Ftse Mib in rosso: la diffusione del coronavirus a una settimana dal primo caso in Italia
Le Borse europee viaggiano in ribasso del 3% e 4%, con il comparto delle compagnie aeree che perde fino al 18%
I focolai di coronavirus: Corea, Italia, Iran, Giappone
Il Covid-19 ha provocato oltre 2.800 vittime e 83 mila casi di contagio, eppure l’Organizzazione mondiale della Sanità ancora non parla di pandemia.
Oggi, per la prima volta, il caso di nuovi casi in Corea del Sud ha superato quello in Cina, dove finora si è concentrata la maggioranza dei decessi e dei contagi. Nel frattempo, dopo lo scoppio del focolaio in Italia una settimana fa, il virus si sta espandendo a macchia d’olio anche in Europa.
La Corea del Sud
Con 2.337 casi di contagio (di cui 571 venerdì: più della Cina, dove oggi i nuovi casi sono 439) e 13 decessi, la Corea del Sud è il più grande focolaio dopo la Cina. Il virus si è diffuso a partire da una comunità Shincheonji (un movimento religioso para-cristiano) dopo che, la settimana scorsa, un fedele infetto ha partecipato a una messa.
Emblematico il fatto che, invece, la Corea del Nord sembra non aver ancora registrato nessun caso. L’organizzazione Medici Senza Frontiere ha approvato comunque una deroga alle sanzioni, inviando materiali utili alla diagnosi e al trattamento dei contagi (come termometri e prodotti sanitari), da Pynongyang arrivano notizie di diplomatici tenuti in stretto isolamento dall’inizio di febbraio.
L’Iran
L’Iran è stato il primo paese al di fuori dell’estremo oriente colpito dall’epidemia, che finora ha provocato 26 vittime. Il focolaio si è attivato la settimana scorsa, espandendosi rapidamente e provocando la chiusura dei contatti con diversi stati del Medio Oriente e con la Russia, che ha sospeso i voli - come aveva già fatto per la Corea del Sud e la Cina. Contagiato anche il vice-presidente iraniano con delega alle donne e agli interni.
L’Italia
Il bollettino di oggi in Italia conta 650 contagi e 17 decessi, concentrati per lo più in Lombardia (403 casi e 14 vittime) e Veneto (111 casi e due vittime). Allo stesso tempo, sale tuttavia anche il numero di persone guarite che, stamattina, sono 45. Ad oggi il virus si conta in 13 regioni: Emilia Romagna, Liguria, Sicilia, Lazio, Campania, Marche, Toscana, Piemonte, Abruzzo, Alto Adige e Puglia.
Il governo italiano è al lavoro per varare altri due decreti con cui implementare misure di sostegno all’economia, con il rischio di recessione tecnica sempre più vicino. Ancora non si parla di chiudere i confini.
Il Giappone
I casi di coronavirus confermati in Giappone (214) si concentrano per lo più nel nord del paese, nell’isola di Hokkaido. Non rientrano nel conteggio però quelli registrati a bordo della Diamond Princess, la crociera ferma al largo delle coste Giapponesi a bordo della quale a inizio febbraio sono state contagiate oltre 600 persone – delle quali molte ormai fatte rimpatriare nei propri paesi.
È di ieri la notizia di una donna giapponese, residente a Osaka, risultata positiva per la seconda volta al virus. La notizia getta una nuova ombra sul decorso del Covid-19. Nel frattempo, come misura cautelativa il premier giapponese Shinzo Abe ha disposto la chiusura di tutte le scuole da lunedì fino alla fine di marzo. Per il Giappone, la sfida ora è tentare di non far slittare i giochi olimpici di Tokyo 2020.
In quali altri stati è arrivato il coronavirus?
Preoccupa la notizia del primo contagiato in Nigeria: un italiano residente a Lagos, dove lavora, e che sarebbe rientrato da Milano il 25 febbraio (a focolaio già esploso), sarebbe stato ricoverato in un ospedale nell’ex capitale. Le autorità sanitarie stanno cercando di rintracciare le persone con cui l’italiano potrebbe aver avuto contatti nei giorni scorsi. Si tratta del primo caso nell’Africa subsahariana.
Intanto il virus si estende anche nel resto d’Europa, a macchia d’olio: stamattina è stato registrato il primo caso a Nizza (facendo salire il numero in Francia a 40), ma anche Regno Unito, Spagna, Germania e Danimarca riportano i primi contagi, tutti apparentemente collegati al focolaio in nord Italia.
Stamattina hanno annunciato i primi casi anche Lituania, Bielorussia e Nuova Zelanda.
Come hanno reagito i mercati azionari
Per i mercati azionari, si tratta della crisi più grave dal 2008, che sta comportando perdite per circa 500 miliardi di dollari. Stamattina, i listini europei hanno aperto tutti con forti ribassi dal 3% al 5%: al momento, la Borsa di Parigi viaggia a quota -3,59%, Francoforte -4,41%, Londra perde il 3,63%, Milano il 3,70% e Madrid il 3%.
Tra i settori più colpiti spicca quello dell’aeronautica, con le compagnie aeree europee che hanno perso il 18% (un ribasso così pesante si registrò solo all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001).
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