Elezioni Usa: Wall Street ottimista con Biden presidente, bene il resto degli indici mondiali
Trump non si rassegna alla sconfitta e chiede nuovo conteggio dei voti. Reazioni positive sui mercati finanziari in vista delle nuova era Biden: azionari asiatici ai massimi decennali, bene anche l’Europa che dimentica il virus
- Alle 10:38 in Europa il Dax avanza dell’1,78%, il Cac40 dell’1,51% e il Ftse 100 dell’1,38%
- Quotazioni Ftse Mib a +1,98%, bene il comparto industriale, oggi focus su azioni Fca e comparto assicurativo
- Dollaro in picchiata, EUR/USD a 1,18 sulla scia della vittoria di Biden, In recupero anche il greggio, Wti a 38 dollari al barile
Dopo quattro giorni dal voto Usa, il democratico Joe Biden è ufficialmente il 46° presidente degli Stati Uniti. Reazione positiva di Wall Street, che preferisce il candidato democratico (e relativo piano di spese e investimenti) a una vittoria appesa.
Meno collaborativo invece il presidente uscente Donald Trump, che già a scrutinio in corso aveva proclamato la propria vittoria, salvo poi essere smentito in diversi stati chiave tra cui Nevada e Pennsylvania. Ora, l’attuale inquilino della Casa Bianca minaccia ripercussioni legali e già l’entourage si prepara a una serie di nuovi rally per chiedere il conteggio delle schede elettorali.
Wall Street in rialzo traina gli indici mondiali
I futures su Wall Street preannunciano un avvio in rialzo: i contratti sul Dow Jones nel pre-market vengono scambiati in rialzo dell’1,29%, quelli sull’S&P 500 avanzano dell’1,46% e quelli sul Nasdaq arrivano a guadagnare quasi il 2%.
La reazione dei mercati asiatici
I primi effetti già in Giappone, dove la vittoria democratica negli Usa e i buoni risultati che ne derivano stando ai futures di Wall Street ha portato gli indici di Borsa a chiudere la prima sessione della settimana in rialzo il Nikkei del 2,12% (toccando i massimi da 30 anni) e il Topix dell’1,41%.
Bene anche il resto delle Borse asiatiche, con il listino principale di Hong Kong che avanza dell’1,14% e il Kospi coreano dell’1,27%. Chiusura in rialzo anche per le Borse cinesi: Shanghai guadagna l’1,86% e toccai massimi da cinque anni, a 4.981,35 punti, Shenzhen il 2,19% e il China A50 l’1,62%.
Per quanto la vittoria di Biden non lasci pensare a un cambiamento della strategia Usa nei confronti della Cina, gli operatori sui mercati orientali sembrano aver apprezzato piuttosto la fine del periodo di incertezza – oltre a far loro sperare in un ammorbidimento delle posizioni degli Usa.
E quella degli indici di Borsa europei
Positiva anche l’Europa, dove i listini principali hanno aperto con rialzi di oltre l’1,5%. A quasi un’ora dall’apertura della sessione europea il Dax avanza dell’1,94% (forte anche del dato sulla bilancia commerciale tedesca di settembre, in rialzo a 17,8 miliardi di euro), il Cac 40 guadagna l’1,61%, Londra l’1,58% e Madrid l’1,65%.
Le migliori azioni da tenere d’occhio sul Ftse Mib oggi
Sull’indice Mib oggi vola il settore industriale: le azioni Stm avanzano di oltre il 4% a 30,17 euro l’una, quelle Saipem guadagnano il 3,78% , bene anche le Prysmian a +3,05% e balzano in avanti sul settore assicurativo le quotazioni Unipol, che guadagnano il 3,15%.
Si avvertono movimenti all’interno dell’intero settore assicurativo. Secondo il “Sole 24 Ore”, Banco Bpm potrebbe far valere la clausola del “change of control” nell'ambito dell'accordo di bancassurance con Cattolica (+1,96%) una volta che Generali ne diventi socio di riferimento con la trasformazione in SpA.
E, sempre in tema Generali, nell'ambito di un piano di disimpegno di Mediobanca dal Leone di Trieste potrebbe tornare in auge il vecchio progetto di acquisizione di Banca Generali (+1,84%).
Attenzione oggi anche alle azioni Fca, che oggi ha ottenuto il via libera incondizionato dall'autorità antitrust brasiliana alla fusione con Psa. Al momento le quotazioni Fca avanzano del 2,42% e sforano gli 11 euro l’una (11,51).
Come si sta muovendo il resto dei mercati finanziari?
La vittoria di Biden ha fatto sprofondare il dollaro: il rinnovato ottimismo e la stabilità che si prospetta nei prossimi giorni sui mercati aumenta la propensione al rischio degli investitori, che privilegiano dunque gli acquisti di valute dai rendimenti più elevati come yuan (ai massimi da quasi due anni e mezzo), ma anche dollaro australiano e neozelandese.
Il Dollar Index scende dunque ai minimi da dieci settimane, a 92,26. Schizza invece di nuovo verso quota 1,19 il cambio EUR/USD, che al momento viaggia a 1,1882. Giù anche l’USD/JPY (大口), a 103,636.
Torna a recuperare terreno anche il prezzo del petrolio che, mentre il resto dei mercati finanziari si concentrava sulle elezioni Usa, negli ultimi giorni ha scontato anche l’incedere galoppante della pandemia di covid-19 (che durante il fine settimana ha raggiunto i 50 milioni di contagi al mondo), con relativo rischio di crollo della domanda.
Al momento il Brent avanza del 2,41% a 40,40 dollari al barile mentre il Wti sale del 2,56% a 38,9 dollari.
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