Dow Jones: indici Usa registrano le performance peggiori da un anno sulla scia coronavirus
La paura per il nuovo coronavirus arriva anche negli Usa, dove il Congresso denuncia la scarsa preparazione davanti a un’epidemia: “Non è una questione di se, ma di quando”. Dow Jones in flessione del 3,15%
Le notizie dell’espandersi del coronavirus, cha ormai ha raggiunto 37 paesi, preoccupano anche negli Stati Uniti. Il presidente Usa Donald Trump, in visita ufficiale in India, ha tentato di rassicurare i cittadini: “Il coronavirus è sotto controllo negli Stati Uniti”, ha dichiarato ieri in un tweet.
Perché negli Usa ci sono ancora pochi casi di coronavirus?
Eppure, il Congresso chiede a gran voce maggiori controlli. Considerando anche le dinamiche del sistema sanitario statunitense, per cui i cittadini sono portati a evitare di recarsi dal medico o in ospedale a meno che non si presentino reali emergenze, il rischio è quello che i contagio sia già in circolazione, seppure invisibile. “Non è tanto questione di se scoppierà un’epidemia, piuttosto di quando e quante persone riporteranno problemi gravi”, ha dichiarato Nancy Messonnier, direttrice del Centro nazionale per le malattie respiratorie afferente al Cdn (Center for Disease Control and Prevention).
Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie finora ha registrato 57 casi di contagio, di cui 37 provenienti dalla Diamond Princess, la crociera in quarantena al largo della baia di Tokyo, e tre di ritorno da Whuan, la città cinese dove si è sviluppato il focolaio. Eppure sono stati registrati altri 18 casi solo nella giornata di lunedì. Il Cdc ha dunque invitato aziende, scuole e luoghi pubblici a prepararsi all’esplosione di eventuali focolai.
Al momento, il virus è stato registrato in sette stati degli Usa: Arizona, California, Illinois, Massachusetts, Texas, Washington, and Wisconsin.
Quali misure sono state intraprese?
Il responsabile dell’ufficio Budget della Casa Bianca, Russel Vought, ha richiesto un fondo di 2,5 miliardi di dollari per riuscire a fronteggiare l’eventualità di un’epidemia negli Usa, per la predisposizione di luoghi per la quarantena, test, laboratori e per l’acquisto di medicinali. Quando, tra il 2014 e il 2016, gli Usa dovettero correre ai ripari per via dell’esplodere dell’epidemia di ebola, l’amministrazione Obama stanziò circa sei miliardi - la speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, ha giudicato insufficienti i 2,5 miliardi richiesti.
“Pensando al futuro, dovremmo passare leggi per assicurarci di avere abbastanza scorte. I prodotti si esauriscono. Dobbiamo essere più strategici su come approcciare a queste questioni per la prossima potenziale pandemia”, ha dichiarato il senatore repubblicano Ron Johnson. “Sono problemi seri”.
D’altra parte, non sono mancate neanche critiche all’operato della Cina. Il segretario di stato Mike Pompeo ha accusato Pechino di non aver permesso a giornalisti e personale medico di condurre indagini e annunciare per tempo il pericolo, sebbene invece l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia lodato la reattività della Cina nella gestione dell’emergenza.
Nel frattempo, il Cdc ha organizzato 12 laboratori per la somministrazione dei test, mentre le aziende si preparano a far lavorare i propri dipendenti da casa e le scuole cercano di mettere a punto modalità di lezione da remoto.
Come hanno reagito i listini Usa al rischio coronavirus?
È dal febbraio 2018 che i listini Usa non vedevano ribassi come quelli con cui hanno chiuso ieri, dopo la conferenza stampa del Cdc. Il Dow Jones ha chiuso in flessione del 3,15%, il Nasdaq a -2,77%, l’S&P 500 a – 3,03%.
Anche i listini europei hanno aperto in ribasso, con Francoforte che perde al momento l’1,56%, mentre Londra registra una flessione dello 0,70%, Parigi dell’1%, Madrid dello 0,98% e Milano, grazie soprattutto alla buona alla performance dei dati del 2019 di Saipem, resta in rosso ma si avvicina alla parità, con una flessione dello 0,03%.
Come si sta evolvendo l’emergenza coronavirus in Italia?
In Italia, il numero dei casi sale a 357 e 11 decessi. Oggi è previsto l’incontro tra il ministro della salute Roberto Speranza, il commissario europeo alla Salute, il direttore europeo dell’Oms e quello dell’agenzia europea per il controllo delle malattie. Spread a 151,1 punti, in aumento rispetto alla chiusura di ieri.
Intanto, in queste ore la Camera sta esaminando il disegno di legge per la conversione del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
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