Crisi Juventus e Ferrari: a Torino il CDA si dimette mentre Maranello perde il Team Principal
Ieri sera l’intero Consiglio di Amministrazione della società calcistica si è dimesso mentre oggi Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari, ha lasciato il suo incarico.
Il caso Juventus
Nella serata di lunedì, dopo una lunga riunione straordinaria, l’intero Consiglio di Amministrazione della Juventus, compreso il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, si è dimesso sulla scia delle pressioni che spingono sulla società da parte della Procura di Torino e della Consob.
La cassaforte della famiglia Agnelli, Exor, ha quindi deciso di nominare Gianluca Ferrero, commercialista e revisore, come presidente della società mentre Maurizio Scanavino, già AD del gruppo GEDI, assumerà il ruolo di Direttore Generale.
I dettagli sugli altri componenti del Consiglio di Amministrazione saranno comunicati entro i termini di legge e cioè entro 25 giorni prima dell’assemblea generale programmata per il 18 gennaio.
All’apertura della seduta di Borsa, il titolo quotato a Piazza Affari scende del -9,4% a €0,2511 per poi recuperare parzialmente segnando un -2,80% a €0,2730.
La decisione della dirigenza è arrivata dopo un periodo di forti critiche al club bianconero dovute non solo alle performance calcistiche deludenti ma anche agli scandali legati al caso “manovra stipendi” (gli accordi raggiunti con i calciatori durante la pandemia) che hanno avuto effetti sui bilanci (contestati dalla Consob).
La società ha quindi annunciato un approccio più prudenziale nella contabilizzazione delle operazioni che comprendevano la rinuncia degli atleti di parte degli stipendi nella stagione 2019-2020 e 2020-2021 e che erano stati sostituiti con accordi informali di integrazioni salariali e “loyalty bonus”.
Gli effetti di questo genereranno delle rettifiche di bilancio che predisporranno una modifica del bilancio d’esercizio e di quello consolidato relativo al 2021-2022.
Nonostante i nove scudetti consecutivi, la presidenza Agnelli non è mai riuscita a raggiungere la vittoria in Champions League mentre l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, ad una cifra enorme ma non del tutto chiara, ha affossato il bilancio della società anche se per l’operazione era stata effettuata l’emissione di obbligazioni ad-hoc (Ronaldo Bond).
Nell’esercizio 2020-2021 il club ha registrato una perdita di 209 milioni mentre quest’anno il rosso ha toccato i 253 milioni.
L’outlook futuro per il club rimane molto incerto e dipenderà in gran parte dall’evolversi delle indagini da parte della Procura di Torino e della Consob. Tuttavia, l’atmosfera di tensione all’interno della società potrebbe riflettersi nelle quotazioni in Borsa (-24% da gennaio) e nella performance sportiva della squadra.
Binotto lascia la Ferrari
Problemi anche per la Rossa di Maranello che oggi ha ufficializzato le dimissioni del Team Principal della Scuderia Ferrari che compete nel Campionato Mondiale di Formula 1. Mattia Binotto, nominato nel 2019 al posto di Maurizio Arrivabene e in Ferrari da 28 anni, era stato scelto per la sua esperienza nel reparto corse in F1.
La decisione di lasciare la Scuderia era già stata data informalmente nelle scorse settimane anche se la casa di Maranello aveva repentinamente smentito. Al momento non è ancora stato designato un sostituto per il ruolo anche se alcune indiscrezioni indicano come possibile candidato Frédéric Vasseur, attualmente Team Principal della Scuderia Alfa Romeo Racing ORLEN.
Questa mattina, le azioni Ferrari sono in calo del -1,19% mentre da inizio anno scendono del -8,58%.
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