Yen in calo sull'ottimismo di un accordo Usa-Cina. Calendario economico ricco
USD/JPY sui massimi da dicembre; prese di profitto sulle borse asiatiche dopo i rialzi di ieri. Mercati più propensi al rischio. Tra gli eventi in agenda, indice manifatturiero cinese, Pil Usa e testimonianza Jerome Powell (Fed).
Yen sui minimi da inizio anno contro dollaro, sul rinnovato ottimismo che un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina ci sarà. Cresce dunque l’appetito per il rischio sul mercato, che tuttavia ha reagito con prese di profitto sui listini asiatici, dopo aver toccato ieri i massimi da cinque mesi.
Tokyo ha chiuso in calo dello 0,37%; Hong Kong si è lasciata indietro lo 0,6%; Sidney, strettamente legata alla Cina per il mercato delle commodities ha perso lo 0,95%. Si conferma positivo invece il listino di Shanghai, salito ulteriormente dello 0,77%, dopo aver toccato ieri un rialzo superiore al +5%.
La divisa giapponese, tra gli asset rifugio acquistati in periodi di incertezza, è tornata a testare area 111 nel rapporto USD/JPY, dopo essere scesa a 111,24 yen durante la sessione precedente, ad un minimo dal 27 dicembre.
Dollaro in rafforzamento: agenda densa di eventi
Nella giornata di lunedì il dollaro americano si è apprezzato di oltre lo 0,3% rispetto allo yen dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di voler ritardare (a data da definirsi) l'aumento delle tariffe su $200 miliardi di merci cinesi previsto per il 1° marzo. Il Tycoon programmerà un incontro con il presidente cinese Xi Jinping in estate, a Mar-a-Lago, Florida, per concludere un accordo, assumendo che i negoziati commerciali facciano ulteriori progressi. Intanto, si prepara ad incontrare il numero uno della Corea del Nord, Kim Jong Un, ad Hanoi, Vietnam.
In una settimana ricca di eventi, l’attenzione degli operatori si divide su più fronti: tra gli appuntamenti caldi si annoverano i numeri sull'attività manifatturiera dalla Cina, la stima sull’indice Caixin del Dragone, la testimonianza del presidente della Fed, Jerome Powell, e il dato sul prodotto interno lordo statunitense, dopo il mancato annuncio dello scorso mese a causa dello shutdown.
Il Governatore della Federal Reserve testimonierà dinanzi al comitato bancario del Senato. Tra le parole di Powell gli operatori cercheranno di captare come l’istituto centrale intenderà agire in termini di politica monetaria, dopo aver annunciato una linea “paziente” per quanto concerne il futuro rialzo dei tassi d’interesse. Secondo indiscrezioni, Powell potrebbe annunciare un cambio dei riferimenti per il calcolo del tasso d'inflazione.
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