Elezioni USA, parte il conto alla rovescia: cambio di rotta per il Ftse Mib
Mancano poche ore allo spoglio elettorale Usa: Biden guida i sondaggi, ma il voto negli stati ancora in bilico potrebbe ribaltare la situazione. EUR/USD stabile a 1,16, petrolio ancora ai minimi da maggio
- Alle 10:50 le quotazioni sul Dax avanzano dell’1,34%, Cac40 +1,21%, Londra +0,67%
- Ftse Mib in rialzo di oltre un punto percentuale riconquista i 18 mila punti
- Stabile il dollaro in vista delle elezioni Usa: EUR/USD 1,16, USD/JPY invariato
La settimana inizia in rialzo per gli azionari europei, che da una parte guardano alle incombenti elezioni Usa (mancano ormai solo poche ore all’election night) e dall’altra all’aumento dei contagi da covid-19, che spingono un paese europeo dopo l’altro a tornare a misure di semi (quando non direttamente totale) lockdown.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il Regno Unito, il cui premier Boris Johnson ha annunciato che, da giovedì, la nazione tornerà sotto lockdown. Anche in Italia nelle ultime ore si è fatta avanti l’ipotesi di un nuovo dpcm, che potrebbe vedere la luce già oggi.
Nelle ultime 24 ore solo in Inghilterra sono stati registrati 132 decessi e oltre 20 mila nuovo contagi, in Francia 231 decessi e oltre 45 mila casi e in Italia 208 decessi e quasi 30 mila contagi. A mezz’ora dall’apertura gli azionari europei viravano per lo più al ribasso: unico positivo il Dax di Francoforte, che avanza dello 0,07%; male invece il Cac40, che perde lo 0,09%, il Ftse 100 a -0,29% e l’Ibex di Madrid, a -0,81%. A metà mattina l’inversione di tendenza, con rialzi da oltre un punto percentuale.
Ftse Mib, oggi occhi su azioni Nexi e Generali
Rialzi che hanno interessato anche Piazza Affari, dove il Ftse Mib alle 11:00 avanza dell’1,14% e torna sopra i 18 mila punti – dopo aver raggiunto, venerdì scorso, il minimo dal 27 maggio.
Tra i titoli migliori spiccano gli industriali: le azioni Buzzi Unicem continuano sui rialzo con cui aveva chiuso la settimana scorsa e avanzano dell’1,67%, mentre Stmicroelectronics guadagna l’1,34%.
A premerse sull’indice di Milano contribuiscono tuttavia le consistenti perdite di Recordati (-2,58%) e Diasorin (-1,86%), che sta lavorando su un test rapido per valutare la risposta immunitaria del vaccino anti-Covid e ancora non dà indicazioni sulle prospettive per il prossimo trimestre perché, secondo quanto ha dichiarato al Corriere della Sera l’ad Carlo Rosa, “ancora non riusciamo a immaginare gli effetti di nuovi lockdown”.
Balzo invece del settore delle utilities, nonostante il tonfo del prezzo del petrolio: le azioni Eni guadagnano l'1,93% dopo esser scese, all'apertura delle contrattazioni sotto i sei euro; Saipem avanza del 4,64% e Tenaris avanza del 3,27%.
Attenzione alle azioni Generali, in rialzo dell'1,91% alla notizia di un’eventuale ascesa all’interno di Cattolica dal 24,5% al 30%, alla luce del grande numero di soci che hanno optato per il recesso piuttosto che avallare la trasformazione in Spa della compagnia assicurativa.
Infine, le quotazioni Nexi recuperano la parità dopo che la concorrente Global Payments si è ritirata dalla corsa per l’acquisizione di Nets, società dei pagamenti danese. Secondo fonti vicine al dossier, l’operazione potrebbe arrivare a valere in totale circa 10 miliardi di dollari.
Conto alla rovescia per elezioni Usa, Wall Street in rialzo
Tutto pronto per la chiamata alle urne degli elettori Usa: lo scrutinio dei voti avrà inizio quando sulle East Coast saranno le 19:00 – l’una di notte in Italia – e proseguiranno per tutta la nottata.
Elezioni particolari, quelle del 2020, che fanno temere un esito contestato del voto. Oltre 80 milioni di cittadini Usa hanno già votato per corrispondenza o tramite voto anticipato (la pandemia di covid-19 ha avuto parte rilevante nella decisione) e al momento il candidato democratico Joe Biden guida i sondaggi con un vantaggio del 52%, rispetto al 43% del presidente in carica, il repubblicano Donald Trump. Un risultato apparentemente netto, considerando che nel 2016 lo stacco fra Trump e la candidata dem Hillary Clinton a elezioni incombenti era di solo un paio di punti percentuali, ma l’esito della battaglia non è scontato.
Restano infatti diversi “battleground states” in cui i due candidati possono ancora lottare per guadagnare la maggioranza dei grandi elettori – ed è il voto di questi ultimi a contare, in vista dell’elezione del presidente Usa. Rileva dunque il fatto che, tra gli ultimi stati ancora in bilico, vi sia il Texas (38 grandi elettori), in cui Trump al momento potrebbe contare sul 47,7% delle preferenze.
Al momento i futures su Wall Street viaggiano in rialzo: i contratti sul Dow Jones avanzano dello 0,84%, quelli sull’S&P 500 dello 0,74% e quelli sul Nasdaq dello 0,77%.
Sul fronte valutario la cautela degli investitori in vista delle elezioni Usa mantiene stabile il dollaro, che si muove in leggero rialzo nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,1644) e dello yen (USD/JPY (大口) sale a 104,807). Sotto pressione euro e sterlina, pressate dall’aumento dei contagi in Europa. Al momento il cross valutario EUR/GBP sale a 0,9035 – la sterlina si presenta debole davanti alla ripresa dei negoziati tra Londra e Bruxelles per la Brexit, in settimana.
Infine, la pandemia di coronavirus e il probabile, nuovo stop alle industrie (oltre a quelli già in atto in alcune zone d’Europa circa gli spostamenti) aumentano i timori sulla ripresa della domanda di greggio, che premono sul prezzo del barile: al momento il Wti scende a 34,22 dollari mentre il Brent viaggia sui 36,52 dollari.
Come si è chiusa la giornata sui mercati asiatici?
I buoni risultati in arrivo dall’istituo Caixin sull’indice dei direttori agli acquisti nel settore manifatturiero cinese a ottobre (53,6 punti rispetto ai 53 di settembre) hanno aiutato le Borse cinesi a recuperare la parità prima della chiusura: Shanghai segna un rialzo dello 0,02%, Shenzhen dell’1,39% e il China A50 dello 0,30%.
Bene anche il Giappone, con gli occhi al voto Usa: il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in rialzo dell’1,39% mentre il più ampio indice Topix avanza in chiusura dell’1,81%.
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