Ftse 100 crolla alla notizia di Johnson positivo al Covid-19: cosa aspettarsi dal week end
Il coronavirus continua a premere sui mercati, nonostante gli stimoli fiscali (degli Usa) e le manovre allo studio dei vertici europei
Dopo una settimana altamente volatile sui mercati globali, gli indici si apprestano a chiudere per lo più al ribasso – soprattutto in Europa.
A Londra il Ftse 100 ha subito un pesante calo soprattutto dopo la notizia della positività del premier Boris Johnson al Covid-19. Il premier britannico, che inizialmente auspicava la formazione di un’immunità di gregge per fronteggiare la pandemia, negli ultimi giorni è tornato sui suoi passi, disponendo anche a Londra la chiusura delle attività non necessarie. Al momento, sembrerebbe accusare lievi sintomi e sarebbe in auto-isolamento. L’indice di Londra perde il 5,52% in chiusura.
Come hanno chiuso gli indici Europei?
Si prospettano ribassi anche nel resto d’Europa, dove i listini hanno stentato a decollare. Di certo ha pesato la deludente seduta del Consiglio Europeo di ieri, in cui i capi di stato e di governo hanno rimesso la palla in capo all’Eurogruppo che, entro quindici giorni, dovrà studiare e proporre nuove strategie congiunte per rispondere ala crisi economica scatenata dal coronavirus. Sembra ormai del tutto naufragata la possibilità di ricorrere a linee di credito eccezionali in seno al Mes, come anche la creazione di nuovi Eurobond, dopo il no secco di Germania, Olanda e altri paesi del Nord Europa.
Parigi (tra i firmatari dell’appello al presidente del Consiglio UE, Charles Michel) chiude la sessione di venerdì a -4,23%, Madrid a -3,35%, Milano -3,04%. Neanche l’indice tedesco riesce a sollevarsi: il Dax chiude in ribasso del 3,71%.
Il timore dell’espansione dell’epidemia (l’Italia, con oltre 8.100 vittime, è il paese che ha registrato più decessi in assoluto, ma la situazione minaccia di precipitare anche in Spagna, dove i decessi sono oltre 4 mila) continua a pesare sulle quotazioni e il fatto che, a livello europeo, i vertici non siano stati in grado di arrivare a una soluzione certa, non lascia troppi segnali di ottimismo.
Cosa succede negli Usa?
Dall’altro lato dell’Atlantico, la situazione non migliora. Dopo il rally di ieri, Wall Street ha scontato già in apertura oggi il nuovo triste primato degli Usa che, con 85.991 casi noti di contagio, hanno superato la Cina. Se, dunque, fino a ieri New York segnava tre giorni di rialzi, la sessione di oggi pone fine al trend rialzista per ottenere il quale è servita l’approvazione di un pacchetto di stimoli fiscali da ben 2 mila miliardi di dollari.
D’altra parte, nelle ultime ore si è fatto strada negli analisti il sentore di un “falso rally nel mezzo di un mercato ribassista”, a proposito delle ultime performance di Wall Street. Al momento il Dow Jones viaggia in ribasso del 2,99%, il Nasdaq segna -2,87% e l’S&P 500 perde il 2,73%. L’attesa ora, a meno che non vi siano di nuovo mosse a sorpresa da parte della Fed (che solo ieri ha annunciato di essere pronta ad agire anche dove una banca centrale Usa non ha mai agito, data l’eccezionalità della situazione), è per il dato sui non-farm payrolls di venerdì prossimo – dopo il boom delle richieste di assegni di disoccupazione di ieri, oltre 3 milioni.
Cos’è il week end trading?
Il week end trading permette l’accesso ai mercati del Forex, indici e criptovalute anche il sabato e la domenica. Generalmente si tratta di giornate povere di eventi, ma sarà utile continuare ad accedervi soprattutto in periodi di alta volatilità di mercato, quando una singola notizia può aver ricadute a catena.
Le quotazioni di indici e Forex del fine settimana sono slegate dalle loro controparti attive nei giorni feriali e sono calcolate in base alla nostra visione delle prospettive di mercato, alle attività dei clienti e al flusso di notizie.
È dunque possibile utilizzare questi mercati per proteggersi dal rischio sulle tue posizioni dei giorni feriali. Gli indici del week end e le posizioni Forex si regolarizzeranno sui livelli delle posizioni feriali se vengono mantenute aperte dopo la chiusura della domenica, con gli eventuali stop e limiti invariati.
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