Indici di Borsa in rialzo: al via la settimana delle Banche centrali
Torna l’ottimismo sugli azionari dopo l’allargamento del QE da parte della BoJ. In calo il petrolio (Wti a 15 dollari/b), ma l’Europa resta positiva: bene Piazza Affari, +2,3% dopo rating S&P
Avvio di settimana al rialzo per le Borse globali, sulla scia della prima misura, tra quelle annunciate per queste settimana, della Bank of Japan, che nelle ultime ore ha introdotto un Quantitaive Easing da 754 miliardi di dollari all’anno per risollevare l’economia giapponese, minacciata dagli effetti del coronavirus.
Domani si riunisce anche la Federal Reserve Usa, che esporrà le proprie decisioni mercoledì, mentre giovedì sarà la volta della Banca centrale europea.
Intanto, l’agenzia di rating Standar & Poor’s ha confermato il rating dell’Italia a BBB, confermando l’outlook negativo. Secondo S&P, le misure messe in campo dal governo italiano in risposta alla pandemia di coronavirus “faranno salire il deficit al 6,3% del Pil quest'anno e il deficit al 153% entro fine 2020”.
Come si è chiusa la giornata sui mercati asiatici?
La Banca centrale giapponese ha aumentato il tetto degli acquisti di titoli di stato, oltre a comprendere anche l’acquisto di debito emesso dalle industrie e dalle società commerciali e a facilitare le regole per l’emissione di bond.
Quanto ai tassi, la BoJ ha mantenuto il tasso a breve in territorio negativo, a -0,1%, mentre quello sui titoli a 10 anni resterà attorno allo 0%.
La mossa ha provocato un notevole rialzo degli indici Giapponesi, con il Nikkei che in chiusura è schizzato a + 2,47% e il Topix a +1,57%.
Intanto la Cina ha pubblicato il dato sugli utili del settore industriale, in calo del 34,9%. Complice l’ottimismo sui listini mondiali, tuttavia, la Borsa di Shanghai ha chiuso in leggero rialzo, a 0,7%, mentre Shenzhen ha guadagnato lo 0,68%.
Positive anche Hong Kong, a +1,64%, e il Kospi coreano, a 1,69%.
Quali notizie arrivano dagli Usa?
Si apre una settimana intensa negli Stati Uniti dal punto di vista dei conti trimestrali: 173 aziende quotate sull’S&P 500 pubblicheranno i risultati dei primi tre mesi del 2020, per cui ci prevede un crollo di circa il 15%, a causa degli strascichi del coronavirus sugli utili delle aziende. Tra le più importanti Amazon, Apple e Facebook.
Attesi oggi anche i dati sul Pil del primo trimestre 2020 in Usa, mentre iniziano i piani per il passaggio alla Fase 2 – la convivenza con il coronavirus. Gli Usa contano il numero più alto di contagi, 963 mila casi e 54 mila decessi), ma già il governatore di New York, Andrea Cuomo, sta parlando di una riapertura in tre fasi dello stato, seguendo l’esempio della Georgia.
Torna a scendere il prezzo del petrolio: il Wti ha perso fino all’11% nelle ultime ore, arrivando a quota 15,13 7 dollari al barile, mentre il Brent è sceso a 20,60 dollari al barile. Preoccupano ancora dunque i prezzi del greggio, nonostante sembri che l’Arabia Saudita abbia iniziato in anticipo a tagliare la propria produzione di petrolio – i paesi produttori, nella riunione del 10 aprile scorso, si sono dati come data d’inizio il 1 maggio.
Come si prospetta la giornata sulle Borse europee?
L’ottimismo stimolato dalla mossa della Bank of Japan e i futures Usa positivi, oltre alla Fase 2 in fase di partenza in tutta Europa (da questa settimana anche in Italia, con la parziale riapertura di industrie e commercio all’ingrosso), hanno spinto al rialzo i listini europei.
Bene dunque Parigi, in rialzo del 2,03%, Francoforte + 2,60% e Madrid, + 1,98%. Anche Milano viaggia in netto rialzo, a +2,36%, dopo la buona apertura trainata dalla conferma del giudizio di S&P del rating italiano a BBB, con outlook negativo. Spread in discesa, a 225 punti. Su Piazza Affari corrono DiaSorin che, dopo l’ok dalle autoritaà Usa per il test Liaison Sars CoV-2 S1/S2 IgG, guadagna oltre il 3,3%, ma anche le banche, con Intesa Sanpaolo che guadagna il 3,5% nel giorno in cui si riunisce l’assemblea dei soci.
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