Bitcoin: da $6000 a $8000 in 5 sedute. Perché sale il prezzo delle cripto?
Dazi a firma Trump ed anticamera dei prezzi di fine 2017, ma anche GameStop, Bitfines, Bakkt e Microsoft: quali fattori muovono il rialzo del bitcoin? Positività sul mercato delle cripto nella 3 giorni di meeting annuale Consensus
Da 6000 a 8000 dollari in cinque sedute, con un rialzo del 35% che ha ridato carburante al mercato delle criptovalute. Alla base dei rialzi del bitcoin, anche in questo caso, l’effetto dazi a firma Donald Trump, che ha portato gli investitori a scegliere nuovamente assets differenti dai mercati azionari e dai principali cambi sul mercato del forex. Tra questi, il gold, tornato a testare il livello dei $1300 l’oncia, e le monete digitali, col rapporto BTC/USD ad un massimo di giornata a $8335 ed il ripple oggi a rialzo del 18,5% (con allunghi fino a $0,40). All’origine dell’apprezzamento della divisa virtuale c'è però molto di più.
Prezzo bitcoin: i fattori dietro al rialzo
Alcuni rivenditori di alto profilo, tra cui GameStop, Regal e Whole Foods, hanno iniziato ad accettare pagamenti in bitcoin, bitcoin cash ed ethereum, perseguendo il fine di ottimizzare i costi velocizzando gli scambi.
Dal canto suo, la piattaforma di crypto trading Bakkt ha annunciato la quotazione del future su bitcoin sul mercato regolamentato dei futures a partire dai prossimi mesi. Il settlement dello strumento sarà su base giornaliera e permetterà agli operatori di operari intraday all’interno dello stesso mercato.
A margine, Bitfines, tra le più grandi piazze di scambio per le criptovalute, ha previsto una raccolta da 1 miliardo di dollari in tethers, lo stablecoin più popolare e controverso, trattandosi di una criptovaluta che si lega ad una risorsa stabile come l'oro o ad una moneta.
Infine, Microsoft ha ufficializzato il lancio di ION, Identity Overlay Network, un’infrastruttura pubblica decentralizzata che gira sulla tecnologia blockchain di bitcoin, capace di muovere decine di migliaia di operazioni in un secondo.
Bitcoin: bene scarso, sale il prezzo
A differenza di altri strumenti di mercato, il bitcoin ha una fornitura strettamente limitata a 21 milioni di monete coniabili, motivo per il quale ogni volta che sopraggiunge una nuova ondata di domanda, sul mercato non c’è abbastanza offerta per farle fronte, spingendo così il prezzo a rialzo. Attualmente, circa 4 milioni di bitcoin non sono ancora stati estratti e altri 4 milioni sono stati dati persi per sempre, per un totale di circa 13 milioni di monete in circolazione. Molti investitori di lungo periodo su bitcoin non sono inoltre disposti a smobilizzare le proprie quote, motivo che porta la liquidità di tale mercato alla scarsità.
Nonostante ciò, l’attenzione del mercato nei confronti della prima crypto non si smorza, tendendo invece ad intensificarsi in fasi di mercato più volatili.
Bitcoin: prima del massimo di fine 2017
A seguito dei recenti rialzi, il prezzo del bitcoin ha raggiunto il livello febbrile di fine novembre 2017, anticamera del rialzo fino ad un massimo storico sopra i 19500 dollari raggiunto in data 17 dicembre. In 48 ore, appena prima di raggiungere il proprio picco assoluto, il bitcoin passò dalla soglia dei $12000 al livello di $15000, caricandosi via via di ordini in acquisto.
In questi giorni (13-15 maggio) si sta inoltre tenendo Consensus, uno dei maggiori eventi per la comunità del bitcoin, che si trovano a discutere su sviluppi e progetti che si legano alle criptovalute. Pur non essendo direttamente collegato ai corsi di mercato, storicamente, ad evento in corso, ci sono stati importanti movimenti legati al rilascio o al lancio di nuove tecnologie.
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