IG Bank S.A. presta servizi di “execution-only” ovvero di mera esecuzione di ordini senza consulenza. Le informazioni presenti in questo sito non contengono (e non si deve in alcun modo supporre che contengano) raccomandazioni o consigli in ambito di investimenti, né uno storico dei nostri prezzi di negoziazione, né un’offerta o un sollecito a intraprendere un’operazione su un certo strumento finanziario. IG Bank S.A. non può essere ritenuta in alcun modo responsabile per l’uso che si possa fare delle informazioni qui contenute e degli eventuali risultati che si potrebbero generare in base all’impiego di tali informazioni. Non si assicura inoltre l’accuratezza e la completezza delle suddette informazioni, che pertanto vengono usate e interpretate a proprio rischio. La ricerca inoltre non intende rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non e’ stata condotta in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e pertanto deve essere considerata come una comunicazione in ambito di marketing. La presente comunicazione non può essere in alcun modo riprodotta e distribuita.
Dopo il forte consenso raggiunto dai laburisti alle elezioni del 23 settembre e la nomina a primo ministro di Jacinda Ardern, il dollaro neozelandese è crollato sui mercati valutari.
Jacinda Ardern leader del partito laburista ha espresso più volte l’intenzione di cambiare il mandato della banca centrale, non solo controllo della stabilità dei prezzi ma anche un target sul livello di disoccupazione nel paese (il cosiddetto “dual mandate” come la Federal Reserve). Gli alleati di governo della Ardern, New Zealand First, vorrebbero aggiungere poteri alla RBNZ per controllare con più efficienza l’andamento del dollaro neozelandese sui mercati valutari.
Da un punto di vista tecnico la forte discesa del cambio NZD/USD ha trovato un ostacolo nel supporto di lungo periodo situato a 0,6818. Su questi valori ha provato una debole reazione che al momento non ha modificato il quadro grafico negativo di medio/breve periodo. L’eventuale cedimento del sostegno a 0,6818 getterebbe le basi per una estensione della flessione in direzione degli obiettivi posizionati a 0,6680. Discorso ben diverso in caso di mantenimento al di sopra di 0,6818 preludio a una probabile ascesa verso 0,70 e 0,71 (23,6% e 38,2% dei ritracciamenti di Fibonacci dai top di fine luglio).