Indice Mib in calo, sale l'attenzione sui rendimenti dei titoli di stato
Sale l’attesa per le parole del presidente della Fed Powell, dollaro in rialzo. Sul Ftse Mib giù St, bene Telecom e le utilities. Rendimenti T-Bond Usa pesano sui mercati azionari
Avvio in calo per l’indice Mib, che in apertura torna di nuovo sotto i 23.000 punti mentre anche il resto degli azionari europei fatica per conquistare la parità.
A preoccupare gli indici c’è il nuovo rialzo dei rendimenti sui Treasuries decennali Usa, che nelle ultime ore sono tornati a sfiorare quota 1,47%, con conseguente fuga degli investitori dal mercato azionario – al momento anche i futures su Wall Street virano in area rossa.
Quotazioni Ftse Mib in calo, pesano gli industriali
A metà mattinata l’indice di Milano perde lo 0,97% e si muove ormai al di sotto della soglia dei 23.000 punti (23.823 alle 11:22).
Tra i cali più profondi oggi figura quello delle azioni Stmicroelectronics, che scivolano del 2,31%, seguite da alcuni dei principali titoli sul comparto industriale: Pirelli perde l’1,39%, Ferrari l’1,31%.
Restando nel comparto automotive calano anche le quotazioni di Stellantis, che perde l’1,11% nonostante le parole di incoraggiamento dell’amministratore delegato Carlos Tavares, che promette un rilancio del gruppo automobilistico in Cina, e la prospettiva secondo cui esigue scorte mondiali di automobili e tagli dei costi dovrebbero incrementare quest'anno i margini di profitto del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa.
Sul fronte bancario sale la quota di Francesco Gaetano Caltagirone in Mediobanca, aggiornata dalla Consob a 1,014%. Circolano opinioni discordanti sull'obiettivo dell’investimento, che potrebbe essere Generali (di cui l’imprenditore è secondo azionista con il 5,7% del capitale, secondo solo appunto a Mediobanca, che ne detiene il 13%). Al momento le azioni Mediobanca avanzano dello 0,58% mentre il titolo Generali lascia sul terreno lo 0,19%.
In rialzo Telecom Italia, che avanza del 2,6% e si conferma tra i titoli migliori sul Ftse Mib oggi mentre un gruppo di fondi ha presentato le liste di minoranza per il rinnovo del Cda e del collegio sindacale previsti nella prossima assemblea di Tim. Nel frattempo Carlo Filangeri, responsabile del wholesale market del gruppo telefonico, è stato nominato ad di FiberCop.
In rialzo anche Enel (+2,03%): il gruppo elettrico venderà a Kellogg Company una parte da 360 GWh dell'elettricità immessa in rete dal progetto eolico Azure Sky, pari al 50% del volume di energia utilizzato dagli impianti di produzione di Kellogg in Nord America.
Bene anche il resto dei titoli legati alle utilities: Snam avanza dell’1,21%, Italgas guadagna l’1,19%.
In rialzo lo spread, che alle 11:24 sale a 104 punti (+0,11%), mentre torna a salire l’attenzione sul mercato obbligazionario Usa – con ripercussioni anche in Europa e Asia
Le notizie dal resto dei mercati finanziari
- Europa – proseguono al ribasso a metà mattinata gli azionari del Vecchio Continente: il Cac40 perde lo 0,27%, il Dax lo 0,50%, giù anche il Ftse 100 a -1,05%. Le Borse europee guardano con ansia alla riunione della Banca centrale europea in programma per la prossima settimana, all’indomani delle notizie sul proseguimento a scatti della ripresa economica Usa, così come risulta dal Beige Book della Federal Reserve pubblicato ieri sera.
- Usa – Futures in calo su Wall Street, in scia alla chiusura in rosso di ieri. Gli azionari statunitensi, soprattutto il Nasdaq, scontano soprattutto il rinnovato aumento dei rendimenti sui Treasuries decennali, che nelle ultime ore, seppur non toccando i massimi della scorsa settimana, è tornato a salire in area 1,46%. Attesa oggi per le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell e per notizie sul piano di aiuti fiscali, attualmente all’esame del Senato.
- Forex – dollaro in rafforzamento sulla scia degli ultimi rialzi sui rendimenti dei decennali statunitensi: nelle ultime ore il biglietto verde avanza in prossimità del massimo da sette mesi nei confronti dello yen e cinque mesi rispetto al franco. Resta alta l’attesa per il discorso di Powell, intanto i principali cambi con le divise europee viaggiano in calo: EUR/USD -0,36% a 1,2031, GBP/USD -0,16% a 1,3926.
- Materie prime – al via oggi alla due giorni dell’Opec+, l’organizzazione dei principali paesi esportatori di petrolio. All’ordine del giorno i tagli alla produzione (al momento di 7,8 milioni di barili al giorno) e la possibilità di un loro allentamento, aggiungendo ai livelli di estrazione attuale 500.000 barili. Al momento le quotazioni del petrolio viaggiano in ribasso, con il Wti che viene scambiato per 61,02 dollari al barile e il Brent per 63,91 dollari.
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