialzo gli indici europei sono stati per lo più i numeri, relativamente positivi, sull’andamento della pandemia di COvid-19. L’allentamento delle misure è ancora lontano, ma intanto si lavora per salvare l’economia dal collasso: domani è previsto l’incontro dell’Eurogruppo, all’interno del quale Francia e Italia torneranno a premere per la creazione di Eurobond.
In apertura, i principali indici europei presentano tutti valori sopra la parità: Parigi segna un rialzo del 3,12%, Francoforte +3,78%, Londra +1,92%, Madrid +2,40% e, infine, Milano viaggia a +2,96%.
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