Trump, dazi settore auto: sei mesi per decidere sull'Ue. EUR/USD in recupero
Più tempo per decidere sull'applicazione di nuovi dazi alle auto d'import europeo. Gli Usa intanto bannano Huawei dal mercato. Titoli settore auto e industriali ancora deboli su indicatori macro. Euro recupera terreno su dollaro.
Nuovi timori di guerra commerciale scuoto i mercati, ad esclusione, per il momento, del settore automobilistico europeo. L’amministrazione federale americana ha infatti deciso di ritardare il possibile aumento delle tariffe sul comparto dell’automotive del Vecchio Continente: se ne riparlerà tra sei mesi.
A darne conferma oggi sono stati i funzionari dell'amministrazione Trump che, mentre da un lato hanno ritoccato la blacklist delle società a rischio includendo tra le voci Huawei e le sue affiliate, dall’altro hanno deciso di prendersi sei mesi di tempo per decidere se e di quanto aumentare i dazi doganali sull’import di veicoli dal Vecchio Continente. In tale frangente di tempo sarà infatti più chiaro quali effetti sortiranno sul mercato le tensioni in essere tra Washington e Pechino.
EUR/USD: lo slittamento dei dazi fa bene al cambio
Più che portare beneficio al settore in sé (con i titoli del comparto dell’automotive ancora penalizzati dalle paure di stabilità economica, aggravati dai dati deludenti della produzione industriale cinese), lo slittamento tariffario a carico di uno dei comparti chiave dell'economia europea ha portato beneficio all’euro, che ha recuperato terreno contro dollaro: il cambio EUR/USD si è mosso in ripresa dello 0,15%, sopra quota 0,1215 e dopo il minimo di ieri a 1,11779 sulle parole del vice premier italiano, Matteo Salvini, pronto a forzare le regole di defict europee; tendenziale rialzo anche per la coppia EUR/JPY, su dello 0,1%, al test di 123,00.
EUR/USD: analisi e prospettive di periodo
Le prospettive di più lungo periodo per la moneta unica, a fronte dei dati fondamentali ancora deboli e delle recenti revisioni di crescita da parte della Commissione europea, non sono particolarmente brillanti: rispetto ai massimi di gennaio in area 1,1570, l’euro scambia oggi in calo del 3% contro il biglietto verde.Sul medesimo periodo l’indice del dollaro contro il paniere delle principali divise mondiali si è invece rafforzato del 2,5%, perdendo slancio sul riacutizzarsi delle tensioni commerciali.
A livello grafico, il cambio EUR/USD si muove per lo più lateralmente, poco sopra al supporto di 1,1200. Solo il superamento del livello a 1,1225 permetterà un ritorno a 1,1250. A ribasso, il primo supporto si posiziona attorno ai minimi di ieri a 1,1177, con successivo step a 1,1155.
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