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La corona svedese ha evidenziato nel mese di agosto una forte debolezza contro l’euro sulla scia di timori sulle prossime elezioni politiche. A settembre la valuta di Stoccolma ha leggermente recuperato ma le tensioni rimangono alte.
Dalle urne di domenica secondo gli ultimi sondaggi dovrebbe uscire vincitore il Partito dei Social Democratici di Stefan Löfven anche se con uno dei peggiori risultati degli ultimi 100 anni. I social democratici non potrebbero fare un governo di maggioranza ma dovrebbero trovare un aiuto esterno.
Tra le sorprese ci sarà sicuramente il partito di estrema destra ovvero Sverigedemokraterna che nel 2010 aveva fatto fatica a superare la soglia di sbarramento del 4% ora hanno una media di consensi tra il 16%-20% contro il range 22-25% dei socialdemocratici.
Sverigedemokraterna di Jimmie Akesson un po’ come la Lega di Salvini ha focalizzato la campagna elettorale su politiche anti-migranti e sul concetto di “Sweden first” (Prima gli svedesi), guadagnando consensi su consensi sul recente clima nazionalista che pervade il Vecchio Continente. Tra le maggiori economie europee solamente due socialisti sono al comando Pedro Sanchez in Spagna e Antonio Costa in Portogallo.
La possibile instabilità politica in Svezia e le scelte della Banca centrale la Riksbank di ritardare il rialzo dei tassi d’interesse ha portato la corona svedese a perdere notevolmente sui mercati valutari.
Il cambio EURSEK a inizio anno quotava in area 9,83 e solamente settimana scorsa ha segnato un picco intraday a 10,73. Al momento la coppia valutaria si attesta a 10,53 in vista delle elezioni politiche che potrebbero totalmente ridefinire il quadro politico del paese.